Samsung Serie 7 Chronos è un bell'esempio di portatile capace di offrire estetica curata, dimensioni e peso contenuti ma senza alcun compromesso in termini di prestazioni. È valido tanto per l'utente consumer quanto per il professionista che vuol essere produttivo anche in mobilità.
L'impulso agli ultrabook, che nelle intenzioni di Intel dovrebbero rivoluzionare il nostro modo d'intendere il mobile computing, e la straripante affermazione dei tablet segnano una congiuntura poco favorevole per i notebook tradizionali. Ma come sempre accade, lontano dai riflettori e dall'attenzione del grande pubblico si riescono ad ottenere i migliori risultati.
Forse è questa la chiave di lettura corretta per interpretare la nostra prova del Samsung serie 7 Chronos, un notebook multimediale che a dispetto di un'estetica poco originale, per quanto riuscitissima, può vantare contenuti tecnici di ottimo livello.
Il design è filante, caratterizzato da linee semplici e pulite, e da una scocca realizzata in lega di alluminio con finitura spazzolata. Il risultato è gradevole ma è ispirato ad un concept un po' abusato e non sarebbe di per sé sufficiente a consentire al Samsung serie 7 Chronos di distinguersi. E infatti, come vedremo nel corso della nostra recensione, questo PC portatile ha qualità che vanno ben oltre l'apparenza.
In questa sezione introduttiva ci limitiamo ad osservare che, nonostante la diagonale di 15,6 pollici, il nostro serie 7 ha uno spessore di 23.9 mm e un peso di 2.4 Kg che comprende la batteria integrata da 8 celle; misure quindi che si situano a metà strada tra un comune portatile mainstream, più pesante e spesso, e un ultrabook, e che lo rendono quindi ancora sufficientemente comodo da utilizzare in mobilità.
La configurazione del nostro esemplare di test corrisponde al modello NP700Z5C-S01IT. È dotato di un processore quad core Intel Ivy Bridge Core i7-3615QM abbinato a 8 GB di RAM, lo storage è invece affidato a un hard disk classico da 7200 RPM e 750 GB, affiancato però da 8 GB allo stato solido per velocizzare il boot ed il ripristino da standby. Così, se da un lato le prestazioni non sono del tutto equivalenti a quelle di un ultrabook con unità SSD, sono comunque superiori a quelle di un portatile tradizionale, del quale mantiene però la capienza.
Samsung inoltre, rinunciando a qualche millimetro sullo spessore massimo, è riuscita a integrare anche un drive ottico SuperMulti DL con caricamento slot-in e una scheda grafica dedicata Nvidia GeForce GT 640M con 1 GB di memoria dedicata. Insomma, il Samsung Serie 7 Chronos ha tutte le carte in regola per essere una brillante soluzione al problema della produttività on-the-go, offrendo tutto ciò di cui l'utente ha bisogno all'interno di un prodotto curato e sufficientemente leggero ma abbastanza potente per garantire un'ottima flessibilità d'uso. Nelle prossime sezioni verificheremo se il portatile del colosso coreano ha saputo mantenere le promesse.
Caratteristiche tecniche e dotazione
Samsung Serie 7 Chronos è una famiglia di portatili introdotta per la prima volta af IFA 2011 che, con diversi modelli e configrazioni, copre un buon range sia in termini di prezzo che di prestazioni: alcuni allestimenti più economici infatti prevedono il processore Intel Core i7-2675QM con clock rate di 2.2 GHz, inoltre è disponibile una soluzione di storage più capiente, pari a 1 TB, anche se con velocità di rotazione di 5400 RPM.
Diverse anche le schede grafiche dedicate disponibili. In alternativa alla GeForce GT 640M troviamo anche la GT 630M o la AMD Radeon HD 6750M. Un'altra piccola differenza è l'integrazione di un modulo Bluetooth di tipo 3.0 invece del più recente 4.0 nei modelli più economici e datati.
Riportiamo qui di seguito le specifiche tecniche del nostro Samsung serie 7, che corrisponde al modello NP700Z5C-S01IT:
- Processore: Intel Core i7-3615QM 2.3 GHz dual core 22 nm (Ivy Bridge)
- Chipset: Intel HM76 PCH (Panther Point)
- Memoria: 8 GB DDR3 (4GB onboard + 4GB su modulo SoDIMM)
- Scheda grafica: Nvidia GeForce GT 640M
- HDD: Hitachi 750 GB SATA II + 8GB iSSD SanDisk
- Display: 15.6" 1600 × 900 pixel WLED backlight SuperBright da 300 nit con trattamento antiriflesso
- Porte: 1x USB 2.0, 2x USB 3.0, 1x miniVGA, 1x HDMI, 1x Multi Card Slot 4-in-1 (SD/SDHC/SDXC/MMC), 1x combo Line In/ Line Out, 1x RJ-45
- Drive ottico: DVD +/-RW Super Multi Dual Layer
- Connettività: WiFi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.0, Gigabit Ethernet LAN
- Batteria: 8 celle ai polimeri di litio da 80 Wh 5400 mAh
- Sistema Operativo: Microsoft Windows 7 Professional 64 bit
- Dimensioni: 360 x 236 x 23.9 mm
- Peso: 2.4 Kg
Unboxing
I notebook come il Samsung serie 7 Chronos costituiscono la parte più prestigiosa dell'offerta di ciascun produttore. L'azienda coreana quindi non ha trascurato il packaging, che appare molto gradevole ed elegante già dalla grafica, con uno sfondo bianco su cui campeggia un'immagine del notebook stesso e i vari loghi di marca e modello.
Aprendo la confezione, che ha la forma di una valigetta ed è dotata anche di manico, possiamo notare che l'interno è completamente foderato in polietilene, in cui sono stati ricavati due alloggiamenti per l'alimentatore ed il relativo cavo, oltre ovviamente al vano per il portatile. Quest'ultimo è racchiuso in un'elegante bustina di plastica trasparente che ha la foggia di una busta da lettere, con le falde che convergono verso il centro. Sotto al portatile infine troviamo un astuccio di cartone bianco che contiene un DVD per il ripristino del sistema operativo e la solita documentazione cartacea.
Design e impressioni generali
Salvo rare eccezioni, tutti i notebook multimediali (o di categoria premium se preferite) attualmente in vendita condividono alcune soluzioni estetiche come l'uso di pannelli di alluminio per il telaio, il largo touchpad buttonless, i bordi netti che terminano in angoli arrotondati.
Si tratta di un paradigma stilistico che va ormai dato per acquisito, a prescindere da qualsiasi attribuzione di anteriorità cronologica, e che ha l'indubbio vantaggio di conferire al portatile un aspetto sobrio e sufficientemente curato da distinguerlo decisamente dai notebook mainstream con lo chassis economico realizzato in plastica.
Lo stesso vale, ovviamente, anche per il Samsung serie 7 Chronos, che vanta un telaio rivestito in alluminio spazzolato su tre lati (coperchio, cornice dello schermo e C-shell). Si tratta di uno dei materiali più apprezzati perché é bello da vedere e allo stesso tempo leggero e resistente. Fa eccezione soltanto il fondo, che invece è composto da un guscio in plastica che si estende fin sui lati.
L'insieme sembra sufficientemente rigido e trasmette una sensazione di robustezza, soprattutto per quanto riguarda la cover, mentre il piano tastiera flette leggermente, anche se non in maniera preoccupante o tale da ostacolare una digitazione efficiente. Al centro della base spicca una tastiera con layout di tipo chiclet ad elementi isolati e dotati di retroilluminazione. La tastiera si estende per l'intera ampiezza del portatile, riuscendo così ad alloggiare tasti di dimensioni standard e anche un tastierino numerico dedicato, che torna sempre utile in ambito didattico o professionale.
È invece in controtendenza la scelta che Samsung ha operato circa lo schermo. Al posto della consueta finitura lucida troviamo un trattamento antiriflesso, che unito ad una retroilluminazione a LED bianchi capace di sviluppare un'intensità di 300 candele, ne migliora resa cromatica e leggibilità. Il pannello LCD riveste però anche una funzione estetica molto importante, perché utilizzando tecniche di assemblaggio innovative il produttore coreano è riuscito a ridurre ai minimi termini lo spessore della cornice. Si è riusciti così ad ottenere dimensioni molto più compatte dell'ordinario, simili a quelle di un notebook da 14 pollici ma con uno schermo di ben 15,6 pollici di diagonale.
Grazie poi allo spessore contenuto ma non eccessivamente sottile, Samsung ha potuto integrare anche una dotazione di porte completa, che vedremo più in dettaglio in seguito, e che comprende anche plug meno diffusi sui computer ultrasottili ma molto utili, come la porta RJ-45 per la connessione alle reti cablate o l'uscita video HDMI in formato standard. C'è anche spazio a sufficienza per un masterizzatore DVD con un meccanismo di caricamento di tipo slot-in, molto più amato dai puristi del design che non il vecchio sistema a cassettino.
Nel complesso quindi abbiamo uno stile semplice ed uniforme, dai volumi compatti ed armoniosi, impreziosito da una serie di dettagli realizzati in modo impeccabile. Non ci riferiamo solo ai loghi Samsung cromati che compaiono qua e là ma anche, ad esempio, al pulsante di accensione dalla forma peculiare, al fondo perfettamente levigato o al profilo tagliente del display lid.
Interfacce
Il Samsung Serie 7 Chronos, con i suoi 23.9 mm di spessore massimo offre come detto un buon compromesso tra dimensioni contenute e portabilità da un lato e dotazione di porte dall'altro.
Grazie infatti allo spazio disponibile il notebook offre un'ottima capacità di espansione, integrando tante porte utili, alcune delle quali a volte assenti sugli ultrabook, come ad esempio il plug RJ-45 o l'uscita video analogica VGA, anche se qui adottata nel form factor mini.
Lato posteriore: Come accade ormai spessissimo questo lato è del tutto privo di qualsiasi porta ed ospita unicamente l'ampia cerniera che sostiene il display. Quest'ultimo inoltre scivola in parte sul retro quando sollevato, impedendo quindi l'implementazione di qualsiasi tipo di porta. In compenso nello spazio fra la base e lo schermo sbocca una griglia su cui si affacciano le ventole del sistema di raffreddamento ed i due altoparlanti stereo.
Lato sinistro: Su questo fianco c'è la maggior parte delle porte in dotazione al Samsung Serie 7 Chronos. Troviamo infatti l'aggancio per il lucchetto di sicurezza di tipo Kensington, il plug per l'alimentazione elettrica, un'uscita video digitale HDMI, la porta RJ-45 per la connessione alla LAN, di tipo richiudibile, due porte USB 3.0, l'uscita video analogica miniVGA e un jack audio combo per Line In e Out.
Lato destro: Sul versante destro invece troviamo esclusivamente una porta USB 2.0 e l'ampio slot di carica del lettore DVD.
Lato anteriore: Qui è alloggiato invece il lettore di memorie multiformato ed è possibile vedere una piccola griglia per l'aerazione interna.
Fondo: Il notebook presenta un fondo completamente privo di sportelli ad eccezione di uno di piccole dimensioni, che consente l'accesso ad un banco di memoria RAM. Il rivestimento del fondo si estende fino ai fianchi del portatile ma, benché esteticamente omogeneo al resto dello chassis, è realizzato in un altro materiale più economico rispetto alla lega di alluminio e più incline a graffiarsi, forse policarbonato o la nuova amalgama di policarbonato rinforzata con fibra di vetro.
Oltre ai quattro piedini in gomma e allo sportello della RAM sul fondo si possono osservare unicamente la piccola griglia rettangolare che nasconde il woofer per rinforzare i bassi del sistema audio e un forellino, la cui funzione è assai interessante. In pratica introducendovi la punta di una penna o di una graffetta e premendo una volta si escluderà la batteria dal circuito di alimentazione, così da poter intervenire in caso di cortocircuito o consentendo di cambiare o aggiungere in sicurezza un banco di RAM (operazione sconsigliata quando il portatile è alimentato) e che non potrebbe quindi essere svolta in altra maniera visto che il Serie 7 Chronos ha una batteria interna, come sugli ultrabook. Una seconda pressione ripristinerà il funzionamento della stessa.
Disassemblaggio e design interno
Abbiamo già anticipato nella sezione introduttiva che il design esterno del Samsung Serie 7 Chronos passa in secondo piano rispetto alla progettazione interna. Il notebook è stato costruito con diverse soluzioni atte ad ottimizzare lo sfruttamento dello spazio interno al fine di mantenere lo spessore della scocca il più contenuto possibile, nonostante la presenza di equipaggiamento come l'unità ottica o la scheda grafica dedicata. Andando a smontare il notebook infatti si potrà notare come i componenti siano stati disposti a strati che si sovrappongono o si intersecano fra loro, come in un complesso puzzle tridimensionale.
La batteria ad esempio è tenuta in posizione dall'hard disk, mentre il lettore ottico è avvitato su uno dei due altoparlati. Innovativo anche il sistema di raffreddamento, che sfrutta due ventole brushless di Delta Electronics e composto da due heatpipe in rame che attraversano affiancate i die del processore e della GPU per poi biforcarsi nella parte terminale, divaricandosi. Ciascuna heatpipe termina con un suo proprio dissipatore lamellare dedicato ed è provvista di una propria ventola.
Le due ventole inoltre hanno le pale orientate nel verso opposto, una in senso orario e l'altra in senso antiorario, così da favorire la circolazione dell'aria nelle canaline. Le ventole inoltre sono piatte e larghe in modo da ridurre il rumore spostando più aria con meno giri, anche se sono comunque in grado di girare a velocità elevate, tanto che quando il sistema lavora a pieno carico si sente distintamente il loro "soffio".
I due dissipatori sono sistemati dietro una lunga griglia che corre all'interno della cerniera del display lid, con una soluzione che permette di allontanare il flusso dell'aria calda dall'utente migliorando il comfort termico ma che sottopone anche la base dello schermo ad uno stress termico non indifferente. In ogni caso questo sistema di aerazione è in grado di tenere il notebook sempre abbastanza fresco anche a pieno carico, così da poterlo poggiare senza problemi sulle ginocchia anche durante lunghe sessioni di lavoro, con l'unica eccezione appunto dell'area attorno alla griglia di ventilazione.
Se si lavora in ambienti particolarmente silenziosi, però, anche il minimo rumore può risultare fastidioso e pertanto Samsung ha dotato anche il Chronos serie 7 del suo Silent Mode. Abilitando la modalità silenziosa con la combinazione Fn+F11 i cicli di rotazione e arresto della ventola saranno impostati automaticamente al minimo.
A ribadire poi la cura per la progettazione di questo laptop possiamo notare anche altri piccoli dettagli, come ad esempio la presenza di un dissipatore sul PCH, non indispensabile ma che contribuisce a migliorare il raffreddamento interno, o la protezione per l'hard disk composta da uno scudo metallico sul quale è stato applicato uno strato protettivo soffice per ammortizzare urti e vibrazioni. Un accorgimento utile per preservare uno dei pochi componenti meccanici ancora presenti nei portatili di ultima generazione.
Processore, piattaforma e memoria
Il Samsung Serie 7 Chronos è dotato di una piattaforma hardware particolarmente valida, adatta a un uso all-round che non prescinde dalla possibilità di giocare 3D in modo più che soddisfacente anche con i titoli più recenti ed esigenti.
L'azienda coreana ha dunque scelto per il suo Serie 7 Chronos due processori Intel, il Core i7-2675QM con clock rate di 2,3 GHz, appartenente alla seconda generazione Sandy Bridge, e il Core i7-3615QM che invece è un Ivy Bridge di ultima generazione ed ha un clock rate di 2.3 GHz.
Quest'ultimo è quello che equipaggia il device che abbiamo in test. Si tratta di una CPU quad core con un TDP massimo di 45 W, comprensivo anche del sottosistema grafico integrato e del controller di memoria.
La CPU ha 6 MB di cache L3, inoltre la frequenza di lavoro può raggiungere i 3.3 GHz grazie all'overclock dinamico effettuato dalla tecnologia Intel Turbo Boost a seconda del carico di lavoro istantaneo di ciascuno dei quattro core.
Ad affiancarlo come sempre c'è il Platform Controller Hub (PCH) Intel HM77 Panther Point, che si occupa della gestione delle interfacce di I/O e dell’audio. Il PCH in questione inoltre supporta opzionalmente anche la tecnologia di sicurezza Intel Anti Theft, che consente di bloccare il PC da remoto o rintracciarlo in caso di furto o smarrimento e Intel Rapid Storage, un sistema che tramite un'interfaccia centralizzata permette di vedere informazioni sui dischi, monitorarne lo stato di funzionamento e compiere operazioni sulle eventuali matrici RAID presenti nel sistema.
Il controller integrato all'interno della CPU supporta fino a due slot So-DIMM di RAM DDR3 a 1333 o 1600 MHz, anche se i Samsung Series 7 Chronos possono essere equipaggiati con un massimo di 8 GB di RAM, come nel caso dell'esemplare in test. Samsung infatti ha adottato anche in questo caso una soluzione mutuata in parte dagli ultrabook. 4 GB di RAM, la dotazione minima per questo modello, sono saldati direttamente sulla scheda madre, mentre come sappiamo sul fondo si può accedere a uno slot aggiuntivo per aggiungere eventualmente altri 4 GB di RAM. Per questo motivo il software AIDA64 Extreme Edition non è stato in grado di rilevare modello e impostazioni delle memorie saldate sul PCB ma ha potuto soltanto indicare genericamente che si trattava di 4 GB di RAM DDR3-1600 prodotti da Elpida. Il modulo aggiuntivo da 4 GB invece è prodotto da Samsung stessa, è targato M471B5273DH0-CK0 ed ha le seguenti caratteristiche:
- Modello: Samsung M471B5273DH0-CK0
- Capacità modulo: 4 GB (2 ranks, 8 banks)
- Tipo modulo: SO-DIMM
- Tipo memoria: DDR3 SDRAM
- Velocità: DDR3-1600 (800 MHz)
- Ampiezza bus: 64 bit
- Voltaggio: 1.5 V
- Metodo rilevamento errore: Nessuno
- Produttore DRAM: Samsung
- Timing della memoria:
- @ 800 MHz 11-11-11-28 (CL-RCD-RP-RAS) / 39-128-5-12-6-6-24 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP-FAW)
- @ 761 MHz 10-10-10-27 (CL-RCD-RP-RAS) / 37-122-5-12-6-6-23 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP-FAW)
- @ 685 MHz 9-9-9-24 (CL-RCD-RP-RAS) / 33-110-5-11-6-6-21 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP-FAW)
- @ 609 MHz 8-8-8-22 (CL-RCD-RP-RAS) / 30-98-4-10-5-5-19 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP-FAW)
- @ 533 MHz 7-7-7-19 (CL-RCD-RP-RAS) / 26-86-4-8-4-4-16 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP-FAW)
- @ 457 MHz 6-6-6-16 (CL-RCD-RP-RAS) / 22-74-3-7-4-4-14 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP-FAW)
- @ 380 MHz 5-5-5-14 (CL-RCD-RP-RAS) / 19-61-3-6-3-3-12 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP-FAW)
Audio e video
La gestione dell'audio è affidata come nella stragrande maggioranza dei notebook al classico codec Realtek ALC269 integrato nel chipset Intel HM77 e rispondente alle specifiche High Definition Audio e al Windows Logo Program. Le prestazioni offerte sono dunque nella media poiché il codec ha un buon range dinamico, pari a circa 98 dB, e una qualità dell'output massima pari a 24 bit e 192 kbps.
Il primo valore assicura la corretta riproduzione delle variazioni di volume interne a una registrazione, dal valore più basso a quello più alto, indipendentemente dal volume di ascolto che abbiamo scelto, mentre il secondo garantisce il corretto supporto alla riproduzione di file audio di qualità elevata. Il risultato finale comunque è molto buono, soprattutto per merito del sistema di altoparlanti. Quest'ultimo infatti prevede due speaker da 2 W ciascuno, dotati di una cassa di risonanza che si allunga longitudinalmente dentro la base per garantire un'audio potente senza compromettere lo spessore ultrasottile del portatile, ed un subwoofer posto sul fondo.
Dal pannello di controllo si può accedere ai tanti preset della tecnologia SoundAlive che permetterà di trovare la combinazione di impostazioni adatta alle esigenze di ciascun utente con l'effetto di una riproduzione ancor più corposa ed avvolgente, molto superiore per volume e qualità rispetto a quella ottenibile in media con i normali notebook consumer, nonostante il posizionamento dei due altoparlanti sotto la griglia posteriore, posta tra la base e la cerniera, la stessa attraverso cui avviene la ventilazione. Seppure il suono non arrivi direttamente all'utente ma venga riflesso dallo schermo , dal tavolo o da una eventuale parete, tuttavia per merito degli algoritmi di virtual surround 3D Depth Sound verrà percepito dall'ascoltatore come se lo circondasse.
Grazie alla maggior quantità di spazio disponibile all'interno poi è stato possibile per Samsung montare anche una scheda grafica dedicata Nvidia GeForce GT 640M con 1 GB di RAM GDDR5. Si tratta di una scheda di fascia medio-alta, basata sul core di nuova generazione Kepler GK107, realizzato con processo litografico a 28 nm. Il processore grafico ha 384 pipeline unificate che lavorano a un clock rate di 625 MHz e supporta le librerie grafiche DirectX 11 e gli Shader Model 5.0, oltre alle tecnologie Optimus per lo switch automatico con il sottosistema grafico integrato nel processore, quando il carico di lavoro lo consente, PhysX per la renderizzazione della fisica, e CUDA per lo svolgimento di task di tipo GPGPU.
Infine la GT 640M è anche dotata del processore di quinta generazione per il decoding via hardware dei flussi video ad Alta Risoluzione, PureVideo HD, con supporto a tutti i più comuni formati come MPEG-1/2, MPEG-4 ASP, H.264 e VC1/WMV9.
Il display ha una diagonale di 15.6 pollici in formato 16:9 e risoluzione HD+ da 1600 x 900 pixel. Abbiamo già accennato al suo spessore ultrasottile ed alla presenza di una cornice più stretta del solito per limitare gli ingombri del portatile, ma Samsung è riuscita ad ottenere questo risultato senza andare a scapito della qualità. Si tratta infatti di un pannello SuperBright con una luminanza di 300 nits. Grazie a questa caratteristica e alla presenza di un vetro di protezione satinato che affievolisce notevolmente i riflessi dovuti a fonti di luce diretta, lo schermo è ben leggibile anche all'aperto o in condizioni sfavorevoli di illuminazione.
Un sensore di luminosità ambientale posizionato lungo il bordo superiore della tastiera adatta automaticamente l'intensità della retroilluminazione a LED bianchi per evitare qualsiasi spreco di energia.
Il reparto video è infine completato dalla presenza di una webcam frontale da 1.3 Mpixel integrata nella cornice dello schermo e abbinata al software CyberLink YouCam che, oltre alle tipiche funzionalità consumer come la capacità di elaborare e deformare le immagini con effetti e filtri divertenti o di regolarne i settaggi, di scattare foto e catturare filmati, consente anche di utilizzarla ai fini della sicurezza, grazie a una funzione di riconoscimento facciale che permette di accedere al computer e ai propri siti preferiti e che blocca invece il device quando il proprietario non è davanti allo schermo.
Tastiera e touchpad
La tastiera come detto è di tipo chiclet con elementi isolati e dotata di retroilluminazione. Le dimensioni della maggior parte dei tasti sono normali per merito dell'ampia diagonale del Serie 7 Chronos e del fatto che la tastiera si estende fin sui bordi del device, aspetti che hanno consentito anche di integrare un tastierino numerico dedicato.
I tasti ad isola hanno una corsa sufficiente, grazie allo spessore non eccessivamente ridotto del notebook, per cui nonostante la superficie dei tasti sia piatta e non particolarmente ergonomica il feedback e la qualità della digitazione sono accettabili.
Abbiamo però rilevato un piccolo inconveniente legato alla retroilluminaizone dei tasti. Il sensore per il rilevamento della luminosità ambientale che serve sia per attivare o disattivare la retroilluminazione della tastiera sia per la regolazione automatica dell'intensità della retroilluminazione dello schermo è infatti posizionato accanto ai LED di stato sull'angolo superiore destro della base. In questo modo purtroppo risulta troppo vicino alla tastiera per cui può accadere che quando si preme il tasto Canc si entri per un attimo nel suo raggio d'azione, causando un involontario abbassamento della luminosità dello schermo, che dura qualche attimo ma che potrebbe soggettivamente dare fastidio, soprattutto mentre si lavora ad esempio alla stesura di un documento e gli occhi tendono a stancarsi con facilità.
Subito sotto la barra spaziatrice invece incontriamo il touchpad, uno SmartPad prodotto da Elan, dotato di un'amplissima superficie, esaltata ancor di più dalla scelta di annidare i due tasti di selezione sotto la membrana sensibile, una soluzione però che notoriamente non trova tutti unanimi nel gradimento, soprattutto per via del rischio, insito in questa tipologia di touchpad, di spostare il cursore mentre si cerca di cliccare. Tuttavia il touchpad in questione è sufficientemente preciso e reattivo e non ha mostrato incertezze o impuntamenti di sorta e supporta le gesture multitouch fino a quattro dita.
Per la gestione delle impostazioni principali del touchpad c'è il software ETD Ware, una versione semplificata e facilmente comprensibile, anche per gli utenti meno esperti, del consueto software di configurazione degli Smartpad Elan.
Storage
Il Samsung Series 7 Chronos è equipaggiato con un hard disk tradizionale Hitachi TravelStar 7K750 HTS727575A9E di tipo SATA II con capienza di 750 GB, cache di 16 MB e velocità di rotazione dei piattelli pari a 7200 RPM.
Ad esso inoltre è abbinato un SanDisk iSSD P4 in qualità di cache per velocizzare l'esecuzione del sistema operativo e dei programmi principali o per consentire il ripristino istantaneo da standby.
Non si tratta però semplicemente di chip NAND Flash saldati sulla scheda madre, ma di un vero e proprio SSD in formato micro con interfaccia SATA III 6 Gbps che, secondo il produttore, dovrebbe offrire prestazioni comparabili a quelle di unità a stato solido vere e proprie, dichiarando infatti velocità massime di 450 MB/s in lettura e 350 MB/s in scrittura.
Con HDTune, l'hard disk Hitachi ha fatto segnare performance buone, con un transfer rate medio pari a 96.4 MB/s e tempi di accesso di 16.1 ms, un po' elevati per un'unità da 7200 RPM, ma comunque accettabili. Con l'aiuto dell'iSSD le prestazioni migliorano sensibilmente.
Samsung dichiara una diminuzione del 45% del tempo necessario all'avvio grazie alla tecnologia ExpressCache, che consente anche di lanciare Internet Explorer e le applicazioni utilizzate più di frequente due volte più velocemente. FastStart inoltre, quando attivato, permette di uscire dallo stato di sleep in soli 2 secondi ed insieme ad alcune ottimizzazioni a livello di BIOS e di boot di Windows (FastBoot) consente un avvio a freddo in soli 16 secondi. Parliamo dunque di prestazioni che, al di là del valore numerico restituito dai benchmark, sono comparabili a quelle offerte dai migliori ultrabook.
Su un lato del Samsung serie 7 Chronos si nota anche la fessura per il caricamento dei dischi nel masterizzatore Panasonic-Marshita UJ8A7AS. Questo drive ottico è di tipo ultraslim e supporta tutti i formati di DVD in lettura ed in scrittura. Non è invece in grado di leggere i supporti Blu-Ray.
Reti
Passiamo ora alle connessioni. Il notebook è infatti dotato di connettività WiFi 802.11 b/g/n e Bluetooth 4.0, tramite il chip combo Intel Centrino Advanced-N 6235 su scheda Half Mini PCI Express, mentre la Gigabit Ethernet LAN è gestita dal chip Realtek RTL8168/8111. Tra le peculiarità tecniche del primo modulo spiccano il supporto per le configurazioni MiMo a 2 antenne e alle frequenze da 2.4 e 5 GHz e un'ampiezza massima di banda pari a 300 MB/s, circa 5 volte più ampia di quella delle normali connessioni WiFi a 54 MB/s, che si traduce in un collegamento più stabile e più veloce.
Il chip inoltre supporta le funzionalità Intel WiDi (WiFi Display) per il trasferimento di flussi video a display esterni compatibili senza bisogno di connessioni via cavo, e MyWiFi, che consente il collegamento diretto con tantissimi device compatibili tra cui video e fotocamere, stampanti e media player, al fine di condividere i file senza bisogno di un router.
Batteria
Il Samsung Series 7 Chronos non è un ultrabook ma, come abbiamo avuto già modo di notare nella nostra recensione, ne adotta diverse soluzioni peculiari.
Tra queste troviamo anche la batteria interna, una 8 celle ai polimeri di Litio con una capacità di 80 Wh e 5400 mAh, un valore abbastanza elevato, che dovrebbe riuscire quindi a garantire un'autonomia sufficientemente lunga. Per questa ragione Samsung dichiara una durata massima teorica di 9,2 ore.
Come sempre per testare questo aspetto abbiamo impiegato il software Bapco MobileMark 2007 impostato nello scenario Reader, simulando una condizione di idle costante, in modo da poter rilevare quella che può essere considerata la massima autonomia possibile (reale non teorica) per il portatile in test, impostando sempre un profilo energetico improntato al massimo risparmio energetico ma lasciando contemporaneamente la brillantezza del display al massimo, in modo da simulare una situazione d'uso quanto più vicina a un uso quotidiano.
In questo scenario d'uso dunque il Chronos ha fatto registrare un'autonomia di ben 433 minuti, pari a circa 7 ore e 13 minuti, un risultato dunque molto vicino a quello previsto e che conferma l'ottima autonomia di questo device, in grado di accompagnare l'utente durante l'intera giornata, sia essa lavorativa o dedicata allo svago.
Samsung ha collaborato con i suoi partner anche sulla composizione chimica della batteria per migliorarne la resistenza nel tempo ed ha anche implementato BatteryLife Plus, una tecnologia antiusura della batteria. Si tratta in pratica di un software che, basandosi su risultati ricavati dallo studio dell'andamento del ciclo di vita media della batteria, ne determina i livelli ottimali di carica minima residua e massima, e gestisce di conseguenza le operazioni di ricarica al fine di massimizzarne la durata nel tempo.
Samsung dichiara infatti che la batteria riesce a mantenere l'80% della sua capacità originale per 1500 ricariche (circa 3 anni di utilizzo normale), ossia 5 volte in più rispetto a una comune batteria. Va da sé che non abbiamo potuto verificare questo dato; lasciamo agli acquirenti del Samsung serie 7 il compito di darci un feedback in merito fra qualche anno.
Temperature
Passando alla misurazione delle temperature tramite lo stress test di AIDA64, abbiamo rilevato circa 82° C sul processore. Si tratta di un risultato davvero rilevante visto anche che stiamo pur sempre parlando di un processore full voltage da 2.3 GHz e dotato di quattro core, segno che il sistema di raffreddamento interno di cui abbiamo parlato in precedenza svolge un ottimo lavoro. La temperatura di soli 30° C fatta registrare dall'hard disk inoltre conferma che il ricircolo di aria all'interno è ottimo e gli altri componenti critici non si surriscaldano.
Vi ricordiamo come al solito che queste temperature vanno considerate come temperature di soglia, cioè le temperature massime che raggiunge il sistema in una condizione artificiosa di full load di processore e memorie protratta per oltre 20 minuti. È una condizione estrema che non si verifica mai nella pratica.
Test
Come nostra consuetudine per valutare le prestazioni complessive del notebook partiremo dai punteggi assegnati al sistema dal benchmark sintetico integrato nel sistema operativo Microsoft Windows 7 (Indice delle Prestazioni di Windows), che in questo caso ci consegna un punteggio di 5.9 che però è ingannevole, in quanto bisogna ricordarsi sempre che esso si adegua alle prestazioni del componente più lento, in questo caso l'hard disk Hitachi.
Gli score ottenuti dagli altri componenti rivelano infatti tutt'altro livello di performance, soprattutto per quanto riguarda la RAM e il processore, ma anche la scheda grafica, che raggiunge 7.0 sul punteggio massimo di 7.9.
Ne possiamo già dedurre una indicazione importante: il Samsung serie 7 Chronos sarebbe in grado di trarre grandi benefici da un upgrade con un drive allo stato solido, magari un SSD della stessa Samsung serie 830 o 840.
Il processore si mette in luce anche in 7Zip e Super Pi. La frequenza elevata, i quattro core fisici che diventano otto core logici con la tecnologia HyperThreading e i 6 MB di cache di terzo livello gli consentono di sfoderare ottime prestazioni in multithreading. La possibilità di raggiungere una frequenza massima di oltre 3GHz (3,3GHz per la precisione) sul singolo core grazie alla tecnologia Intel Turbo Boost lo fa svettare invece nel single threading.
Conferme per le capacità complessive del sistema arrivano dai benchmark sintetici FutureMark delle diverse generazioni, ossia PCMark05, PCMark Vantage e PCMark 7. Da questi test infatti emerge un sostanziale bilanciamento delle componenti, che offrono prestazioni elevate un po' in tutti gli ambiti e più che sufficienti sia allo svolgimento dei task domestici che professionali. Con un notebook del genere non sarà un problema smaltire anche carichi di lavoro impegnativi come la transcodifica ed il montaggio di video in alta Definizione.
Ai vertici della categoria si collocano anche gli score delle varie generazioni di 3DMark grazie all'ottima scheda grafica Nvidia GeForce GT 640M che assicura a chi comprerà questo notebook di poter godere anche degli ultimi titoli videoludici senza dover sottostare a troppi compromessi per quanto riguarda la qualità d'immagine e la risoluzione. Magari non sarà un notebook adatto a un hardcore gamer ma sicuramente è più che sufficiente non solo per il casual gamer che gioca di tanto in tanto ma anche per il player che voglia una macchina versatile da utilizzare prevelentemente per giocare ma anche per altre attività.
Software
Il sistema operativo preinstallato sul Samsung serie 7 Chronos è Windows 7 Professional, arricchito con una serie di programmi che possono sempre tornare utili in diversi scenari d'uso. Tra le applicazioni più consumer oriented troviamo ad esempio la dock su cui linkare i programmi che usiamo con più frequenza, in puro stile Mac OS X ma che ospita anche alcune utility proprietarie, come Easy Settings, un'interfaccia centralizzata semplice e funzionale in cui sono raccolte tutte le principali impostazioni del sistema operativo.
Altre applicazioni proprietarie sono poi Easy Migration, Easy Support Center, Easy File Share e Samsung Recovery Solution. La prima consente di trasferire con facilità le impostazioni principali da un PC a un altro, sia tramite connessione USB che tramite LAN, in modo da facilitare la migrazione da un sistema operativo a un altro o da un computer a uno più nuovo. Easy Support Center invece, come dice il nome, offre un rapido accesso a tutte le funzioni che riguardano il buon funzionamento del sistema, ma consente anche di verificare ad esempio lo stato del sistema per rilevare eventuali malfunzionamenti e verificarne l'origine.
Easy File Share invece consente di navigare e condividere file di varia natura tra PC Samsung tramite una connessione diretta, senza nemmeno la necessità di avere Internet a disposizione. L'ultimo infine è un software per effettuare il backup del proprio sistema e ripristinarlo in seguito, così da risolvere in maniera facile e veloce eventuali problemi legati al sistema operativo o a driver malfunzionanti.
Conclusioni
Samsung Serie 7 Chronos è un notebook dalle molteplici qualità, che ci ha stupito e colpito positivamente sin dall'inizio. L'allestimento da noi testato si trova molto facilmente su Internet a un prezzo medio di poco superiore ai 1200 euro, equivalente dunque a quello di molti ultrabook di categoria premium, rispetto ai quali però offre una piattaforma decisamente più potente, con un processore Core i7 quad core di ultima generazione, full voltage e con frequenza operativa più elevata, un'unità ottica ed una scheda grafica dedicata Nvidia di fascia medio-alta , oltre ad un'ampia varietà di porte e a uno display da 15,6 pollici.
Il telaio, seppure sia più spesso di quello di un ultrabook, è uno dei più compatti della sua categoria grazie ad una particolare tecnica di assemblaggio dello schermo che ha consentito di assottigliare al massimo la cornice. Con un peso di soli 2,4Kg ed una batteria che sfiora le 8 ore di autonomia, il serie 7 Chronos si adatta bene ad uno stile di vita in movimento. Il design è gradevole anche se l'uso dell'alluminio per il rivestimento, la colorazione silver e lo stile sobrio e minimale non gli conferiscono quella personalità spiccata che gli avrebbe consentito di distinguersi rispetto alle soluzioni concorrenti.
Seppure elegante ed adatto ad ogni circostanza e tipologia di impiego, il Samsung serie 7 Chronos si fa apprezzare più per quello che non si vede che per quello che appare alla vista. Smontare il telaio e scoprire le tante piccole soluzioni intelligenti che i progettisti hanno disseminato al suo interno è un piacere che consigliamo a tutti gli appassionati di PC di assaporare almeno una volta (magari dopo la scadenza della garanzia o dopo esservi assicurati contro il rischio di perdere il diritto alla garanzia del produttore).
Insomma stiamo parlando di un notebook che non ha mostrato punti deboli evidenti ed ha anzi nel connubio qualità e prestazioni uno dei suoi maggiori punti di forza, come del resto ampiamente confermato anche dai test da noi svolti. Allo street price a cui è possibile reperirlo si tratta dunque sicuramente di una delle più allettanti soluzioni consumer di fascia alta presenti sul mercato, fortemente consigliato a tutte le tipologie di utenti, dal professionista all'utente consumer e perché no, anche al player o all'appassionato di fotografia o di video, in cerca di una soluzione performante ma non eccessivamente costosa.