Conclusioni

Packard Bell EasyNote XS, come l'Asus eee PC 701, può essere considerato uno dei primi esemplari di quella nuova categoria merceologica che prende il nome di "netbook". In realtà, incasellare questi dispositivi non è sempre facile, perché la loro novità, e potremmo dire il loro carattere "pionieristico", ha consentito ai produttori di elaborare tutta una serie di fantasiose e coraggiose soluzioni tecniche, che si traducono in una varietà di forme e concezioni spesso difficilmente catalogabili.

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Forse è proprio questo l'aspetto che più affascina gli utenti: nel settore dei netbook c'è un fermento, una vitalità affatto nuova. Packard Bell XS, e la piattaforma VIA Nanobook da cui deriva, sono una perfetta espressione di questo fenomeno: nonostante ci siano ancora alcuni limiti che potranno essere risolti in prossime e più mature versioni, questo laptop esercita un fascino innegabile.

L'inconsueta disposizione del touchpad, lo schermo decentrato, la webcam laterale, sono tutti elementi che verranno amati da chi rifugge l'omologazione. Anche la presenza della piattaforma VIA Ultra Mobile costituisce un tratto distintivo che conferisce all'easyNote XS20 una sua marcata personalità.

A favore del netbook proposto da Packard Bell va detto peraltro che molte delle soluzioni adottate hanno anticipato alcune tendenze che si stanno lentamente affermando in questa categoria di PC portatili, come la presenza del Bluetooth integrato e dell'hard disk magnetico.

Se si esclude lo schermo da 7" con risoluzione di 800x480 pixel, che peraltro continua ad essere impiegato anche su netbook di recentissima uscita, alla luce delle precendenti riflessioni, possiamo ben perdonare al Packard Bell XS una certa lentezza di calcolo e la scomodità del dispositivo di puntamento!

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