HP Envy X2 monta un System on a Chip Intel Atom Z2760 Clover Trail. Il SoC è composto da un processore dual core conosciuto col nome in codice Cloverview e basato su microarchitettura Saltwell, dal sottosistema grafico PowerVR SGX 545, dal controller di memoria e da quello per le porte I/O ed è realizzato con sistema produttivo a 32 nm di tipo High-K Metal Gate.

Clovertrail è il primo Atom ad essere davvero un System on a Chip, ossia una soluzione che integra non solo CPU, GPU e controller di memoria ma anche il cosiddetto southbridge o controller I/O, che fino alla generazione precedente era esterno. Il nuovo approccio, che accomuna Clovertrail a Medfield, la versione di Atom pensata per gli smartphone, è stato dettato proprio dall'intenzione dell'azienda di Santa Clara di diventare maggiormente competitiva anche nel segmento ultramobile, finora dominio dei processori ARM con architettura RISC. Questa evoluzione, resa possibile dal passaggio a un processo litografico più spinto (i precedenti Pineview e Lincroft erano realizzati a 45 nm), porta infatti un vantaggio soprattutto in termini di consumi energetici, ora molto più contenuti, come dimostra il TDP di soli 1.7 W.

CPUz: Intel Atom Z2760

Il processore lavora a una frequenza massima di 1.8 GHz ed ha una cache di secondo livello da 1 MB. La CPU inoltre supporta la tecnologia HyperThreading, che permette di raddoppiare ciascun core fisico in due core logici, consentendo così di gestire meglio workload intensi e applicazioni che supportano il multithreading.

Come tutti gli Atom comunque anche Cloverview è stato sviluppato per essere efficiente più che performante in senso assoluto. Anche qui ritroviamo infatti ancora una volta la tipica architettura In-order, da sempre adottata per gli Atom, che consente al processore di elaborare le istruzioni rispettando esclusivamente l'ordine previsto dal programmatore. Si tratta di una soluzione svantaggiosa perché se i dati necessari all'elaborazione non dovessero essere disponibili si perderanno preziosi cicli di clock, influenzando così negativamente le prestazioni. Tuttavia un'architettura più moderna, di tipo Out-of-order, in grado cioè di eseguire le istruzioni senza rispettarne necessariamente l'ordine nel quale sono richieste, necessiterebbe, secondo Intel, di un numero di transistor molto più elevato che ne aumenterebbe di molto i consumi. Intel comunque passerà a questo tipo di architettura col successore di Cedarview, Valley View, grazie all'adozione di un sistema produttivo a 22 nm di tipo Tri-Gate 3D che, abbattendo i consumi, consentirà finalmente soluzioni più complesse e con un maggior numero di componenti.

Sempre per quanto riguarda il risparmio energetico inoltre lo Z2760 ha introdotto due nuovi power state, S0i1 ed S0i3. Il primo è impiegato quando il display è acceso ma l'utente non sta interagendo. I consumi in questo caso si riducono a pochi mW mentre la transizione da e verso questo stato richiede solo una manciata di microsecondi.

S0i3 invece interviene a schermo spento. I consumi in questo caso scendono ulteriormente, attestandosi sulla scala dei microWatt, mentre la transizione richiede ovviamente più tempo, impiegando alcuni millisecondi. Secondo Intel grazie a questi due stati si possono ottenere periodi più lunghi di standby, fino a un massimo di tre settimane per un tablet tipo. Le funzioni in precedenza affidate al PCH sono ora integrate nel SoC che è in grado di offrire supporto a un massimo di 4 porte USB 2.0 e a uno slot per schede di memoria SD.

Il controller della memoria invece può gestire fino a 2 GB di memoria RAM DDR2 Low Power e infatti nell'HP Envy X2 troviamo proprio lo stesso quantitativo. Non potete effettuare alcun upgrade della memoria.

  • Indietro
  • Avanti
Google News
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti