Xiaomi Mi Mix 3 è il capofila di una nuova generazione di sliding smartphone, cioè di smartphone tutto-schermo con camera frontale nascosta dietro un meccanismo a slitta. Un concept bello, con richiami alla tradizione dei cellulari ma che suscita perplessità. Vi diciamo com'è andata nella nostra recensione.
Xiaomi offre una gamma di smartphone molto ampia per modelli, formati e fasce di prezzo, ma la serie Mi Mix è senza alcun dubbio quella che ha colpito più di tutte il nostro immaginario. Gli smartphone Xiaomi Mi Mix hanno sempre ricercato un design tutto-schermo anche al costo di piccoli compromessi, come era nel caso della camera frontale spostata nell'angolo inferiore sulle prime due generazioni.
Con Mi Mix 3 finalmente Xiaomi raggiunge l'obiettivo di realizzare un design completamente bezel-less su 4 lati (o quasi) senza alcun compromesso in termini di ergonomia di utilizzo (o quasi). La camera frontale torna sulla cornice superiore ma appare e scompare dietro lo schermo tramite un meccanismo a slitta che rende Xiaomi Mi Mix 3 il primo sliding smartphone di nuova generazione. Un concept sul quale hanno lavorato, praticamente in contemporanea, anche Honor e Lenovo che a distanza di pochi giorni dal debutto del Mi Mix 3 hanno presentato i loro due modelli: Honor Magic 2, che punta sulla piattaforma hardware ad altissime prestazioni e su una implementazione dell'Intelligenza Artificiale senza rivali, e Lenovo Z5 Pro che ha un approccio molto più pragmatico e fa del prezzo la sua forza.
Xiaomi torna a presentare uno smartphone innovativo, ma tutti gli ultimi telefoni della Casa cinese sono stati oggetto di profonde critiche e anche questo Mi Mix non ne è uscito indenne. In questa recensione cercherò di raccontare la mia esperienza d’uso spiegando cosa mi è piaciuto e cosa invece si poteva fare meglio. Potrete così decidere voi stessi se varrà o meno la pena acquistare questo telefono che dovrebbe arrivare anche in Italia in una data e con un prezzo non ancora specificati e che per il momento potete acquistare come abbiamo fatto noi presso gli shop cinesi che spediscono anche in Italia.
Gearvita è uno dei primi ecommerce ad avere lo Xiaomi Mi Mix 3 in stock con un prezzo che parte da 517€ per la versione da 6+128GB con applicato già un piccolo sconto del 5%. Tutti i modelli attualmente in vendita sono 4G ma Qualcomm e Xiaomi hanno annunciato che il Mix 3 sarà uno dei primi smartphone 5G al mondo perché a gennaio 2019 verrà rilasciata una configurazione con modem Qualcomm Snapdragon X50.
Unboxing
Xiaomi Mi Mix 3 arriva in una scatola di cartone quadrata di colore nero. Non ci sono aperture o disposizioni particolari dei vani interni, tutto è impilato in modo abbastanza classico. Xiaomi avrebbe potuto studiare un packaging più scenografico che magari prevedesse qualche cassetto o qualche comparto a slitta che richiamasse il concept dello smartphone.
Aperta la confezione ci ritroviamo davanti ad un vassoio contenente il Mix 3 e che funge anche da coperchio per gli alloggiamenti della base di ricarica rotonda con tecnologia Qi e potenza massima di 10W e per l'alimentatore Qualcomm QuickCharge QC3 da 18W.
Molto ricca quindi la dotazione di accessori in bundle che comprende, oltre alla base di ricarica wireless, anche un adattatore da USB-C a audio jack da 3,5mm ed una cover in plastica.
Scheda tecnica e piattaforma hardware
Xiaomi fa ampio uso di processori Qualcomm sui suoi smartphone e la partnership si rafforza con questo Mix 3 che non solo monta l'attuale superprocessore flagship del chipmaker californiano ma che a gennaio ospiterà anche un modem Qualcomm Snapdragon X50 rendendolo uno dei primi smartphone 5G al mondo.
Il SoC Qualcomm Snapdragon 845 è già disponibile su moltissimi device e, considerato che dovrebbe essere ormai vicino l'avvicendamento con un nuovo modello top di gamma, i prezzi sono assai accessibili. La GPU integrata Adreno 630 è inoltre una delle più performanti nel gaming 3D ed è alla base di quasi tutti gli smartphone da gioco di questa generazione.
Circa il comparto fotografico, manca una camera frontale ad infrarossi per il face unlock sicuro, ma ci sono due coppie di sensori, 24+2MP per il lato anteriore e 12+12MP per quello posteriore. La batteria con i suoi 3200mAh è uno dei componenti che suscitano più dubbi ma evidentemente il design a slitta non ha permesso a Xiaomi di fare di meglio.
Manca l’impermeabilità, purtroppo, ma non l’NFC, il supporto per la banda 20 (LTE B20) in tutte le versioni, il Bluetooth 5.0 e un GPS con un fix immediato in ogni situazione. La configurazione di test è quella per il mercato cinese con supporto unicamente per la lingua inglese e cinese, e con 8+128GB di memoria.
Caratteristiche tecniche Xiaomi Mi Mix 3
- Schermo: 6.39" AMOLED Samsung, screen-to-body ratio 93,4%,rapporto di forma 19,5:9, risoluzione 2340 x 1080 FHD +, 403 PPI, 60000: 1 contrasto (min), NTSC 103,8% (typ), supporta AOD (Always-on-Display), supporta HDR, protezione occhi e regolazione continua della temperatura colore, luminanza 430nit (typ), 600nit (HBM High-Brigthness-Mode)
- Processore: Qualcomm Snapdragon 845 con AIE (accelerazione Intelligenza Artificiale), octa-core Kryo 385 frequenza max 2,8GHz
- GPU: Adreno 630 con una velocità di clock massima di 710 MHz
- Memoria: 6, 8 o 10GB LPDDR4X
- Storage: 128GB o 256GB UFS2.1
- Fotocamere:
- Frontale: 24MP, SONY IMX576, pixel da 1,8 μm + 2MP, OV02A10, pixel da 1,75 μm
- Posteriore: 12MP, SONY IMX363, pixel da 1,4 μm, apertura f/1.8 autofocus dual pixel PDAF, OIS 4 assi + 12MP tele, SAMSUNG S5K3M3 +, 1.0μm pixel
- Porte: USB-C
- Espansioni: no microSD, dual-nanoSIM dual-VOLTE
- Networking: WiFi 802.11a/b/g/n/ac dual-band 2x2 MIMO e MU-MIMO, Bluetooth 5.0, NFC, 4G LTE 1.2Gbps 4X4 MIMO
- GPS: L1 + L5 Galileo: E1 + E5a QZSS: L1 + L5 GLONASS: L1 Beidou: B1
- Batteria: 3200 mAh con wireless charge 10W e Qualcomm Quick Charge 4+ fino a 18W
- Colori: blu zaffiro, verde smeraldo, nero + special edition Palace Museum (Forbidden City) blu con decorazione oro
- Dimensioni: 157,89 x 74,69 x 8,46 mm
- Peso: 218 g
- OS: Android 9
- Altro: super-slow-motion HD 960p, fingerprint sensor
Design e interfacce
Senza ombra di dubbio il design è estremamente elegante. Il retro infatti è completamente in ceramica, lucido, su cui risalta la scritta MIX. Si sporca facilmente ma ormai è difficile che ci sia qualcuno che usi un telefono senza una cover. Qui inoltre l’utilizzo è reso praticamente necessario anche dalla presenza della doppia fotocamera che è rialzata e che, come su molti altri recenti telefoni prodotti dall’azienda di Beijing, porta a non poterlo usare senza, sia per una questione di protezione, sia perché senza la cover la sporgenza della camera rende difficile l'interazione con il tocco quando lo smartphone è poggiato su un tavolo.
Resta l'incognita affidabilità e resistenza. Io non ho avuto nessun problema nonostante lo smartphone abbia fatto un paio di “voli” durante il periodo di test, ma non si può negare che il meccanismo a slitta sia sicuramente un fattore che aumenta la fragilità del device rispetto ai consueti smartphone “monolitici”.
Per ancorare le due parti e per creare la giusta frizione, Xiaomi ha utilizzato magneti al neodimio che permettono di avere una ottima forza di attrazione in dimensioni ridotte, e questo dovrebbe essere sufficiente per scongiurare aperture involontarie. Inoltre Xiaomi vanta una resistenza nel tempo di 300.000 cicli di apertura e chiusura che, recentemente, studi indipendenti(?) hanno raddoppiato a circa 600.000 cicli. Su questo argomento riteniamo sia necessaria un po' di prudenza, il giudizio finale credo che lo sapremo soltanto fra uno-due anni di utilizzo da parte degli acquirenti di questo smartphone ma in termini astratti Xiaomi ha utilizzato un sistema meccanico che si usura sempre più rapidamente dei componenti elettronici.
C’è poi il lettore di impronte che probabilmente è il migliore che io abbia mai provato essendo rapido, istantaneo e non fallendo mai nemmeno una lettura.
Lo spessore di 8,5 mm e il peso di oltre 200 gr fanno si che sia un terminale “importante” e quindi dovrete valutare bene se per voi sono accettabili. Io che non sono un amante dei telefoni oltre i 6” posso dirvi che lo avrei preferito più piccolo ma la realtà è che è uno dei terminali con le dimensioni più piccole che potete trovare con quasi 6,4” di display.
In ogni caso quello che non manca è un costante senso di solidità. Inoltre c’è da dire che il peso è davvero ben distribuito e quindi sarà facile tutto sommato muoversi con la mano e in qualche modo raggiungere i lati dello schermo.
Sul lato sinistro trovano posto il bilanciere per il volume e il tasto power, mentre sul lato destro c’è il pulsante per l’intelligenza artificiale che parla però solo in cinese e sarà da verificare il suo utilizzo nella versione global di questo telefono. Il carrellino può ospitare due SIM ma non l’espansione della memoria. Attenzione quindi al taglio di memoria da scegliere! Sul fondo c'è lo speaker di sistema di buona qualità ma dal volume non elevatissimo.
È assente anche qui la presa per le cuffie e quindi o ci si avvale dell’adattatore presente in confezione oppure si può scegliere tra una delle tante cuffie wireless Bluetooth! È presente naturalmente poi, sempre sul fondo, la porta Type C. Nella parte superiore invece abbiamo esclusivamente il piccolo microfono secondario.
A caratterizzare il Mix 3 è però sicuramente il frontale che ospita il display che copre in maniera quasi completa il telefono. I bordi sui fianchi sono abbastanza ridotti ma non tali da rischiare di premere involontariamente il display; nella parte superiore invece lo spessore è leggermente più pronunciato ed include la capsula auricolare e il led di notifica. Il mento inferiore invece è decisamente poco pronunciato con uno spessore di circa 5 mm. E sebbene questi tre bordi non siano uguali essendo estremamente ridotti non danno un senso di squilibrio al design del telefono.
Test, software e multimedia
Davvero priva di critiche è la reattività e fluidità del sistema, anche con questa ROM che ha solo inglese e cinese . Tutte le operazioni si svolgono quindi con estrema velocità complice naturalmente il sistema delle gesture che come ho già detto altre volte è qualcosa di unico da usare.
Abbiamo poi un processore da primato, lo Snapdragon 845 che nel mio caso è coadiuvato da 8 GB di RAM (sul nostro terminale, ma ci sono anche versioni da 6B e 10GB) che fanno sì che questo telefono sia rapido oltre ogni immaginazione. Tutte le operazioni scorrono via alla velocità della luce e ovviamente anche i giochi sono riprodotti ai massimi dettagli e con una fluidità estrema. Inoltre una volta che viene attivato un gioco il telefono lo riconosce e ha una impostazione attraverso cui concede allo stesso tutta la potenza necessaria per poter lavorare al meglio. Ne consegue che l’esperienza d’uso è estremamente piacevole, sia che lo usiate per giocare, per consultare i social o per vedervi qualche video su Youtube o Netflix.
Quadrant | Totale | CPU | Memoria | I/O | 2D | 3D | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
- | - | - | - | - | - | |||||
Antutu | Totale | GPU | UX | CPU | MEM | |||||
284985 | 126488 | 59749 | 89237 | 9511 | ||||||
Geekbench 4 | Single-core | Multi-core | ||||||||
2369 | 8552 | |||||||||
Vellamo | Browser | Metal | Multicore | |||||||
- | 4479 | 5240 | ||||||||
GFX Bench | Car Chase offs. | Manhattan 3.1.1 offs. | Aztec Ruins Vulkan off. |
Aztec Ruins OpenGL off. | T-Rex offs. | Tessellation offs. | Texturing offs. | ALU 2 offs. | ||
2052 | 1989 | 2323 | 2390 | 8330 | 4536 | 15440 MTexel/s | 7052 | |||
3DMark | Ice Storm Extreme | Ice Storm Unlimited |
Sling Shot |
|||||||
Max | 64196 | 6323 | ||||||||
G1 59,8 fps | G2 59,6 fps | PHY 58,4 fps | G1 469,8 fps | G2 299,5 fps | PHY 111,4 fps | G1 47,6 fps | G2 28,4 fps | PHY 55,5/36,1/20,5 | ||
PCMark | Work 2.0 | |||||||||
8396 | Web browsing | Video editing | Writing | Photo editing | Data manipulation | |||||
7161 | 5932 | 9764 | 16473 | 6105 |
Anche in questo caso manca la certificazione Widevine L1, quindi proprio Netflix non si vedrà in alta risoluzione, ma per curiosità personale ho chiesto a diverse persone “comuni” una opinione e tutte hanno fatto fatica a capire se il filmato era in alta risoluzione o meno. Ma se siete dei malati del pixel, allora non fa per voi.
In ogni caso complice un lavoro sul software affinato da anni e componenti da top di gamma è davvero impossibile mettere alle strette questo telefono per quanto riguarda le prestazioni.
D’altro canto, il piacere dell’utilizzare questo telefono è dovuto anche dal display AMOLED con risoluzione FullHD+ che è davvero bello dal mio punto di vista. Ovviamente i neri sono profondi ma anche i bianchi, punto dolente degli Amoled, sono davvero bianchi. I colori sono vivaci ma non esasperati tanto da dare il senso di maneggiare qualcosa di finto come avviene in altri AMOLED. La taratura dei colori insomma risulta dal mio punto di vista perfetta per tutte le occasioni.
Ho avuto modo poi di apprezzare tantissimo il sensore di luminosità che svolge in modo rapido e preciso la sua funzione, oltre che la luminosità sia massima che minima che trovo davvero corrette per permettere una visione ottimale in ogni situazione.
Xiaomi Mi Mix 3 verrà direttamente distribuito in Italia e sicuramente arriverà con Google Play Services preinstallati, ma chi come me si è procurato una versione cinese non avrà comunque nessun problema ad installare il Play Store direttamente dall'app store Xiaomi.
Fotocamere
Le foto sono assolutamente all’altezza dell’altissimo punteggio ricevuto dal terminale dal famoso portale DxO. Le fotocamere posteriori sono due con una risoluzione per entrambe da 12MP una con apertura focale f/1.8 con stabilizzazione ottica su 4 assi e una f/2.4. Inutile dire che le foto di giorno sono ricche di dettagli e con una corretta taratura di colori, come devo dire che è stato migliorato il lavoro che la fotocamera fa con l’opzione HDR. Ci sono poi altre numerose funzioni come per esempio l’Intelligenza Artificiale che permette di settare la fotocamera con i parametri più corretti e anche l’effetto sfocatura per foto più professionali che scontorna in modo ottimale i soggetti.
Ma quello che personalmente mi ha colpito di più nella fotocamera è la modalità notte che permette, di sera o in ambienti scarsamente illuminati, di ottenere veramente scatti oltre le aspettative con una carenza di rumore digitale sorprendente e con un altissimo livello di dettaglio. E in questo Xiaomi ha fatto veramente passi da gigante rispetto a modelli precedenti.
La qualità è stata fortunatamente migliorata anche nelle fotocamere frontali che sono due anche in questo caso, una da 24MP e una da 2MP, con una qualità davvero sorprendente in tutte le situazioni sia di giorno che soprattutto di notte anche quando non viene usato il flash mantenendo sempre buone prestazioni. Ma la funzione che alla fine ho usato di più sono le opzioni studio che permettono di realizzare ritratti davvero unici, e decisamente spettacolari, anche se similari a quanto fatto da Apple sugli Iphone.
Per quanto riguarda i video si riconfermano le ottime qualità di ripresa, con una stabilizzazione superba per quanto riguarda le fotocamere principali e una messa a fuoco istantanea. Decisamente apprezzabile la qualità di registrazione dell’audio oltre all’ampia gamma di formati disponibili, dal 1080 in 30 e 60 fps, fino anche al 4K anche a 60 fps oltre che la possibilità di fare slowmotion HD a 960 fps.
Davvero un comporto fotocamere che reputo straordinario e che ho saputo apprezzare in ogni occasione. E sì, ho fatto fatica a trovare difetti e come tradizione probabilmente migliorerà ancora con qualche aggiornamento.
Batteria, audio e conclusioni
Nonostante sia stata criticata da molti in tutta sincerità non mi posso lamentare nemmeno della batteria da 3200 mAh che mi ha permesso di chiudere sempre in estrema tranquillità anche le mie giornate più intense arrivando a 5 ore abbondanti o anche 6 e più di schermo acceso con diversi minuti di gioco e con molti cambi cella visto la zona di scarsa copertura della rete e con in totale oltre 17 ore di utilizzo. E questo comunque con un po’ di batteria residua. Segno quindi dell’ottima gestione delle risorse realizzata da Xiaomi su questo Snapdragon 845.
Meno convincente il reparto riproduzione audio: lo speker dovrebbe suonare in stereo con la capsula auricolare ma a ma sinceramente non sembra proprio che sia così.
Vogliamo quindi tirare un po’ le somme? Questo slider sicuramente è una soluzione più comoda rispetto a quella della fotocamera nella parte inferiore che costringeva ogni volta a giri strani del telefono sugli altri Mi Mix. Il suo utilizzo richiede un attimo di perfezionamento perché ogni tanto soprattutto all’inizio lo schermo scivola tra le mani, ma dopo i primi giorni il meccanismo sembra essere più fluido e si diventa anche più pratici nel suo utilizzo.
Certo rimane un po’ di scomodità nello sblocco quando il telefono è appoggiato su un tavolo in quanto sarà necessario digitare la sequenza se non volete afferrarlo. In ogni caso con l’ambient display, l’accensione dello schermo alla notifica o eventualmente con il doppio tap siamo aiutati a decidere se utilizzare il telefono o meno.
Xiaomi Mi Mix 3 è un telefono che sarebbe stato perfetto probabilmente con un sensore d'impronta sotto il display ma che a parte questa mancanza e un peso non proprio piuma non posso proprio criticare presentando un display estremamente godibile in modo completo, prestazioni da primo della classe e un comporto fotocamere di assoluto livello.