Processore, Chipset e RAM

Il JumPC beneficia della potenza di calcolo del processore Intel Celeron M Ultra Low Voltage 353, funzionante alla velocità massima di 900Mhz (non è downcloccato a 630MHz come sull'Asus Eee PC di prima generazione). La CPU è costituita da un singolo core con architettura Dothan, affiancato da 64KB di cache L1 per le istruzioni e 64KB di cache L1 per i dati, ed è fabbricata con processo produttivo a 90 nanomentri.

Secondo le specifiche tecniche del produttore e i nostri test effettuati su altri portatili che fanno uso dello stesso chip, questa CPU dovrebbe montare 512KB di cache L2, ma dai nostri test sembra non essercene traccia. CPUz e gli altri tool di system info indicano l'assenza di cache di secondo livello e lo stesso vale per il BIOS, che rileva perfettamente la cache L1 ma non dà nessuna indicazione circa la cache L2.

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Un'ulteriore conferma della mancanza del consueto ammontare di cache L2 viene dai nostri test, che hanno evidenziato prestazioni di calcolo inferiori di circa il 25% rispetto allo stesso processore, con cache di secondo livello, equipaggiato sull'Asus Eee PC 900 ed equiparabili a quelle dell'Eee PC 701 (nonostante in questo caso, come detto, la frequenza sia bloccata ad un massimo di 630MHz).

Va detto che, in mancanza di cache di secondo livello, il TDP del processore Intel Celeron M ULV 353 potrebbe essere sensibilmente inferiore ai 5W dichiarati dal produttore. Potrebbe trattarsi, quindi, di una scelta consapevole del produttore, che avrebbe privilegiato consumi ridotti, basse temperature e silenziosità d'esercizio a scapito delle performance.

A parte questo dettaglio, il processore Intel Celeron M Ultra Low Voltage 353 è sicuramente adatto al JumPC di Olidata, soprattutto in considerazione del prezzo aggressivo e della buona efficienza energetica (performance/W). Sotto il profilo delle prestazioni, infatti, questi chip possono ancora competere con le nuovissime CPU Intel Atom, progettate espressamente per questo genere di dispositivi portatili, ma penalizzate dalla tecnica di esecuzione in ordine scelta dal chipmaker californiano per contenere al minimo i consumi.

Oltre al processore, sulla scheda madre trovano posto il chipset Intel i915GMS con southbridge Intel 82801FBM (ICH6-M) e 1 slot SoDIMM per memorie DDR2, occupato da un modulo da 512MB PC2-5300 (333Mhz) operante però alla frequenza di 200Mhz perché il controller di memoria del chipset supporta al massimo RAM DDR2-400 e non supporta il dual channel. Il modulo opera a voltaggio standard di 1.8V ed ha le seguenti caratteristiche: 

  • Capacità modulo: 512 MB (1 rank, 4 banks)
  • Tipo modulo: SO-DIMM
  • Tipo memoria: DDR2 SDRAM
  • Velocità: DDR2-667 (333 MHz)
  • Ampiezza bus: 64 bit
  • Voltaggio: SSTL 1.8
  • Metodo rilevamento errore: Nessuno
  • Frequenza di aggiornamento: Ridotto (7.8 us), Self-Refresh
  • Timing della memoria:

    @ 333 MHz 5-5-5-15 (CL-RCD-RP-RAS) / 20-35-3-5-3-3 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP)
    @ 266 MHz 4-4-4-12 (CL-RCD-RP-RAS) / 16-28-2-4-2-2 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP)
    @ 200 MHz 3-3-3-9 (CL-RCD-RP-RAS) / 12-21-2-3-2-2 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP)

A ben vedere si tratta ancora della prima generazione delle piattaforme per subnotebook Intel, con footprint di 2915mm2 e TDP massimo di circa 12,6W e medio di 3,4W. Le piattaforme successive, McCaslin prima, e Centrino Atom ora, hanno migliorato sensibilmente il TDP medio e l'ingombro ma non sono riuscite ad incrementare proporzionalmente le prestazioni.

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