Con lo Snapdragon G3x Gen 1 debutta una nuova gamma di processori Quacomm per console da gioco portatili. C'è anche un Qualcomm Snapdragon G3x Handheld Developer Kit in collaborazione con Razer.
Il fenomeno del gaming mobile non è certo una novità e viene assecondato ed alimentato dall'industria dell'hardware e del software con grande attenzione: esistono da anni processori e smartphone specializzati per il gaming e c'è un fiorente mercato di accessori. Si stima che nel mondo esistano 2,5 miliardi di gamer per un fatturato annuo di 175 miliardi di dollari, oltre la metà dei quali sarebbe generata dal gaming mobile. Sono già numeri importanti ma sembrerebbe esserci ancora potenziale inespresso che attrae i grandi nomi del settore, come Nvidia, Qualcomm e AMD.
Qualcomm, in primo luogo, che con le sue GPU Adreno mantiene una leadership indiscussa sul gaming su smartphone, ma anche Nvidia che ha lanciato la sua scalata ad ARM, ed AMD che nel 2022 farà il suo attesissimo ritorno sul campo fornendo GPU RDNA 2 in versione mobile. I primi processori a montare le GPU AMD saranno gli Exynos 2200 di Samsung.
La scena si preannuncia quanto mai vivace e competitiva e questo non può che entusiasmare i gamer e gli osservatori. Abbiamo tutti aspettative altissime sulle nuove GPU e le nuove soluzioni che si susseguiranno nei prossimi mesi in materia di gioco in mobilità. A rompere gli indugi è proprio Qualcomm che allo Snapdragon Tech Summit 2021 annuncia, oltre ai SoC flagship per smartphone, Snapdragon 8 Gen 1, e per laptop, Snapdragon 8cx Gen 3, anche il suo primo processore per console da gioco portatili, Snapdragon G3x Gen 1.
È il primo processore della neonata gamma Snapdragon G per Gaming Handhelds e quindi si rivolge ad una nuova categoria merceologica distinta da quelle degli smartphone e dei notebook anche se non mancano i punti di contatto e le sovrapposizioni. Possiamo dire che è un anticipo di una serie di device che esiste già nei progetti dell'industria ma che ancora non esiste fisicamente sugli scaffali dei negozi: non sono mancati diversi tentativi in passato, basati sia sull'accoppiata Android+ARM sia Windows+x86, ma non si è andati mai oltre uno stadio prototipale o comunque mai oltre una ristrettissima nicchia di mercato. Possiamo fare vari esempi, da One Netbook OneGX1 Pro a Snail Moqi i7s, dalle console portatili JXD a quelle di GPD.
La scelta di Qualcomm cade su Android, almeno per il gaming in locale, perché Snapdragon G3x ha come obiettivo quello di consentire un'esperienza cross-platform che permetta di giocare a qualsiasi titolo su PC, Console e Cloud con servizi come Microsoft Game Pass Ultimate, Xbox Cloud Gaming e Steam Remote Play. Perché creare una nuova categoria, quindi, se ci sono già tantissimi gaming smartphone Android in commercio? Le ragioni sono tutte pratiche: una console portatile ha controller dedicati al gaming ed integrati e quindi permette il miglior comfort ed efficacia di gioco, inoltre ha uno chassis di dimensioni più grandi che consente di alloggiare batterie più capienti e di migliorare il raffreddamento delle componenti interne (anche tramite soluzioni attive con ventola), in modo tale da poter giocare a lungo senza cali di framerate.
Quello delle prestazioni sostenute è uno dei profili sui quali Qualcomm eccelle rispetto alla concorrenza ed è un vantaggio sul quale evidentemente punta per arginare l'avanzata di AMD e di altri player nel settore. Qualcomm elenca altre caratteristiche che rappresentano il minimo comune denominatore di tutti i sistemi Snapdragon G:
- Audio avvolgente
- Feedback aptici stereo
- Ricarica rapida
- Display-out verso un monitor o una TV
- Ventola di raffreddamento
- Supporto per controller di gioco
- Connettività always-on
- GPU Adreno capace di prestazioni di gioco Full-HD a 120fps
Lo Snapdragon G3x Gen 3, nello specifico, può raggiungere risoluzioni fino a 4K e framerate fino a 144fps e supporta l'HDR a 10-bit per un gaming fluido e per la massima qualità d'immagine. Contribuiscono a rendere l'esperienza più coinvolgente, un motore di feedback aptici sviluppato con Lofelt ed un audio immersivo, da speaker ed in cuffia, marchiato Snapdragon Sound.
Tutti i device Snapdragon G-series inoltre supportano l'uscita video via DisplayPort su USB-C per collegare display esterni con risoluzione massima 4K o visori XR (a realtà estesa). Sappiamo anche che Qualcomm si affida alla velocità e stabilità delle sue soluzioni FastConnect 6900 Wi-Fi6E e Snapdragon modem-RF per il 5G con velocità di punta che toccano rispettivamente i 3,6Gbps ed i 10Gbps, per consentire il gioco in streaming con la stessa qualità di quello in locale.
Purtroppo le informazioni diffuse da Qualcomm si fermano qui; in particolare manca qualsiasi dettaglio tecnico sulla CPU e la GPU. Per la CPU, Qualcomm si limita ad indicare genericamente la presenza di core Kryo senza specificare il modello e l'IP ARM di derivazione. Considerato che il nuovo processore flagship per smartphone si affida ad una implementazione della Total Compute CPU Solution di ARM con un big core Cortex-X2 per il push delle prestazioni in single threading, possiamo ipotizzare che anche lo Snapdragon G3X Gen 1 possa essere basato su uno o più core dello stesso tipo, in abbinamento agli ottimi Cortex-A710 per il multitasking e le prestazioni sostenute.
Ancora più misteriosa è la GPU Adreno di nuova generazione perché in questo caso Qualcomm ha mantenuto uno strettissimo riserbo. Le informazioni ufficiali sono assai sintetiche: utilizzerà driver aggiornabili Qualcomm Adreno GPU Updateable Driver e potrà contare su un set completo delle tecnologie Snapdragon Elite Gaming, tra le quali Qualcomm Game Quick Touch, Variable Rate Shading, Qualcomm Game Color Plus e Qualcomm Game Smoother.
Probabilmente verranno resi pubblici nuovi dettagli a breve in occasione della consegna agli sviluppatori dello Snapdragon G3x Handheld Developer Kit sviluppato con Razer, un partner non casuale perché conosce molto bene i gusti e le esigenze dei gamer, ha sviluppato smartphone Android da gioco con piattaforma Qualcomm, ed è uno dei precursori delle console da gioco portatili fin dal 2012 quando aveva svelato il concept Project Fiona.
È un kit di sviluppo che ha lo scopo di permettere agli sviluppatori di iniziare a ottimizzare il proprio software per la nuova piattaforma, che però, come abitudine per Qualcomm, ha già tutte le sembianze di un console portatile da gioco e che quindi può tornare utile anche come reference design per i partner OEM. Per quanto ci riguarda, Snapdragon G3x Handheld Developer Kit è invece indispensabile per prefigurare le sembianze delle future console Snapdragon G-series.
Le caratteristiche finora note del Kit di Sviluppo di Razer e Qualcomm sono:
- Display OLED da 6,65" con risoluzione Full HD+ e 10-bit HDR, con frequenza variabile fino a 120Hz
- Webcam da 5MP capace di registrare video 1080p a 60fps con doppio microfono, ideale per il game streaming
- Connettività 5G mmWave e sub-6 e Wi-Fi 6E stabile, affidabile e veloce
- Ergonomia e bilanciamento per giocare a lungo senza stress
- Funzionalità integrata di mapping del touchscreen ai controlli di gioco in collaborazione con AKSys
- Snapdragon Sound con altoparlanti a 4 vie o con auricolari compatibili Snapdragon Sound
- Porta USB-C che permette di collegare un visore XR ed usare la console portatile come controller di gioco
Il sistema è dissipato attivamente e sembra che la ventola sia un requisito necessario almeno per questa prima generazione di console da gioco Qualcomm. Qualcomm Snapdragon G3x Handheld Developer Kit sarà presto disponibile sulla pagina dedicata agli sviluppatori di Razer. Per maggiori particolari sul SoC e soprattutto sulle nuove GPU Adreno, invece, dovremo attendere presumibilmente il CES o il MWC 2022.