In vista dell'arrivo sul mercato dei primi tablet con Windows 8 e processore Intel Atom appaiono sul Web alcuni test sulle prestazioni di queste CPU: nonostante siano inferiori anche a quelle di un Core i3 entry level sono comunque sufficienti a battere tutti i SoC ARM based sul mercato, ad eccezione di quelli Cortex A15 di nuova generazione.
Anche se sembrano esserci alcuni problemi legati ai driver ancora immaturi, che ne hanno fatto slittare leggermente in avanti il debutto, i tablet Windows 8 con processori Intel Atom Clover Trail sono ormai prossimi a sbarcare sul mercato. Presto prodotti come Samsung Ativ Smart PC o Acer Iconia Tab w510 diverranno disponibili e allora è interessante sapere che livello prestazionale potranno garantire. A tal proposito i colleghi di Anandtech hanno svolto una serie di test i cui risultati comunque erano in parte già noti.
Gli Atom infatti si situano a metà strada, così come i relativi tablet: meno potenti anche di un semplice Core i3 entry level offrono comunque performance superiori a quelle di un qualsiasi SoC ARM-based attualmente sul mercato, almeno per quanto riguarda la generazione Cortex A9, perché invece come sappiamo i nuovi Cortex A15 ottengono quasi sempre risultati superiori a quelli dell'Atom Clover Trail. Del resto questa famiglia di processori è divenuta strategica per il chipmaker californiano solo negli ultimi tempi, quando ha deciso di entrare con più convinzione nel fiorente mercato dei device ultramobili.
I core Saltwell al cuore dei processori Clover View sono diretti discendenti dei Bonnell della prima generazione Atom del 2008 e che in tutto questo tempo il processo produttivo è passato solo dagli originari 45 nm agli attuali 32 nm. Ciò la dice lunga sull'importanza che tali soluzioni avevano fino a tempi recenti in casa Intel. L'architettura di Clover Trail ad esempio è ancora del vecchio tipo in-order, adatto al risparmio energetico ma dalle prestazioni complessive assai scarse. I nuovi Saltwell comunque presentano fortissime ottimizzazioni e ciascuno dei due core, che lavora a una frequenza massima di 1.8 GHz, è dotato della propria cache L2 da 512 KB e supporta la tecnologia HyperThread.
Mancano però cose fondamentali come ad esempio il supporto alle istruzioni di ultima generazione SSE4 e AVX e la GPU integrata PowerVR SGX 545 a 533 MHz non riesce ad eguagliare le prestazioni di cui sono capaci quasi tutti i sottosistemi grafici appaiati a un SoC ARM based. Dunque, osservando con attenzione i risultati dei tanti test svolti dai nostri colleghi si può concludere che i motivi per preferire un tablet con Intel Atom ad uno con SoC ARM è che, a parità o quasi di autonomia massima raggiungibile, il primo supporti tutte le applicazioni legacy che siamo abituati a usare anche sul PC fisso o sul notebook ed offra una maggior potenza di calcolo.
Viceversa se è il lato intrattenitivo a interessarvi di più Clover Trail non vi garantirà le stesse prestazioni in ambito 3D di un Tegra 3 ad esempio o, sull'altro versante, se cercate un device grande quanto un iPad ma in grado di poter effettuare operazioni di transcoding sui video con una certa velocità, eseguire Photoshop o editare enormi documenti Excel, dovrete necessariamente rivolgervi a uno slate dotato di un Intel Core ULV, che però non sarà giocoforza altrettanto leggero e sottile delle controparti consumer oriented. Insomma, almeno fino a quando non sarà disponibile la prossima generazione di Intel Atom Valley View-T, che farà uso dei nuovi core Silvermont a 22 nm la situazione non cambierà, il ché significa che bisognerà attendere fino al 2014.