CPU ARM Cortex A15 dual core nel 2012In un'intervista della settimana scorsa, James Bruce, manager di ARM Holdings ha affermato che i primi dispositivi ultramobili dotati dei futuri processori dual core Cortex A15 giungeranno sul mercato già a fine 2012.


La storia dell'evoluzione informatica è piena di ritorni ciclici. La microarchitettura RISC ad esempio fu definitivamente soppiantata ben più di venti anni fa per il mondo PC dalla più famosa x86, in un momento in cui si preferì la rincorsa ai MHz piuttosto che una miglior efficienza (RISC è altamente parallela, quindi per determinati tipi di calcoli è molto più performante di x86). Quello che non si poteva prevedere all'epoca era il fiorire del settore ultramobile, grazie ai netbook, agli smartphone e ora ai tablet. Tutti dispositivi che devono necessariamente puntare sul risparmio energetico, rinunciando quindi a frequenze di lavoro spropositate in favore di una maggior efficienza architetturale.

ARM Cortex A15

Ed ecco arrivare una seconda primavera per queste soluzioni e per ARM, che vende però i propri brevetti anche a colossi come NVIDIA, Qualcomm o Texas Instruments. Ora James Bruce, manager statunitense del segmento mobile di ARM Holdings ha annunciato ufficialmente che i primi dispositivi ultramobili che faranno uso dei nuovi processori ARM Cortex A15 giungeranno sul mercato già alla fine del 2012 o al massimo agli inizi del 2013.

Cortex A15 sarà inizialmente dotato di due core e frequenza di lavoro di 2.5 GHz, ma in un secondo momento sarà disponibile anche in versione quad core e sarà in grado di arrivare fino a 16 core, ovviamente in questo caso non in un device ultraportatile. Ad ogni modo il salto di prestazioni rispetto alle attuali soluzioni Cortex A9 sarà consistente, tanto che si potrà iniziare a parlare di dispositivi mobile utilizzabili per eseguire anche task da desktop. Nel mondo x86 l'allarme è alto: Intel sostiene che riuscirà a raggiungere le performance di risparmio energetico dei processori ARM entro il 2013, quando le piattaforme Atom per notebook e palmari adotteranno il processo produttivo a 22 nm.

James Bruce ha però evidenziato come già ora Qualcomm sia in procinto di passare ai 28 nm e che quindi entro il 2013 anche i processori ARM potranno essere prodotti con sistema litografico a 22 nm, ragion per cui dovrebbero mantenere invariato il loro vantaggio prestazionale. Come detto infatti le microarchitetture RISC sono, a parità di frequenza, più veloci di quelle x86 e a questo bisogna aggiungere poi la considerazione che Atom, con la sua architettura in-order invece che out-of-order, non costituisce nemmeno l'esempio di x86 più performante.

Lo scontro poi potrebbe trasferirsi persino nel mondo desktop, visto che si sa già che Microsoft si è decisa a supportare i processori ARM nel suo futuro sistema operativo Windows 8 e che NVIDIA ha già annunciato di essere interessata a usare il core Cortex A15 anche in CPU destinate al mondo dei PC fissi. Non resta quindi che rimanere alla finestra e attendere le evoluzioni di un mercato che, tornando all'antico, potrebbe definitivamente traghettarci nel futuro.

 

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