Honor 20 è uno smartphone medio-gamma che - a diversi mesi dal suo lancio - riesce ad essere competitivo con altri modelli della stessa categoria, per comparto fotografico e usabilità. La nostra prova.


Nell'ultimo anno abbiamo avuto l’opportunità di provare quasi tutti i top di gamma in circolazione. E volete saperla una cosa? Ci siamo convinti che se Huawei, di cui fa parte anche il brand Honor, è ai primi posti nella classifica di smartphone venduti in tutto il mondo, un motivo c'è. Ed è anche abbastanza banale: non sbaglia un colpo.

Abbiamo provato Honor 20 per qualche settimana e possiamo confermare la capacità da parte di Huawei di comprendere le esigenze degli utenti, realizzando smartphone completi e curati nei più piccoli dettagli. E considerando che questo è un terminale che ha quasi un anno di vita - lanciato a fine maggio in un evento a Londra ed introdotto in Italia a partire da giugno scorso - la sua forza sta anche nel perfetto bilanciamento tra design e specifiche tecniche, che resiste al tempo e alle mode, ad un ottimo prezzo.

Basta dare un'occhiata agli shop online per rendersi conto che, a distanza di tanti mesi, il prezzo di Honor 20 è ancora piuttosto alto: si trova facilmente sui 350 euro (circa 150€ in meno del prezzo di listino originale), grossomodo quanto uno smartphone di fascia media lanciato di recente.

Honor 20 non è un top-di-gamma, ma è lo smartphone mid-range per chi non può permettersi Honor 20 Pro. Peccato solo che sia stato presentato nel periodo peggiore dello scorso anno per Huawei, appena dopo il ban USA-Cina, che ha fatto temere per la sua commercializzazione fino all'ultimo giorno (così come avvenuto per il fratello maggiore) ed intimidito il potenziale pubblico interessato.

Noi non possiamo far altro che confermare le prime impressioni raccolte nel corso dell'evento londinese: Honor 20 ci ha stupito per design impeccabile ed ottima ergonomia e prestazioni stabili. Ed in più è uno degli ultimi smartphone Honor ad aver mantenuto inalterata l'esperienza utente, visto che supporta Android, riceve aggiornamenti di sicurezza e possiede la suite completa di app Google.



Honor 20 è venduto in una confezione compatta e ben accessoriata, anche se il nostro sample (per giornalisti) ha un bundle ben più limitato. La scatola bianca che riporta l'immagine dello smartphone (su un lato) e l'elenco di specifiche tecniche (sull'altro) svela subito il terminale, che nel nostro caso possiede la bellissima colorazione Sapphire Blue, con l'alimentatore da 5V/4.5A, il cavetto USB/USB-C, l'adattatore da USB-C a jack audio da 3.5 mm, la spilletta per estrarre lo slot delle SIM card e manualistica varia.

Mancano custodia cover e cuffie auricolari, che però Honor offre per tutti i suoi smartphone e che troverete sicuramente nelle confezioni di vendita riservate al pubblico.

Specifiche tecniche Honor 20

  • Sistema operativo: Android 9.0 Pie
  • Processore: Kirin 980 (2 x Cortex-A76 a 2.6GHz + 2 x Cortex-A76 a 1.92GHz + 4 x Cortex-A55 a 1.8GHz)
  • RAM: 6GB RAM
  • Storage: 128GB ROM
  • Display: IPS 6.26 pollici Full HD+ (2340 x 1080 pixel, 411 PPI) in 18:9
  • Fotocamera:
    • Frontale: 32MP con apertura f/2.0
    • Posteriori: 48MP (apertura f/1.8) + 16MP (apertura f/2.2) + 2MP (apertura f/2.4) + 2MP (apertura f/2.4)
  • Connettività: WiFi 802.11ac, Bluetooth 5.0 BLE, 4G-LTE, GPS (L1+L5 dual band)/AGPS/Glonass/BeiDou/Galileo (E1+E5a dual band) /QZSS, NFC
  • Interfacce: USB Type-C 2.0
  • Audio: AAC, aptX, aptX HD, LDAC e HWA Audio
  • Sensori: fingerprint posteriore, prossimità, luminosità ambientale, bussola digitale, gravità e giroscopio
  • Batteria: 3750 mAh
  • Dimensioni: 154.25 x 73.97 x 7.87 mm
  • Peso: 174 grammi
  • Colori: Midnight Black, Sapphire Blue


Il design di Honor 20 è essenziale ma armonico: display punch-hole che lascia intravedere la fotocamera frontale, cornici ben ottimizzate e ridotte su tutti i lati ad eccezione del "mento" spesso qualche millimetro in più. E lì sotto, nel bordo inferiore troviamo una USB 2.0 Type-C, il microfono e l'altoparlante di sistema mono senza quindi l’aiuto della capsula auricolare.

Sul fianco destro è stato invece inserito il pulsante di accensione, che però nasconde anche un sensore di impronte digitali per lo sblocco del sistema, una soluzione che abbiamo trovato comodissima per la posizione scelta (semplicemente perfetta!) facile da raggiungere, la rapidità e la precisione nella lettura da non far rimpiangere in alcun modo i fingerprint tradizionali o addirittura l'ultima generazione installata sotto il display. Peccato solo che non ci sia integrazione con le gesture, come per esempio lo scroll per la tendina delle notifiche come in alcuni Samsung. Nella parte superiore troviamo il sensore ad infrarossi e un secondo microfono, mentre sul lato sinistro il carrellino per le due SIM senza espansione della memoria.

Tutto il profilo laterale in metallo comunque è bombato aiutando la presa e la maneggevolezza del terminale: nelle nostre due settimane di utilizzo, siamo sempre riusciti ad utilizzare facilmente lo smartphone, complici sicuramente le cornici molto sottili, i 174 grammi di peso e lo spessore inferiore agli 8 millimetri. Unica pecca: non è resistente ad acqua e polvere.

Tornando al display, Honor 20 adotta un pannello IPS da 6.26 pollici Full HD+ (2340 x 1080 pixel, 411 PPI) in 18:9, ampiamente visibile in ogni situazione con una efficace taratura dei colori, dai bianchi brillanti ai neri intensi passando per cromie sature. Dalle foto di test, potete vedere come sia piacevole il tono e la vivacità delle tinte e come alla fine l’unico difetto reale sia la mancanza del nero assoluto tipica dei pannelli LCD.

Come accennato precedentemente, la soluzione con foro (in questo caso in alto a sinistra) è convincente: non dà alcun tipo di fastidio alla vista, anzi dopo qualche tempo ci si dimentica di averlo, ed è in assoluto la scelta migliore per evitare fotocamere motorizzate, slider e altri meccanismi particolari che - per quanto affascinanti - potrebbero risultare delicati nell'utilizzo quotidiano. E non a caso, si possono davvero contare sulle dita di una mano gli smartphone con soluzioni simili.

E una nota di merito va anche al retro dell'Honor 20 che - anche senza colorazioni o finiture particolari - è semplicemente bello da vedere. Nel nostro caso, il rivestimento in vetro è blu con un effetto a gradiente delicato che cambia tonalità con l’inclinazione della luce. Tutto sommato è un design sobrio e non esageratamente particolare, che ci ha permesso di utilizzare lo smartphone anche in contesti decisamente informali.

Sul fronte posteriore, risaltano ovviamente le quattro fotocamere con Flash LED, purtroppo leggermente sporgenti dalla superficie, una scelta che esporrà non solo i sensori fotografici ad urti, scosse e graffi ma anche l'intero smartphone a posizioni "incerte" su superfici piane. Fortunatamente, queste fotocamere si fanno perdonare con una qualità degli scatti ottima, anche se di un gradino sotto il Huawei P30 Pro. E visto che siamo in argomento analizziamo i quattro sensori.



La quad camera sul retro è composta da quattro sensori, nell'ordine: uno principale Sony IMX586 da 48MP (apertura f/1.8), uno ultrawide da 16MP (apertura f/2.2) con angolo di apertura da 117 gradi, una depth camera da 2MP (apertura f/2.4) per gli effetti di sfocatura ed ultra da 2MP (apertura f/2.4) specifica per le foto macro. A prescindere dalle caratteristiche tecniche, che comunque dimostrano "su carta" la qualità del comparto fotografico, abbiamo messo alla prova le quattro fotocamere in centinaia di fotografie con risultati sempre sorprendenti. Vi consigliamo quindi di dare un'occhiata alla selezione fotografica nel video e alle nostre osservazioni.

Ottimi quindi gli scatti di giorno, con un’ampia gamma dinamica, ben definiti e con un'intelligenza artificiale ben bilanciata, che svolge in modo efficace il suo lavoro. Le funzioni attivabili nell’applicazione fotocamere sono numerose ma permettono di ottenere sempre l'inquadratura perfetta, la luce giusta e la messa a fuoco veloce.

La scontornatura viene eseguita in modo corretto anche se abbiamo notato un'imprecisione molto comune negli smartphone Huawei, ovvero l'impossibilità di applicare l'effetto a cose ma solo a persone. In ogni caso anche il livello di dettaglio è notevole, con un'alta qualità fotografica, anche riguardo le foto da un PC. Ovviamente superlative le macro, anche se non abbiamo notato un miglioramento così importante rispetto ad altri smartphone. La possibilità offerte dalla camera ultrawide ormai abbiamo imparato a conoscerle e sono - dal nostro punto di vista - ben più interessanti di quelle offerte dalle camere zoom.

Honor 20 è forse uno dei primi smartphone con sensore Sony IMX586 che ci ha stupito nella qualità in notturna, con scatti sempre molto nitidi e definiti anche quando la luce cala. La modalità notte funziona in modo impeccabile ma, pur non attivandola, le fotografie risultano comunque ben visibile, con una grana digitale controllata e piacevoli da rivedere su smartphone.

Lo stesso vale più o meno anche per la selfie-camera da 32MP con apertura f/2.0, che permette di ottenere buoni autoritratti, con un ottimo effetto sfocatura peraltro personalizzabile dall'utente. È un vero peccato però che non ci sia stabilizzazione in qualsiasi formato per i video ripresi con la fotocamera anteriore, che quindi risulteranno sempre mossi e traballanti.

Decisamente buoni anche i video, stabilizzati elettronicamente fino alla risoluzione Full HD, ma disponibili anche in 4K. I filmati possono essere registrati anche con la camera ultrawide, una soluzione che potrebbe essere utilizzata da chi vuole ricordare la bellezza di un paesaggio e dare all'immagine più spazio.



Honor 20 è un mid-range, anche se condivide alcune delle specifiche tecniche con i migliori top di gamma. La ricezione è nella media, tanto che non abbiamo riscontrato mancanze o perdite di segnale improvviso, anzi in quelle zone critiche dove di solito non c'è campo, Honor 20 è stato tra i pochi che è riuscito a mantenere attiva la connessione dati. Ottimo in questo senso anche il WiFi 802.11ac dual-band, il Bluetooth 5.0, NFC e GPS.

Nessun appunto per le prestazioni offerte dal processore, un SoC octa-core HiSilicon Kirin 980 composto da 2 core Cortex-A76 a 2.6GHz, 2 core Cortex-A76 a 1.92GHz e 4 core Cortex-A55 a 1.8GHz, con GPU Mali-G76 MP10, 6GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria interna (purtroppo non espandibile) che insieme si occupano di far girare tutto il sistema in modo rapido.

Non abbiamo notato mai un rallentamento durante le due settimane di test o un surriscaldamento. Tutte le applicazione sono gestite in modo esemplare, così come il multitasking. Nessun problema anche con i giochi più pesanti.

Quadrant Totale CPU Memoria I/O 2D 3D
- - - - - -
Antutu Totale GPU UX CPU MEM
180847 59021 49718 68057 4051
Geekbench 4 Single-core Multi-core
3229 9591
Vellamo Browser Metal Multicore
8897 4954 6744
GFX Bench Car Chase offs. Manhattan 3.1.1 off.
Manhattan 3.1 off. Manhattan off. T-Rex offs. Tessellation offs. Texturing offs. ALU 2 offs.
696,9 753 1182 1842 2557 4084 4135 MTexel/s 4043
3DMark Ice Storm Extreme Sling Shot
Sling Shot Extreme OpenGL ES 3.1
- 2695 2114
- - - G1 16 fps G2 9,9 fps PHY 42,7/24,8/12,8 fps G1 14 fps G2 6,6 fps PHY 43,6/24,6/12,4 fps
PCMark  Work 2.0 
7918 Web browsing Video editing Writing Photo editing Data manipulation
7511 5727 8456 11836 7230


L'unico dubbio sul Kirin 980 deriva però dai risultati ottenuti dalla batteria, visto che nelle settimane di test ci è capitato di arrivare a sera con una carica residua intorno al 30%, pur avendo utilizzato pochissimo lo smartphone durante la giornata. La percentuale non è "oggettivamente bassa" ma lo è a confronto con test di altri terminali, che hanno raggiunto simili risultati solo dopo un uso ben più lungo e intensivo. Servirebbe un'analisi più approfondita ma - a nostro parere - Honor potrebbe migliorare i consumi energetici e l'utilizzo delle risorse con un semplice aggiornamento software.

Non lo definiremmo un battery-phone. La batteria da 3750 mAh è un buon compromesso per contenere lo spessore dello smartphone e assicurare una buona autonomia, quanto meno sufficiente a mantenere il telefono acceso fino a sera (non è mai accaduto che si scaricasse prima). In dotazione inoltre troviamo un alimentatore supercharge da 22.5W che permette di ricaricare in 30 minuti il 50% della batteria.

Concludiamo con uno dei pochissimi elementi che non ci hanno convinto per il niente: il software ovvero Android 9.0 Pie con Magic UI 2.1. Come già detto nella recensione del Huawei P30 Pro, per quanto leggermente rinnovata, la EMUI risulta ancora "datata" e migliorabile sia nel design che nell'usabilità.

I menù sono ancora troppo complessi e graficamente poco accattivanti, ma la personalizzazione rimane sempre molto estesa: c'è la possibilità di duplicare le applicazioni, di attivare le sempre comodissime gesture per la navigazione nell'interfaccia nonché la possibilità di attivare altre gesture per svolgere alcune funzioni. Per quanto non ci piaccia, riconosciamo ad Honor di aver lavorato duramente sulla stabilità e sulla leggerezza di tutto il sistema.



E quindi riassumendo avrete capito che per noi è stato un vero piacere provare ed utilizzare in modo approfondito Honor 20, uno smartphone bello ed equilibrato con diversi punti di forza. Ha un buon display - e questo è innegabile pur non essendo un AMOLED - ottima ergonomia sia nell'impugnarlo che nelle fasi di autenticazione con impronta digitale grazie al fingerprint laterale ed un comparto fotografico che farebbe invidia anche a modelli di fascia più alta.

Non è perfetto: ha un'interfaccia utente ancora "datata" ed un'autonomia che potrebbe essere migliorabile ma - per circa 350 euro - potrebbe essere un buon affare considerando l'offerta attuale di smartphone medio-gamma. Se però il vostro budget si aggira sui 400 euro, vi consigliamo di optare per il fratello maggiore Honor 20 Pro caratterizzato dal bellissimo effetto olografico sul retro e da una batteria leggermente più capiente (4000 mAh), GPU Turbo 3.0 e componenti in grafene per la dissipazione del calore. Qui il link di Amazon, per chi fosse interessato.

 

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