Il design di Honor 20 è essenziale ma armonico: display punch-hole che lascia intravedere la fotocamera frontale, cornici ben ottimizzate e ridotte su tutti i lati ad eccezione del "mento" spesso qualche millimetro in più. E lì sotto, nel bordo inferiore troviamo una USB 2.0 Type-C, il microfono e l'altoparlante di sistema mono senza quindi l’aiuto della capsula auricolare.

Sul fianco destro è stato invece inserito il pulsante di accensione, che però nasconde anche un sensore di impronte digitali per lo sblocco del sistema, una soluzione che abbiamo trovato comodissima per la posizione scelta (semplicemente perfetta!) facile da raggiungere, la rapidità e la precisione nella lettura da non far rimpiangere in alcun modo i fingerprint tradizionali o addirittura l'ultima generazione installata sotto il display. Peccato solo che non ci sia integrazione con le gesture, come per esempio lo scroll per la tendina delle notifiche come in alcuni Samsung. Nella parte superiore troviamo il sensore ad infrarossi e un secondo microfono, mentre sul lato sinistro il carrellino per le due SIM senza espansione della memoria.

Honor 20 design

Tutto il profilo laterale in metallo comunque è bombato aiutando la presa e la maneggevolezza del terminale: nelle nostre due settimane di utilizzo, siamo sempre riusciti ad utilizzare facilmente lo smartphone, complici sicuramente le cornici molto sottili, i 174 grammi di peso e lo spessore inferiore agli 8 millimetri. Unica pecca: non è resistente ad acqua e polvere.

Tornando al display, Honor 20 adotta un pannello IPS da 6.26 pollici Full HD+ (2340 x 1080 pixel, 411 PPI) in 18:9, ampiamente visibile in ogni situazione con una efficace taratura dei colori, dai bianchi brillanti ai neri intensi passando per cromie sature. Dalle foto di test, potete vedere come sia piacevole il tono e la vivacità delle tinte e come alla fine l’unico difetto reale sia la mancanza del nero assoluto tipica dei pannelli LCD.

Come accennato precedentemente, la soluzione con foro (in questo caso in alto a sinistra) è convincente: non dà alcun tipo di fastidio alla vista, anzi dopo qualche tempo ci si dimentica di averlo, ed è in assoluto la scelta migliore per evitare fotocamere motorizzate, slider e altri meccanismi particolari che - per quanto affascinanti - potrebbero risultare delicati nell'utilizzo quotidiano. E non a caso, si possono davvero contare sulle dita di una mano gli smartphone con soluzioni simili.

Honor 20 fingerprintHonor 20 microfono

Honor 20 USB Type-C

E una nota di merito va anche al retro dell'Honor 20 che - anche senza colorazioni o finiture particolari - è semplicemente bello da vedere. Nel nostro caso, il rivestimento in vetro è blu con un effetto a gradiente delicato che cambia tonalità con l’inclinazione della luce. Tutto sommato è un design sobrio e non esageratamente particolare, che ci ha permesso di utilizzare lo smartphone anche in contesti decisamente informali.

Sul fronte posteriore, risaltano ovviamente le quattro fotocamere con Flash LED, purtroppo leggermente sporgenti dalla superficie, una scelta che esporrà non solo i sensori fotografici ad urti, scosse e graffi ma anche l'intero smartphone a posizioni "incerte" su superfici piane. Fortunatamente, queste fotocamere si fanno perdonare con una qualità degli scatti ottima, anche se di un gradino sotto il Huawei P30 Pro. E visto che siamo in argomento analizziamo i quattro sensori.

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