Test
Gli slogan che avevano accompagnato il lancio delle CPU Intel Core i7 Clarksfield li definivano come i primi processori mobile in grado di competere con i loro equivalenti desktop. Avevamo già avuto conferma del fatto che non si trattasse di mera promozione, eseguendo una serie di benchmark comparativi sul processore Intel Core i7 820QM.
Ad avvalorare ulteriormente queste considerazioni giungono gli ottimi risultati ottenuti dall'Intel Core i7 720QM, che attuamente rappresenta il modello d'ingresso della gamma Clarksfield.
Se nel multitasking ci saremmo aspettati un incremento di prestazioni a seguito della reintroduzione della tecnologia HyperThreading che raddoppia virtualmente i thread che ciascun core può eseguire, sorprende invece il miglioramento della velocità di calcolo in applicazioni single-threaded, come SuperPi. C'è un autentico solco fra la precedente generazione di processori Penryn dual e quad-core ed i nuovi chip.
Più in generale, buona la prova offerta anche dalla piattaforma Calpella nel suo complesso a confronto con la precedente piattaforma Montevina. Qui i distacchi si fanno più contenuti, come dimostra il benchmark di sistema PCMark Vantage, anche se rileviamo un evidente miglioramento delle performance multimediali: un notebook dotato di una scheda video di livello medio come il nostro Asus M60J (Nvidia GT 240M) riesce ad affiancare un portatile Montevina con GPU di fascia alta Nvidia GTX 260M.
Ad analoghe conclusioni ci conduce l'analisi dei test di 3DMark06 e 3DMark Vantage. L'Asus M60J in prova fa segnare 7288 punti nella versione DirectX 9 del test e 11392 punti in quella per DirectX 10. Ce n'è abbastanza per divertirsi con i più recenti titoli 3D senza voler esagerare.