Componentistica di alto livello e design elegante rendono Asus M60J il nuovo punto di riferimento per gli appassionati dell’intrattenimento multimediale: analizziamolo più attentamente con una prova.
Asus M60J è uno dei primissimi desktop-replacement ad adottare la nuova piattaforma Intel, conosciuta con il nome in codice “Calpella”, e si va a collocare perfettamente nella fascia mainstream del mercato grazie alla diagonale dello schermo da 16 pollici e al prezzo abbordabile.
Presentato a Settembre 2009 ma commercializzato solo un mese dopo, il modello M60J può vantare una linea moderna ed equilibrata ed una componentistica di prim’ordine che polverizza tutti i migliori risultati ottenuti dai notebook con chipset PM45.
Ufficialmente sul mercato italiano sono presenti unicamente due configurazioni di M60J: JX018V con masterizzatore CD/DVD con funzione di lettura Blu-Ray e JX080V con masterizzatore CD/DVD classico. Il resto della dotazione hardware è invece comune ad entrambe le versioni: un processore quad-core di ultima generazione Intel Core i7 720QM, 4 GB di RAM DDR3, una scheda video Nvidia GeForce GT 240M (1 GB GDDR3), 1 TB di spazio di archiviazione complessivo (raggiunto grazie all’adozione di due hard disk da 500 GB in RAID 0).
E' disponibile anche una configurazione di M60J con RAM DDR3 a 1333 Mhz, ma la diffusione è al momento piuttosto limitata.
La configurazione analizzata nella nostra prova è quella più completa, corrispondente al modello comemrciale Asus M60JX018V, ma attualmente è introvabile. Nel momento in cui scriviamo l’unica ancora distribuita è la JX080V, che ha un prezzo di listino pari a 1350 euro IVA inclusa. La garanzia del produttore è di 2 anni con ritiro e riconsegna.
Come spesso accade per i PC portatili Asus destinati al pubblico consumer, sui canali della grande distribuzione si può reperire l'Asus PRO62J, una versione economica dell'Asus M60j caratterizzata, nella configurazione più diffusa (JX033C), dalla mancanza del Bluetooth integrato e di un hard disk da 500 GB (che fa scendere quindi la capacità di storage complessiva a 500 GB).
Una nuova ondata di Asus M60J dovrebbe però arrivare sugli scaffali dei negozi proprio in questi giorni, in base a quanto riferito dai rappresentati di Asus contattati dalla nostra redazione.
Specifiche tecniche
Le specifiche tecniche si riferiscono alla configurazione M60J-JX018V.
- Processore: Intel Core i7 720QM (nome in codice “Clarksfield”, 4 core 8 thread, clock base 1.6 Ghz max 2.8 Ghz, cache L3 6 MB, DMI 2.5 GT/s, moltiplicatore 12x, TDP 45W, processo produttivo 45nm High-K + Metal Gate)
- Chipset: Intel Ibex Peak-M PM55
- Socket: 988A rPGA (988 pin, dimensioni approssimative 37.5 x 37.5 mm)
- Scheda madre: ASUSTeK M60J
- Sistema operativo: Microsoft Windows Vista Home Premium / Microsoft Windows 7 Home Premium 32 bit
- Memoria RAM: 4 GB (2 x 2GB) DDR3
- Scheda video: Nvidia GeForce GT 240M (1 GB DDR3 di memoria video dedicata, fino a 2306 MB in Turbo Cache)
- Disco rigido: 2 x Seagate Momentus ST9500325AS (500 GB, 5400 rpm, buffer 8 MB, SATA-II)
- Schermo: Hannstar HSD160PHW1 (1366x768 pixel, WXGA, Glare, HD Ready)
- Audio: Realtek ALC269 + chip base Nvidia GT216 (digital output HDMI), 2 altoparlanti integrati Altec Lansing Dolby 2
- Unità ottica: HL-DT-ST BDDVDRW CT10N (masterizzatore CD/DVD + lettura Blu-Ray)
- Schede di rete: Atheros AR8131 PCI-E Gigabit Ethernet, Intel WiFi Link 1000 BGN, modulo Bluetooth.
- Porte: 1 x VGA (D-Sub 15 pin), 1 x Firewire, 1 x eSATA, 1 xHDMI, 1 x Display Port, 4 x USB 2.0, 2 x audio out (jack 3.5), 1 x audio in (jack 3.5), 1 x porta blocco di sicurezza, 1 x RJ-45, 1 x slot per schede di memoria 8 in 1, 1 x slot per periferiche ExpressCard.
- Webcam: UVC WebCam 2.0 Megapixel
- Lettore impronte: TouchStrip Fingerprint Sensor
- Touchpad: Synaptics Pointing Device
- Batteria: Li-Ion 6 celle
- Dimensioni: 375 x 265 x 40.6 mm
- Peso: circa 3.3 Kg con batteria 6 celle
Unboxing
Non appena si apre la confezione si può rimanere quasi stupiti dalla dotazione fornita da Asus, che può essere considerata una delle più complete in questa categoria. In controtendenza, Asus fornisce ben 5 supporti per reinstallare sistema operativo, driver e utility e non mancano utili accessori come il panno per la pulizia dello schermo. Già da questo traspare la cura che Asus ha dedicato a questo notebook, ma questo è solo l’inizio.
Riportiamo di seguito il contenuto della confezione:
- DVD di recovery per il sistema operativo
- CD driver e software Asus
- Supporti per alcuni software preinstallati
- Manuale notebook
- Manuale utente console Asus AI-TouchMedia
- Manuale utente Asus ExpressGate
- Panno per la pulizia dello schermo
Impressioni generali
Asus M60J è caratterizzato da una linea elegante e piacevole che va incontro alle tendenze del momento in ambito consumer: non mancano angoli arrotondati, dettagli cromati e superfici lucide, ma la linea non è stata stravolta rispetto alle serie precedenti anzi, Asus non sembra essersi sbilanciata troppo con la personalità, forse per non rischiare di compromettere le vendite.
Grazie alla speciale tecnica di lavorazione dei materiali, denominata InFusion, alcune parti dello chassis hanno un piacevole effetto alluminio satinato e sono più resistenti ai graffi. La nuova console AI-TouchMedia con retroilluminazione blu contribuisce a rendere il design moderno ma allo stesso tempo funzionale. Il particolare disegno utilizzato per i pulsanti a sfioramento si dimostra inaspettatamente pratico e intuitivo nel funzionamento.
Buona la qualità, come ci si aspetta da un Asus destinato al mercato consumer. Le plastiche sembrano essere ben accostate e non si segnalano scricchiolii evidenti, eccetto su un lato della tastiera. I materiali utilizzati sono piuttosto piacevoli al tatto anche se alcuni dettagli (soprattutto nella parte alta del palmrest) sembrano poter risentire dell'usura legata ad un utilizzo intenso nel tempo.
Interfacce
Ottima la dotazione di interfacce per un notebook di questa fascia, che accontenteranno anche l'utente più esigente. Oltre alle porte più comuni, possiamo notare una eSATA, l’ormai rara porta firewire, ancora utilizzata per alcune periferiche audio/video, l’uscita HDMI (con supporto HDCP) e ben 3 jack audio. Al contrario dei diretti concorrenti, per avere tutto questo non è stato necessario sacrificare neanche il numero di porte USB, che sono 4 (2 per lato).
Asus M60J ha addirittura la predisposizione per un TV tuner interno ma, almeno in Italia, non è stata commercializzata alcuna configurazione dotata di questa opzione, quindi la porta per l’antenna presente sul lato sinistro è stata chiusa direttamente dalla plastica dello chassis.
Lato frontale: Osserviamo lo slot per il lettore di schede di memoria e lo switch per abilitare/disabilitare la connettività wireless. In alto i LED di attività che rimangono perfettamente visibili anche quando il pannello è chiuso.
Lato sinistro: Troviamo una porta VGA D-Sub da 15 pin, una Firewire (IEEE 1394), la porta RF-in chiusa che doveva essere destinata all’antenna del sintonizzatore TV interno, l’eSATA, l’HDMI, due porte USB 2.0 e lo slot per periferiche del tipo ExpressCard, con formati da 34 e 54 mm. Criticabile la scelta di posizionare su questo lato le griglie di dissipazione del calore: gli utenti mancini sono penalizzati dal getto d'aria calda proveniente dall'interno dello chassis.
Lato destro: Questo lato è stato utilizzato principalmente per il lettore ottico, tuttavia c'è posto per i 3 jack da 3.5mm (comprendono l'interfaccia digitale S/PDIF) e due delle quattro porte USB 2.0.
Lato posteriore: Vista la quantità di porte presenti sul lato sinistro e destro non ci aspettavamo di trovare delle interfacce anche su questo lato, comunemente dedicato esclusivamente alla dissipazione del calore. Partendo da sinistra troviamo il foro per il lucchetto di sicurezza, l’entrata dell’alimentatore, la porta ethernet con connettore RJ-45 e la Display Port. Questa interfaccia relativamente recente si propone come il futuro standard per il trasferimento di dati verso monitor esterni al posto dei classici collegamenti VGA, DVI e LVDS. E’ riconosciuta dalla VESA (Video Electronics Standards Association) ed ha ottenuto rapidamente il consenso di tutti i principali produttori hardware, tanto che attualmente viene già utilizzata da diversi sistemi portatili. Il collegamento Display Port risulta compatibile anche con i segnali elettrici di DVI e HDMI, quindi volendo può essere utilizzata anche con periferiche provviste di differenti interfacce digitali, mediante l’utilizzo di particolari adattatori.
Processore, piattaforma e memoria
Uno dei punti di forza del notebook è sicuramente l’utilizzo dell’ultima piattaforma Intel, conosciuta anche con il nome in codice “Calpella”. Dal punto di vista commerciale questa nuova piattaforma, raccolta intorno al nuovo chipset Ibex Peak-M serie 55, sembra aver perso la denominazione Centrino a favore di quella del processore Core i7. Lo confermerebbero l’adesivo applicato sul palmrest ed il sito Intel che non classifica i nuovi processori Core i7 sotto il brand Centrino.
La nuova architettura rappresenta un taglio netto rispetto al passato. Essa infatti prevede 2 chip invece di 3 grazie all’integrazione dell’ICH, il controller di memoria (DDR3) e PCI Express vengonospostati sulla CPU, segnando anche un passggio dal vecchio bus alla DMI (Direct Media Interface). Sul chipset mobile Ibex Peak è stato deciso di non utilizzare il nuovo bus seriale QPI (QuickPath Interconnect) a causa del livello di integrazione raggiunto (chip unificato). Per ulteriori approfondimenti sulla nuova piattaforma vi rimandiamo al nostro articolo.
Il processore utilizzato sull’M60J è un “Clarksfield” Core i7-720QM, quad-core che permette di eseguire fino ad 8 thread in contemporanea grazie alla tecnologia Hyper-Threading. E’ compatibile con l’architettura x64 (64 bit) e con la virtualizzazione hardware di Intel ed è realizzato conun processo produttivo a 45nm. Utilizza transistor fabbricati con le tecniche High-K e Metal Gate che promettono migliori prestazioni, minori consumi e ingombro, tanto che Intel sembrerebbe essere intenzionata in futuro ad avviare la produzione di nuovi processori a 28nm mediante queste due tecnologie. La frequenza di clock base è pari a 1.6 Ghz, ma può raggiungere i 2.8 Ghz mediante l’Intel Turbo Boost che permette di incrementare le prestazioni dinamicamente in base alle richieste del sistema.
La CPU è collegata direttamente al chipset con un collegamento DMI a 2.5 GT/s (giga-trasferimenti al secondo) e permette di ridurre sensibilmente i colli di bottiglia causati dal tradizionale FSB. E’ stato stimato che rispetto ad un bus quad-pumped si riesce ad ottenere anche il doppio della velocità di trasferimento, mentre nel peggiore dei casi la velocità è invariata.
Con i processori Core i7 è stata introdotta anche una cache di terzo livello (L3 o Intel Smart Cache) che in questo caso è pari a ben 6 MB (condivisa per tutti i Core), mentre si ha una cache di secondo livello (L2) di 256Kb per ogni Core che raggiunge quindi 1 MB complessivi.
Le prestazioni offerte da questa CPU sono sicuramente di fascia alta: si colloca subito sopra il Core 2 Extreme X9100 e il Core 2 Duo T9900, mentre i quad-core di vecchia generazione Core 2 Quad Q6600 (da desktop) e Q9100 vengono nettamente superati sia in prestazioni che in consumi energetici.
A questo proposito è necessario sottolineare che il Core i7-720QM ha un TDP di ben 45W quindi non è sicuramente consigliato per avere basse temperature o lunga durata della batteria.
La configurazione di memoria RAM utilizzata è formata da due moduli DDR3-1066 da 2 GB ciascuno, per arrivare complessivamente a 4 GB in dual-channel.
Proprietà dei moduli di memoria:
- Nome modulo: Samsung M471B5673EH1-CF8
- Capacità modulo: 2 GB
- Tipo modulo: SO-DIMM
- Velocità: DDR3-1066 (533 MHz) / PC3-8500F
- Ampiezza bus: 64 bit
- Timing della memoria:
@ 533 MHz 7-7-7-20 (CL-RCD-RP-RAS) / 27-59-4-8-4-4 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP)
@ 457 MHz 6-6-6-18 (CL-RCD-RP-RAS) / 24-51-4-7-4-4 (RC-RFC-RRD-WR-WTR-RTP)
Audio
Il comparto audio è pilotato da una scheda Realtek ALC269, compatibile Intel High Definition Audio. Questo codec permette di avere una qualità di riproduzione e di registrazione di 98 db in gamma dinamica, supporta fino a 4 canali (2 canali stereo indipendenti) ed ha un amplificatore di classe D integrato che permette di ottenere fino a 2.3W per canale con altoparlanti con impedenza inferiore a 4 ohm. E’ presente anche un equalizzatore hardware a 5 bande, realizzato mediante l’utilizzo di diversi filtri passa-alto e passa-banda.
I due altoparlanti Altec Lansing sono certificati Dolby Digital 2.0 Home Theatre ed hanno prestazioni veramente interessanti se ricordiamo che si tratta pur sempre di un notebook.
Due uscite audio jack da 3.5mm permettono di collegare un impianto audio esterno mentre una porta in ingresso permette di acquisire audio con un dispositivo alternativo al microfono integrato.
La scheda audio permette due tipi di output S/PDIF: il primo combinato con le uscite audio jack e il secondo su HDMI. Qui entra in gioco il chip di base Nvidia GT216 della GT 240M che unifica il segnale audio proveniente dalla scheda Realtek all’output della scheda video. I formati supportati per l’S/PDIF sono 16,20 e 24 bit a 32kHz,44.1kHz,48kHz,88.2kHz,96k e 192kHz.
Scheda video e schermo
La scheda video utilizzata è la Nvidia GeForce GT 240M (N10P-GS) abbinata ad una memoria video dedicata DDR3 da 1 GB a 790 Mhz. Il processo produttivo è a 40nm ed è basata sul core GT216, derivato dalla serie GTX 200 per computer desktop. Tecnicamente si tratta di una versione con clock maggiorato dell’Nvidia GeForce GT 230M ed è caratterizzata da 48 stream processors, una frequenza di clock della GPU di 550 Mhz, TDP di 23W e un bus a 128 bit.
Nvidia GeForce GT 240M supporta le API DirectX 10.1 con Shader 4.1. Le tecnologie CUDA e PhysiX di Nvidia permettono di sfruttare questa scheda anche con simulazioni/elaborazioni o per incrementare ulteriormente il livello di realismo nelle applicazioni 3D.
Le prestazioni offerte sono di fascia medio-alta: rimane sul livello della diretta concorrente ATI Mobility Radeon HD 4650 e superiore alla vecchia GeForce 9700M GT. Titoli di gioco piuttosto recenti come Call Of Duty 6 girano senza particolari problemi e in alcuni ambiti si ha quasi la sensazione di raggiungere le prestazioni di una HD4670.
Con i driver video ufficiali sono stati segnalati casi di crash con alcuni giochi, in questi casi è necessario aggiornare ad un Nvidia Forceware più recente in quanto il supporto software per la GeForce GT 240M inizialmente era piuttosto immaturo.
Hannstar HSD160PHW1 è il modello di schermo montato sul nostro Asus M60J. Si tratta di un 16 pollici widescreen con risoluzione di 1366 x 768 pixel (HD Ready) e con un livello di luminosità stimato di 220 nits grazie all’utilizzo della retroilluminazione a LED. Il tempo di risposta è 8ms, ma con questo tipo di pannelli non è un dato significativo, più importante è sicuramente il rapporto di contrasto di 600:1 che permette di distinguere bene la maggior parte delle sfumature di colore.
L’angolo di visuale di 90° orizzontale e 50° verticale è nella media dei pannelli per notebook e permette di avere immagini sufficientemente definite anche quando sono presenti più persone davanti allo schermo (per esempio quando si guarda un film). Alcune fonti parlavano dell’utilizzo della nuova interfaccia Display Port anche per il collegamento con il display interno (opzione proposta da Intel con la piattaforma Calpella) ma in realtà il pannello ha una tradizionale connessione digitale di tipo LVDS. L’area di visualizzazione stimata è di circa 353.45 x 198.72 mm, leggermente superiore alla norma per uno schermo con diagonale da 16 pollici.
Dispositivi di input e di puntamento
La tastiera, vincitrice del prestigioso premio “Red Dot Design Award”, è di dimensioni ampie e regolari e sembra molto resistente: non si nota alcun segno di cedimento nella zona centrale, neanche esercitando una notevole pressione. Tuttavia bisogna sottolineare la presenza di scricchiolii nella zona sinistra della tastiera, che possono infastidire su un notebook di questo livello.
Il design concavo dei tasti è veramente innovativo e permette di evitare l’infiltrazione di liquidi e polvere. Molto utile il tastierino numerico dedicato, che non poteva mancare su un notebook così votato alla multimedialità e ad un utilizzo videoludico. I tasti con funzioni secondarie sono ovviamente molto pochi e ridotti allo stretto indispensabile, una nota positiva se si considera la scomodità dell’azionamento mediante combinazioni con il tasto “Fn”.
Buono il touchpad, di forma regolare e dotato delle funzionalità aggiuntive che da sempre hanno contraddistinto i dispositivi di puntamento Synaptics. I due tasti funzione cromati sembrano un po’ troppo soggetti allo sporco, basta utilizzarli per poco tempo per lasciare delle impronte, ma è anche vero che su un dispositivo del genere solitamente si tende ad utilizzare un mouse esterno. La disposizione del lettore di impronte TouchStrip, già vista su alcune serie precedenti di Asus, è riuscita: oltre a rendere il design più accattivante, velocizza l’utilizzo del dispositivo quando si utilizza il touchpad.
La webcam da 2.0 Megapixel è prodotta da UVC ed è interfacciata sull’internal USB. La qualità video è piuttosto buona, inoltre permette anche di eseguire il login mediante il sistema di Facial Recognition.
Dispositivi di archiviazione
Sulla configurazione provata in questa recensione sono presenti due hard disk da 500 GB ciascuno, per un totale 1 TB in configurazione RAID 0. I dischi installati sono dei Seagate Momentus ST9500325AS SATA-II con una velocità di rotazione di 5400rpm, un buffer di 8 MB e una latenza media di 5.6 ms.
Per la misurazione delle prestazioni ci siamo serviti del software HD Tune che ha stimato una velocità di trasferimento massima di 79.7 MB/s e un tempo di accesso di 18.3 ms. Questi valori sono nella media per quanto riguarda i notebook consumer ma forse era preferibile sacrificare un po' di spazio di archiviazione a favore di un disco più veloce a 7200rpm, vista la configurazione hardware di alto profilo.
Asus M60J dispone anche di un lettore di schede di memoria 8 in 1, accessibile mediante lo slot presente sul lato frontale. Si tratta di un card reader Ricoh RL5C832, che incorpora anche il controller firewire utilizzato per l’interfaccia sul lato sinistro.
Questa soluzione viene utilizzata da numerosi notebook per l’elevata affidabilità ma, purtroppo, la firewire spesso non viene implementata perché ritenuta superflua. I formati di schede supportate sono SD, MMC, MS, MS-Pro.
La configurazione JX018V prevede anche un masterizzatore CD/DVD con funzionalità di lettore Blu-Ray, BDDVDRW CT10N, prodotto dalla Hitachi-LG Data Storage (HL-DT-ST). E’ collegato mediante una connessione SATA e scrive CD/DVD alle velocità massime di 16x e 8x. La lettura dei dischi Blu-Ray può avvenire massimo a 4.8x, mentre 24x e 8x per CD e DVD. Nella prova si è dimostrato un discreto lettore ottico: silenzioso ma non molto performante sia in scrittura che in lettura per quanto riguarda i CD/DVD. Solo nella visione dei Blu-Ray si può essere piuttosto soddisfatti della velocità. Comunque teniamo a sottolineare che il tutto è perfettamente in linea con le soluzioni concorrenti.
Dotazione software e sistema operativo
La configurazione provata ci viene fornita con Microsoft Windows Vista Home Premium 32 bit preinstallato. Tuttavia gli esemplari più recenti vengono distribuiti con il sistema operativo di ultima generazione Microsoft Windows 7 Home Premium sempre a 32 bit, che impedisce però l’utilizzo dell’innovativo Windows XP Mode nonostante la compatibilità con il processore. Questa caratteristica è purtroppo dedicata esclusivamente ai possessori di Windows 7 in versione Professional o Ultimate.
Anche questa volta è stato deciso di includere il sistema operativo built-in instant-on Asus Express Gate, in grado di avviarsi in soli 5 secondi ed offrire tutte le principali funzionalità multimediali senza avere la necessità di accedere a Windows. Ricordiamo che Asus ExpressGate è un rebranding di Splashtop.
Batteria e consumi energetici
I consumi energetici rappresentano l’altra faccia della medaglia della nuova piattaforma con processore Core i7. Infatti sono elevati, considerando che si tratta di un dispositivo portatile, e durante i test il consumo totale del notebook ha raggiunto addirittura gli 80W circa. Un dato che non ci sorprende se consideriamo che solo il consumo massimo di scheda video e processore è di ben 68W. La batteria a 6 celle, assemblata dalla stessa Asus sotto il nome di M50—32, purtroppo non è in grado di garantire autonomie superiori alle 2 ore durante l'utilizzo office, mentre durante un utilizzo multimediale dove viene sfruttata anche la scheda video si fa fatica a raggiungere l’ora.
Attraverso una simulazione con MobileMark, eseguita con le connettività wireless disattivate e luminosità dello schermo al massimo, abbiamo stimato che in stato di idle (scenario di lettura testi) la batteria raggiunge circa 3 ore di autonomia. Si tratta però di un risultato difficilmente replicabile in condizioni d'uso normali.
Confort acustico e termico
Il sistema di dissipazione si è dimostrato adeguato alla componentistica: nonostante i consumi energetici sicuramente non favorevoli, le temperature interne rimangono abbastanza contenute. Dopo quasi un’ora di stress test con Everest (con il processore costantemente a pieno carico), il diodo sul socket ha registrato una temperatura massima di 80 gradi, valori analoghi sono stati registrati sui sensori interni ai Core della CPU, mentre l’ottima posizione dell’alloggiamento dell’hard disk non ha permesso al calore prodotto dal processore di incidere sulle temperature del disco, che infatti rimangono di poco inferiori ai 30 gradi.
E’ stata registrata una velocità massima della ventola di circa 3800 rpm ma, nonostante questo, la rumorosità a pieno carico non è eccessivamente fastidiosa e in stato di idle il disturbo è quasi assente.
Accessibilità e possibilità di aggiornamento
Ottima l’accessibilità, il sistema di dissipazione si smonta e si pulisce in pochi minuti: un bel vantaggio quando si esegue la regolare manutenzione del computer. Tutti i componenti essenziali possono essere trovati smontando semplicemente gli sportelli presenti sulla parte inferiore, nulla è stato nascosto o reso inaccessibile all’utente medio. Partendo da sinistra troviamo gli alloggiamenti per i due hard disk (separati da un listello di plastica), i moduli di memoria RAM, il processore, la scheda di rete wi-fi e la scheda video. Quest’ultima è stata implementata su un modulo MXM rendendo teoricamente possibili upgrade futuri. Tuttavia ricordiamo che la scarsa disponibilità di schede su moduli MXM, i prezzi salati e la compatibilità del BIOS incerta, rendono molto difficoltosi aggiornamenti di questo tipo e sono quindi vivamente sconsigliati.
Attualmente parlare di un upgrade del processore è abbastanza prematuro, soprattutto perchè il BIOS ha probabilmente il supporto solo per i tre principali processori Core i7 Mobile in produzione. Inoltre i costi molto alti di questo tipo di CPU rendono piuttosto basso il rapporto incremento prestazionale/prezzo, rendendo economicamente sconveniente un’operazione di questo tipo.
L’espandibilità massima della memoria RAM è di 8 GB, ma vista la presenza di due soli slot bisognerà acquistare due costosissimi moduli da 4 GB di tipo DDR3. Attualmente il costo di un simile upgrade supera abbondantemente i 200 euro.
Test
Gli slogan che avevano accompagnato il lancio delle CPU Intel Core i7 Clarksfield li definivano come i primi processori mobile in grado di competere con i loro equivalenti desktop. Avevamo già avuto conferma del fatto che non si trattasse di mera promozione, eseguendo una serie di benchmark comparativi sul processore Intel Core i7 820QM.
Ad avvalorare ulteriormente queste considerazioni giungono gli ottimi risultati ottenuti dall'Intel Core i7 720QM, che attuamente rappresenta il modello d'ingresso della gamma Clarksfield.
Se nel multitasking ci saremmo aspettati un incremento di prestazioni a seguito della reintroduzione della tecnologia HyperThreading che raddoppia virtualmente i thread che ciascun core può eseguire, sorprende invece il miglioramento della velocità di calcolo in applicazioni single-threaded, come SuperPi. C'è un autentico solco fra la precedente generazione di processori Penryn dual e quad-core ed i nuovi chip.
Più in generale, buona la prova offerta anche dalla piattaforma Calpella nel suo complesso a confronto con la precedente piattaforma Montevina. Qui i distacchi si fanno più contenuti, come dimostra il benchmark di sistema PCMark Vantage, anche se rileviamo un evidente miglioramento delle performance multimediali: un notebook dotato di una scheda video di livello medio come il nostro Asus M60J (Nvidia GT 240M) riesce ad affiancare un portatile Montevina con GPU di fascia alta Nvidia GTX 260M.
Ad analoghe conclusioni ci conduce l'analisi dei test di 3DMark06 e 3DMark Vantage. L'Asus M60J in prova fa segnare 7288 punti nella versione DirectX 9 del test e 11392 punti in quella per DirectX 10. Ce n'è abbastanza per divertirsi con i più recenti titoli 3D senza voler esagerare.
Reti
Sull’Asus M60J sono presenti diverse possibilità di connessione di rete: si va dalla più classica Ethernet fino al Bluetooth. Grazie all’Atheros AR8131, interfacciata su una porta PCI Express virtuale, è possibile collegarsi ad una rete LAN IEEE 802.3 con velocità fino a 1000 Mbps, per il collegamento di tipo wireless con standard IEEE 802.11a/b/g/n è presente una scheda PCI Express Intel WiFi Link 1000 BGN con fattore-forma ridotto mentre grazie ad un modulo interno, probabilmente di provenienza Broadcom, è possibile comunicare anche con dispositivi Bluetooth conformi allo standard 2.1.
Come per altri notebook multimediali recenti, è stato deciso di non implementare un modem 56K interno (solitamente inclusi nell’architettura Intel High Definition Audio).
Conclusioni
Asus M60J è un avanzato centro multimediale dedicato all'intrattenimento di tutta la famiglia, capace di svolgere la maggior parte delle attività grazie alla potenza del processore Intel Core i7-720QM e della scheda video Nvidia GeForce GT 240M. Viste le dimensioni e i consumi energetici si può parlare di un computer casalingo vero e proprio che, all’occorrenza, può essere portato fuori casa per brevi spostamenti e con una presa elettrica sempre a portata di mano.
Grazie alla potenza computazionale offerta, Asus M60J è un degno sostituto di un desktop che non sfigurerà nell’intrattenimento videoludico, dove pochi titoli potranno mettere la scheda video in difficoltà. In questo ambito apprezziamo anche la presenza di un display HD Ready e di tre diverse interfacce video, tra cui la Display Port.
Il buon livello qualitativo complessivo e l'ormai noto interesse del pubblico italiano per i notebook consumer multimediali mainstream fanno prevedere un facile successo di vendite per l'Asus M60J. Ed infatti il primo stock immesso sul mercato a fine 2009 è andato letteralmente a ruba costringendo i più ad attendere la nuova ondata di Asus M60J.
PRO:
- Configurazione hardware
- Dotazione di interfacce
- Accessibilità ed espandibilità
- Qualità ed assemblaggio
CONTRO:
- Consumi energetici e autonomia della batteria
- Montaggio struttura tastiera non perfetta
- Rumorosità e temperature in stato di stress