In un video postato su YouTube e realizzato a un evento recente, sono apparsi due prototipi di eReader sviluppati da Netronix. Il primo utilizza un display da 6.8 pollici E-Ink Pearl da 1440 x 1080 pixel con pannello touchscreen Wacom da utilizzarsi con pennino, mentre il secondo è un 13.3 pollici con display E-Ink Fina.
I colleghi di ARMDevices hanno pubblicato in questi giorni sul proprio canale YouTube un interessante video, nel quale è possibile apprezzare dal vivo due prototipi di eReader targati Netronix. Il produttore infatti ha mostrato due lettori ancora allo stadio iniziale, soprattutto per quanto riguarda aspetto e software in dotazione. Nel primo caso parliamo di un device che utilizza un display da 6.8 pollici e 1440 x 1080 pixel di tipo E-Ink Pearl, aspetto che lo porrebbe dunque di diritto accanto al Kobo Aura HD e all'Onyx Boox T68, gli unici due al momento con lo stesso schermo.
A differenza di questi ultimi però e in generale di tutti i produttori che stanno utilizzando ormai pannelli touch di tipo capacitivo o, più recentemente, anche a infrarossi, Netronix avrebbe scelto di adottare un Wacom, utilizzabile esclusivamente tramite pennino. L'unica altra caratteristica conosciuta di questo eReader al momento è il SoC, un Freescale i.MX6 Solo Lite, versione con singolo core ARM Cortex A9 da 1 GHz e supporto alla sola grafica 2D. I partner potranno anche scegliere di modificare l'aspetto o la dotazione software di questo Netronix.
Il secondo prototipo invece è molto più grande, facendo uso di uno schermo da 13.3 pollici, esattamente come il Sony PRS-T2 o il PocketBook CAD Reader. In particolare come prevedeva anche il progetto originale di quest'ultimo, poi cambiato nel tempo, il pannello sarà un E-Ink Fina, una soluzione che ci dice chiaramente che anche Netronix non ha intenzione di presentare il suo device come lettore standalone dedicato al mondo consumer ma piuttosto come soluzione professionale dal target limitato, proprio come gli altri due lettori appena citati.
La scelta di un pannello Fina invece che Mobius fa però pensare che il produttore voglia porre sul mercato questo device a un prezzo più contenuto rispetto a quello dei due competitor. L'E-Ink Fina infatti costa meno del Mobius ma a differenza di quest'ultimo fa ancora uso di uno sostrato di vetro invece che in plastica. Questo lo rende appunto più facile da produrre e quindi più economico ma anche più fragile nell'uso quotidiano.