Acer e tutela dell'ambiente

Le politiche ambientali hanno sempre avuto un ruolo di rilievo per Acer, che si è sempre adeguata ai protocolli internazionali in fatto di salvaguardia dell’ambiente. L’impegno di Acer si fonda su un’intuizione forte: qualsiasi processo industriale che riduce i consumi di energie naturali e di materie prime, genera risparmio e questo risparmio rende l’Azienda non solo più competitiva ma contribuisce al tempo stesso alla salvaguardia delle risorse del pianeta.

Acer è consapevole dell’impatto che le sue attività possono avere sull’ambiente e si è quindi impegnata fortemente nella progettazione di soluzioni a risparmio energetico, nel riciclaggio e smaltimento di materiali di scarto, nell’implementazione di tecnologie a basso grado di inquinamento, nell’uso di materiali eco-compatibili, nel rispetto dei protocolli internazionali applicati all’industria IT.

Risparmio energetico
Nel 1992, Acer ha introdotto i primi personal computer (AcerPAC) dotati di funzioni multimediali e di una modalità di spegnimento a risparmio energetico. Da allora, l’innovazione tecnologica ha fatto passi da gigante e nel 2006 Acer ha lanciato i primi eco-desktop del mercato: gli Small Form Factor. Completamente privi di piombo, hanno dimensioni estremamente ridotte pari a 1/10 del volume dei computer tradizionali. Grazie a questa compattezza, consentono:

  • un notevole risparmio di materie prime: le sole schede madri integrate in 1 milione di PC SFF assicurano una riduzione di 257,5 tonnellate di materiale. Lo stesso packaging di prodotto permette di risparmiare fino al 49% di materiale: circa 721 tonnellate di imballaggi per 1 milioni di PC, ovvero l’equivalente di 14.420 alberi alti 8 metri e con tronchi di 16 cm di diametro;
  • un’ottimizzazione dei consumi, grazie a un sistema intelligente di gestione energetica che permette alla CPU di regolare in modo automatico l’attività in base agli effettivi carichi di lavoro e fornire un rendimento ottimale per Watt. Se paragonato ai 250W dei normali desktop, un PC SFF consuma solo tra i 90 e i 130W garantendo un risparmio energetico nell’ordine del 48%~64%;
  • una riduzione dei consumi derivanti dalla logistica: il volume ridotto consente di stivare 1.936 PC in un unico container da 40 tonnellate, con una conseguente riduzione di sprechi energetici e un incremento dell’efficienza logistica di 2,6 volte.

Riduzione dell’inquinamento
L’approccio di Acer al cosiddetto “green business” prende in considerazione due aspetti importanti: da una parte la protezione dell’ambiente, basata sulla gestione degli agenti inquinanti e contaminanti durante la produzione, l’utilizzo efficiente delle risorse e la riduzione o addirittura il divieto di utilizzo di sostanze tossiche; dall’altra parte l’impatto del prodotto sull’ambiente, basato su considerazioni importanti quali la gestione del ciclo di vita, le politiche governative e la conseguente legislazione, l’identificazione del cliente.

Acer è fortemente impegnata tanto nella riduzione degli effetti nocivi causati da particolari materiali e sostanze sull’ambiente quanto nella prevenzione. Il Global Environmental Safety Team ha il compito specifico implementare le direttive dettate dall’Unione Europee, fornire linee guida, aggiornare gli elenchi delle materie prime utilizzate nella produzione, valutare l’uso di risorse alternative e verificare la conformità di fornitori alle direttive internazionali e locali.

L’HSF Plan (Hazardous Substance Free) è stato quindi creato sulla base di un principio di prevenzione e si pone come obiettivo primario di sostituire le sostanze considerate come potenzialmente pericolose con risorse alternative più sicure in tutti i propri prodotti. In risposta alle tendenze e alle richieste internazionali da parte di parti interessate e clienti, la prima fase del piano si pone come priorità la ricerca di risorse alternative a PVC, BFR e ftalati, che non influiscano negativamente sulla qualità del prodotto, sulla sua sicurezza e affidabilità, né mettano in pericolo la salute o abbiano un impatto negativo sull’ambiente. Acer si impegna a proibire l’uso di PVC (cloruro di polivinile), BFR (ritardanti di fiamma bromurati) e ftalati entro il 2009 e sta attualmente valutando restrizioni d’uso per antimonio, arsenico, berillio, bismuto e selenio.

Riciclaggio e smaltimento
I progressi fatti dalla tecnologia hanno portato a continue evoluzioni dei prodotti, all’immissione sul mercato di un numero sempre maggiore di macchine e ad un loro ricambio più rapido nel tempo. Questo processo si è quindi tradotto nella generazione di maggiori quantità di apparecchiature elettriche ed elettroniche da smaltire.

Acer ritiene che la propria responsabilità vada oltre la progettazione, la produzione e la vendita e debba includere anche il riciclaggio e lo smaltimento dei prodotti. Per questo, si è iscritta fin dall’anno scorso a EcoR’it, un consorzio costituitosi nel 2005 allo scopo di raggruppare Aziende del mondo dell’Information Technology e del Consumer Electronics e supportarle nella gestione dello smaltimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche presenti nell’elenco dettato dal Decreto RAEE (2002/96/EC Decree).

In collaborazione con il sistema collettivo EcoR’it, Acer provvede a gestire la propria quota parte di rifiuti conferiti dalle utenze domestiche presso i centri di raccolta, mentre per quelli generati da attività professionali esiste un servizio professionale di raccolta, trasporto e trattamento secondo quanto previsto dalle vigenti normative ambientali. Tra le voci che regolano l’accordo sottoscritto tra Acer e il Consorzio, c’è anche la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici presso le ragioni sociali certificate che vendono i prodotti Acer. Il rivenditore professionale non dovrà fare altro che ritirare l’apparecchiatura e mediante utilizzo di una appropriata modulistica, potrà richiedere ad Acer l’autorizzazione all’attivazione del servizio professionale di gestione RAEE.

Infine, ogni prodotto riporta sulla confezione il simbolo del cassonetto barrato, rendendo così facilmente riconoscibili quelli soggetti a raccolta differenziata.Nell’ottica di promuovere il trattamento e il riciclaggio di prodotti di scarto, Acer enfatizza il principio di modularità e l’utilizzo di parti facilmente smontabili e riciclabili. Ha per prima introdotto nei propri desktop un sistema di assemblaggio senza viti, sostituite da semplici clip che agevolano non solo l’apertura della macchina per la manutenzione e l’upgrade, ma anche per il recupero e l’eventuale riciclaggio e/o smaltimento delle diverse parti.

Materiali eco-compatibili
E’ da parecchi anni che Acer ha deciso di adottare esclusivamente carta riciclata per tutte le proprie comunicazioni stampate. Ma non solo. Per un packaging più rispondente alle esigenze del consumatore finale, ma anche della tutela dell'ambiente, Acer ha deciso di utilizzare solo ed esclusivamente materiali riciclabili, quali la carta e il PE, evitando un uso eccessivo di polistirene considerato poco eco-compatibile. Ha di recente studiato una soluzione innovativa per sostituire il polistirene espanso con eco-imballaggi in polietilene a bassa densità e nylon che raggiungono i migliori risultati in materia di risparmio di materie prime e di facilità nel recupero e nel riciclo. Questi cosiddetti air bag sono composti per il 95% da aria e per il 5% da una membrane plastica completamente riciclabile quindi, oltre a tutelare l’ambiente, permettono di ridurre lo spazio necessario per l’immagazzinamento, i costi di stoccaggio e di trasporto.

 

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