Piccoli Ultrabook cresconoA Milano, in una conferenza stampa, Intel ci ha illustrato l'evoluzione degli ultrabook che, grazie a Windows 8, agli schermi touch e all'integrazione di diverse nuove tecnologie e soluzioni, saranno sempre più adatti a un impiego in ultramobilità, unendo potenza di calcolo, versatilità, autonomia e, perché no, attenzione al design e alla cura realizzativa, per un device definitivo, in grado di fondere il meglio dei PC e dei tablet.


Dario Bucci, Country Manager Intel per Italia e Svizzera, ha tenuto una conferenza stampa a Milano, durante un evento realizzato dall'azienda di Santa Clara per comunicare le novità principali che saranno introdotte con la prossima generazione di ultrabook. La categoria, come sappiamo, è nata poco più di un anno fa ad opera della stessa azienda californiana, che ha letteralmente inventato questo form factor e ne ha stabilito i parametri fondamentali.

Dario Bucci, Country Manager Intel per Italia e Svizzera

Ultrabook Intel Touch

Gli ultrabook studiati per rispondere alle esigenze fondamentali dell'utenza contemporanea, sempre più interessata ad avere con sé device mobili ma al tempo stesso potenti, versatili e curatissimi. Grazie a una ricerca approfondita, condotta da Intel tramite un team composto non solo da ingegneri e tecnici ma anche da antropologi, etnologi e sociologi, il chipmaker californiano è riuscito infatti a tratteggiare il profilo del device ultramobile ideale, in grado di unire in un solo prodotto i vantaggi dei computer, potenza di calcolo, maggior flessibilità dovuta all'uso di sistemi operativi completi, tastiera fisica e display ampio, con quelli dei tablet, portabilità, lunga autonomia, facilità d'uso, avvio ultraveloce e connessione always on con ricezione istantanea degli aggiornamenti provenienti da mail, IM e social network.

Procaccio di Intel

Intel ultrabook

Ultrabook Intel

Intel dunque si è concentrata su quattro aspetti identificati come fondamentali per gli utenti in questa ricerca: durata della batteria, mobilità senza compromessi, sicurezza e design. I primi due aspetti sono autoesplicativi, mentre è ovvio che l'utente cerchi sicurezza e controllo del proprio dispositivo in cui tiene ormai in formato digitale gran parte dei momenti più importanti della propria vita tra foto, filmati e documenti vari. Il design infine è importantissimo per un device che si tiene con sé gran parte della giornata e che si ha quindi bisogno di sentire proprio, investendo su di esso anche emotivamente e non sentendolo solo come un freddo strumento tecnologico ma piuttosto come un mezzo per esprimere noi stessi.

Matteo Viviani ospite

Acer Aspire S3 realtà aumentata

Ovviamente come si può immaginare però sviluppare compiutamente un dispositivo in grado di rispondere a tutte queste esigenze non era facile e per questo Intel ha previsto diversi step. Nel 2011 infatti la prima generazione prevedeva l'adozione di form factor particolarmente compatti, inferiori ai 15 pollici di diagonale, chassis in lega di alluminio o altro materiale ultraleggero e spessore massimo di 21 mm. Grazie alla tecnologia Intel Rapid Start e all'adozione di unità SSD o ibride per lo storage poi i tempi di avvio e stand-by sono stati ridotti di molto, l'autonomia minima prevista non era inferiore alle 5 ore e infine per la sicurezza erano state integrate le tecnologie Intel Anti Theft e Intel Identity Protection (gli ultrabook indirizzati a un'utenza professionale spesso integrano l'intera piattaforma Intel vPro).

Asus UX31

Tra gli esempi più riusciti della prima generazione vanno annoverati sicuramente gli Asus ZenBook UX21 e UX31. I processori impiegati sono stati gli Intel Core ix Sandy Bridge. Quest'anno invece stanno esordendo diversi ultrabook di seconda generazione, ancora più sottili di quelli precedenti, anche meno di 18 mm, e dotati di nuove e più veloci porte di I/O come USB 3.0 e ThunderBolt e dei nuovi processori Intel Ivy Bridge che, anche grazie al nuovo processo produttivo Tri-Gate 3D, sono in grado di abbattere ulteriormente i consumi, allungando di conseguenza l'autonomia.

Asus UX32

Nel frattempo i design sono aumentati, così come il numero di aziende che propongono ultrabook. Tra i più riusciti di questa seconda generazione bisogna ricordare ad esempio gli Acer Aspire S5 ed S7 e i nuovi Asus ZenBook UX31 Prime e UX32VD, ma anche il recente e bellissimo Nec LaVie Z, il Toshiba Satellite U840W e il Portègè Z930 e gli LG Z350 e Z450. Ma è solo nel 2013 che vedremo espresse al meglio le potenzialità degli ultrabook. All'evento è stato infatti mostrato un prototipo Intel con schermo multitouch e chip NFC (Near Field Communication), che consente transazioni economiche sicure e scambio di dati a breve distanza, ma quelle mostrate sono solo alcune delle tante funzionalità che saranno integrate nei futuri ultrabook.

Sony VAIO T

Partiamo anzitutto dal form factor, che si evolverà verso il formato ibrido, somigliando quindi sempre più a un tablet vero e proprio con tastiera fisica estraibile o agganciabile a parte come una docking station. Esempi di questo tipo se ne sono già visti diversi a partire dal CES di Las Vegas dello scorso gennaio fino al Computex di Taipei svoltosi qualche settimana fa, tra questi vanno ricordati i prototipi Intel Nikiski e Slider, ma anche il Lenovo ideaPad Yoga, i due prototipi Toshiba di tipo slider o con tastiera/docking station, i Samsung Serie 5 Ultra Convertible, Serie 5 Ultra Touch e Serie 5 Hybrid, l'MSI Slider S20 o ancora gli Asus TaiChi e Transformer Book.

Display touch con risoluzioni HD, introduzione delle gesture e dei controlli vocali faranno tutti la loro comparsa, ma soprattutto Intel si sta concentrando sullo sviluppo di soluzioni per abbattere i prezzi. Attualmente infatti realizzare chassis unibody in lega di alluminio è molto dispendioso, per questo motivo l'azienda californiana sta pensando a una maggior standardizzazione, che passa per lo sviluppo di nuove scocche in plastica speciale, sottile e rigida quanto l'alluminio ma molto più semplice da lavorare e rifinibile poi esternamente con sottilissime lamine di alluminio per donare quell'aspetto curato ed esclusivo tipico del metallo.

Toigo su Windows 8

Anche lo sviluppo di batterie e soluzioni hardware nuove inoltre dovrebbe aiutare a standardizzare la catena produttiva, abbattendo i costi. Intel infine conta molto sulla quarta generazione di processori Core ix, che dovrebbe essere basata su architettura Haswell, completamente nuova e più potente oltre che con consumi dimezzati rispetto agli attuali Ivy Bridge, senza dimenticare l'apporto fondamentale offerto da un sistema operativo evoluto come il prossimo Microsoft Windows 8 che, grazie all'interfaccia Metro e alla presenza di un desktop tradizionale a finestre, offrirà finalmente un'esperienza touch senza compromessi, unita a tutta la flessibilità d'uso e potenza di un sistema operativo tradizionale. Insomma, nonostante le vendite della prima generazione non siano state quelle attese, il processo di evoluzione degli ultrabook è ormai avviato e sicuramente la seconda e la terza generazione sapranno rispondere meglio alle premesse su cui è stato fondato lo stesso form factor, per cui il successo di mercato non dovrebbe tardare ad arrivare.

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