Dal punto di vista estetico, Realme 7 Pro non è molto diverso da Realme 7, tanto che è anche molto difficile distinguerli. A dispetto dei colori Mirror Silver e Mirror Blue, anche in questo modello la cover opaca presenta due finiture diverse (una più brillante dell'altra a seconda delle angolazioni) separate da una striscia verticale, che taglia in due anche il modulo fotografico. Il risultato è uno smartphone dal look elegante e raffinato, con particolari effetti di luce che danno più carattere e identità al dispositivo. Ad esempio, il nostro sample nella colorazione Mirror Silver, acquista delle tinte tra l'azzurro tenue e l'argento. Realme chiama questo concept: Mirror Design

I nuovi Realme 7 sono anche i primi smartphone del brand ad aver superato la TÜV Rheinland Smartphone Reliability Verification, non proprio una certificazione ma una "prova di affidabilità" che include 22 test principali e 38 minori in grado di coprire differenti scenari di utilizzo comune.

Sempre sul retro, troviamo il modulo fotografico di forma rettangolare con i quattro sensori disposti in una configurazione "a semaforo" seppur molto diversa dalla disposizione adottata nel modello base. In questo caso Realme ha scelto di organizzare le fotocamere su due file, incolonnando la macro appena  sopra il Flash LED. Come nel fratello minore, però, anche Realme 7 è costruito interamente in policarbonato seppur di buona qualità.

Le forme sono rotonde e i bordi leggermente stondati facilitano la presa, nonostante le dimensioni generose del display: Realme 7 Pro infatti misura 160.9 x 74.3 x 8.7 mm e pesa 182 grammi, con uno schermo da 6.4 pollici Full HD+ (2400 x 1080 pixel) in 20:9 interrotto soltanto da punch-hole che ospita la fotocamera frontale (più piccolo su Realme 7 Pro).

A differenza del Realme 7 che integra il lettore di impronte digitali sul fianco, Realme 7 Pro nasconde il suo fingerprint sotto al display, una scelta che rende più pulito il design dello smartphone senza però compromettere la sicurezza. Anche in questo caso, infatti, il sensore svolge egregiamente il suo lavoro e spesso basta anche un tocco veloce per far sì che l’impronta venga riconosciuta. A questo metodo di autenticazione si aggiunge anche lo sblocco tramite riconoscimento del volto in 2D (meno sicuro) che sembra funzionare bene nelle più svariate condizioni.

Interessante la scelta di evidenziare il pulsante di accensione, rispetto al telaio, non solo con un colore diverso ma anche con una particolare texture facilmente riconoscibile anche al tatto. Basta quindi passare il dito lungo il fianco dello smartphone per riconoscere al volo il tasto, che oltre alla funzione di accensione/spegnimento e riattivazione dallo standby, permette di richiamare l'assistente Google Assistant.

  • Indietro
  • Avanti

Prodotti correlati e prezzi

Tutti i migliori computer portatili, convertibili e tablet in offerta su Amazon
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti

Loading comments, just a second!

Questo sito impiega cookie. Utilizzandolo accetti le condizioni riportate nella Informativa sulla Privacy