Nella nostra recensione del top di gamma Huawei P30 Pro cerchiamo di sintetizzare sensazioni, benchmark, esperienza d'uso al termine di un lungo periodo di prova. Riusciranno le qualità di questo smartphone a farlo emergere nonostante la congiuntura sfavorevole?
Huawei P30 Pro è uno smartphone talmente superiore da costringere al protezionismo verso i marchi americani? È una domanda che in molti ci siamo fatti in questi giorni in cui Huawei è stata investita dalla tempesta conseguente al ban americano ma è una domanda alla quale non potremo dare una risposta in questa recensione, anche perché si tratta di una partita che si gioca su altri tavoli e che ha ricadute molto più estese del mero successo commerciale di uno smartphone.
Quello che invece posso dirvi con certezza è che Huawei P30 Pro è uno smartphone spettacolare. Davvero, probabilmente lo avrete già sentito, ma anche dopo una lunga prova di oltre un mese, centinaia di foto scattate e ore passate in sua compagnia è difficile trovare difetti.
E che sia uno degli smartphone più desiderati lo dimostra la tenuta del prezzo nonostante le vicissitudini odierne: su Amazon il prezzo parte da 899 euro con un calo di soli 100 euro, del tutto fisiologico, rispetto al prezzo di lancio di marzo di 999 euro (ci riferiamo al prezzo di vendita diretta di Amazon, perché ci sono innumerevoli offerte dei venditori del marketplace con prezzi di partenza di circa 750 euro).
Scopriamo quindi più nel dettaglio questo Huawei P30 Pro.
Unboxing
Huawei P30 Pro arriva nella consueta scatola bianca rettangolare con scritte oro e bollino rosso Leica. Anche dentro la confezione non troviamo sorprese: c'è un corredo abbastanza ricco che comprende una custodia protettiva in TPU, auricolari con connettore USB-C di buona qualità oltre a cavetteria, alimentatore Huawei SuperCharge, documentazione e spilletta per l'apertura del vano SIM.
Caratteristiche tecniche e piattaforma hardware
Huawei P30 Pro è disponibile in due varianti, single-SIM VOG-L09 e dual-SIM VOG-L29 ed in due tagli di memoria, 8+128GB e 8+256GB. Il nostro modello di prova è nella configurazione top di gamma con colorazione Aurora, ma sono disponibili anche le tinte Black e Breathing Crystal.
La piattaforma hardware è incentrata su un SoC Hisilicon Kirin 980, un processore per smartphone da primato, anzi con un intero palmarès di primati: primo processore per smartphone a 7nm, primo dual-NPU, primo ARM Cortex A76, prima GPU Mali G76, primo modem 4G LTE integrato Cat.21 e tanto altro. Trovate qui il nostro approfondimento dedicato a questo chip eccezionale.
- Colori: Breathing Crystal, Aurora, Black
- Schermo: 6,47 pollici OLED FHD + 2340 x 1080 pixel, spazio colore DCI-P3
- Sistema operativo: Android 9, EMUI 9.1
- Processore: Octa-core HUAWEI Kirin 980 NPU doppia 2 x Cortex-A76 Basato a 2,6 GHz + 2 x Cortex-A76 Basato a 1,92 GHz + 4 x Cortex-A55 1,8 GHz
- Memoria: 6/8GB LPDDR3
- Storage: 128/256 GB ROM
- Espansioni: max 256GB nano-memory card sul modello dual-SIM (VOG-L29)
- Networking: 802.11a/b/g/n/ac, dual band 2,4 GHz e 5 GHz, Bluetooth 5.0, BLE, NFC
- Porte: Type-C, USB 3.1 GEN1
- Sensori: Sensore di luce ambientale, sensore di impronte digitali su schermo, giroscopio, bussola, prossimità, gravità, sensore di Hall, sensore a infrarossi, sensore di temperatura colore
- Fotocamera:
- Fotocamera posteriore: Quad-camera Leica 40 MP (obiettivo grandangolare, apertura f/1.6, OIS) + 20 MP (obiettivo grandangolare, apertura f/2.2) + 8 MP (teleobiettivo, apertura f/3.4, OIS) + fotocamera HUAWEI Time-of-Flight (TOF) autofocus (messa a fuoco laser, messa a fuoco a riconoscimento di fase, messa a fuoco a contrasto), supporta AIS (HUAWEI AI Image Stabilization).
- Fotocamera frontale: 32 MP, apertura f/2.0
- Batteria: 4200 mAh (valore tipico) con ricarica rapida Huawei SuperCharge 40W e ricarica wireless 15W
- Localizzazione: GPS (L1 + L5 Dual Band) / AGPS / Glonass / BeiDou / Galileo (E1 + E5a Dual Band) / QZSS (L1 + L5 Dual Band)
- Dimensioni: 73,4 x 158 x 8,41 mm
- Peso: Circa 192 g (batteria compresa)
- Altro: IP68
Design
Per essere lo smartphone di riferimento dell'intera industria per questa prima metà del 2019, Huawei P30 Pro ha un design che fa discutere. E questo non perché sia brutto o rifinito male, ma rispetto ad altri smartphone che abbiamo visto quest’anno ha mantenuto un design più classico e quindi meno originale.
Sulla parte frontale troviamo il display con un piccolo notch a goccia che per quanto discreto un po' stona. D'altro canto però sono indubbiamente belli i lati curvi e in tutto il tempo di utilizzo, quasi sempre con cover, non mi è mai capitato di toccare in modo involontario il display. Quindi ergonomia approvata, anche perché la maneggevolezza è aiutata dalla ridotta larghezza. Sono inoltre abbastanza ridotte anche le cornici, sia superiore che inferiore e nella superiore, oltre alla fotocamera frontale, non troviamo praticamente nulla di più. Manca quindi sia un LED di notifica sia la capsula auricolare tradizionale. Per il primo possiamo contare su un display con always on che funziona molto bene mostrando le notifiche da tutti i programmi, mentre per il secondo Huawei ha puntato su un sistema a levitazione elettromagnetica che fa vibrare l'intero display e che, al contrario di quello sperimentato su altri dispositivi, funziona molto bene. Il volume è elevato e il tono della voce anche se non molto caldo è comunque estremamente chiaro.
Rimanendo sulla parte frontale, sotto lo schermo abbiamo anche un lettore di impronte in-display che funziona in modo discreto. È abbastanza veloce e preciso nella lettura anche se non arriviamo alle prestazioni dei sensori classici. Possiamo abbinare per lo sblocco anche la fotocamera frontale per un riconoscimento del volto bidimensionale ma alla fine io gli ho sempre preferito per sicurezza e velocità il riconoscimento con impronta.
Decisamente meno anonima invece la parte posteriore grazie ad una finitura con una splendida gradazione di colore, almeno nella tonalità che ho io in prova. Si chiama Aurora ed ha una colorazione cangiante dal verde al blu. È ovviamente in vetro e sulla parte superiore troviamo le tre fotocamere disposte in verticale (quattro se si include il sensore 3D). Anche su questo P30 Pro abbiamo un piccolo scalino sulle fotocamere che purtroppo praticamente costringe all’utilizzo di una cover altrimenti sarà un fastidio il suo utilizzo su un tavolo.
Ed è in realtà un peccato perché utilizzare questo telefono senza cover è un piacere unico, nonostante il peso di quasi 200 grammi, per le linee sinuose, per la sensazione premium e di solidità che trasmette che è francamente di altro livello rispetto a praticamente tutti i telefoni che sono di una fascia di prezzo anche leggermente inferiore. Come da non trascurare anche la sua impermeabilità con certificazione IP68.
Anche il retro ha una curvatura 3D sui lati, simmetrica a quella presente sulla parte frontale. Al centro c'è una cornice in metallo di un bel verde su cui troviamo sul lato destro il classico pulsante power e il bilanciere per il volume. Sulla parte superiore invece abbiamo un microfono e il sensore infrarossi per utilizzarlo come telecomando. Sul fondo infine trovano posto il carrellino delle SIM che permette anche di espandere la memoria anche se esclusivamente con le memorie proprietarie di Huawei, la USB type C in versione 3.1 che con un opportuno cavo permette di utilizzare la modalità desktop con trasmissione video e un altoparlante che anche se mono ha una buona qualità.
Display
Lo schermo rasenta la perfezione: è un pannello OLED flessibile con risoluzione FHD+ e con una diagonale di 6,47” da scheda tecnica ma è stato curvato sui lati e quindi risulta leggermente più piccolo alla vista.
Alla resa pratica è semplicemente inattaccabile grazie a colori sgargianti ma non falsati. È totalmente assente qualsiasi tipo di variazione di colore andando ad inclinare lo smartphone: i neri sono assoluti, e i bianchi non tendono particolarmente al blu. La luminosità massima è elevatissima e lo rende perfettamente visibile in qualsiasi condizione di luce. È presente inoltre il supporto alla visione di contenuti HDR. Il touch si è dimostrato sempre reattivo e preciso.
Software
Meno convincente è il software che, per quanto stilisticamente rinnovato, rimane troppo legato al passato. A livello grafico mi risulta meno gradevole di altri e troppo ricco di funzioni anche se sono organizzate abbastanza bene e questo consente di trovare senza troppe difficoltà quello di cui si ha bisogno. Le patch di sicurezza sono poi aggiornate a maggio 2019 e troviamo la EMUI 9.1. Con quest’ultima quindi sono presenti le classiche gesture che sono estremamente comode e permettono d’altro canto di godere appieno sia del display che della velocità del processore. Possiamo inoltre attivare le sempre comode opzioni di attivazione del display sollevando lo smartphone o l’attivazione dello stesso con doppio tap.
Possiamo inoltre andare a rendere scura l’interfaccia, impostazione utile per andare a recuperare un altro pizzico di autonomia.
Test
L'abbinata Kirin 980 con processo produttivo a 7nm e processore grafico Mali G76 MP10 assicura prestazioni di vertice in qualsiasi scenario d'utilizzo. Inoltre ci sono ben 8GB di RAM DDR4 e nel mio modello anche 256GB di storage. Insomma difficile pensare che lo smartphone possa soffrire di qualche rallentamento con un comparto del genere. Ed in effetti tutte le applicazioni girano sempre fluide. Si riesce a scorrere tra le app con estrema rapidità e complice anche il display di cui vi ho già parlato anche giocare è un di un piacere che raramente di può trovare su altri dispositivi. Complimenti a Huawei anche per quanto riguarda l’ottimizzazione e la gestione delle risorse in quanto in tutti questi frangenti è difficile sentire anche solo tiepido il retro.
Assenti quindi lag o rallentamenti ma di tanto in tanto presente qualche bug con qualche app che non ho riscontrato su altri smartphone. Cose davvero di poco conto.
Quadrant | Totale | CPU | Memoria | I/O | 2D | 3D | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
- | - | - | - | - | - | |||||
Antutu | Totale | 3D | UX | CPU | MEM | |||||
288946 | 111297 | 61763 | 102865 | 13021 | ||||||
Geekbench 4 | Single-core | Multi-core | ||||||||
3301 | 9694 | |||||||||
Vellamo | Browser | Metal | Multicore | |||||||
- | - | - | ||||||||
GFX Bench | Car Chase offs. | Manhattan 3.1.1 off. |
Manhattan 3.1 off. | Manhattan off. | T-Rex offs. | Tessellation offs. | Texturing offs. | ALU 2 offs. | ||
1753 | 1906 | 3356 | 3983 | 6864 | 4590 | 8934 MTexel/s | 8511 | |||
3DMark | Ice Storm Extreme | Ice Storm Unlimited |
Sling Shot |
|||||||
Max | 36204 | 3307 | ||||||||
G1 60,5 fps | G2 58,2 fps | PHY 55,2 fps | G1 349,3 fps | G2 133,5 fps | PHY 69,7 fps | G1 14,9 fps | G2 13,6 fps | PHY 49,3/33,9/21 fps | ||
PCMark | Work 2.0 | |||||||||
7757 | Web browsing | Video editing | Writing | Photo editing | Data manipulation | |||||
7119 | 5777 | 8602 | 11645 | 6815 |
Fotocamere
La camera posteriore è un sistema di quattro sensori marchiato Leica e dotato di Intelligenza Artificiale. Abbiamo un sensore principale da 40 MP f/1.6, una grandangolare 20MP da f/2.2 e lo zoom ottico 5X da 8MP con apertura focale f/3.4 che ha questa particolare forma quadrata in quanto lo spessore vero e proprio della lente è tanto ed è quindi adagiata sullo smartphone e la luce viene riflessa da un prisma. Di fianco a questo trittico abbiamo poi un sensore ad infrarossi con tecnologia Time Of Flight che permette di fare una scansione 3D in real time.
Le performance fotografiche sono portentose e forse è riduttivo. Tutte, ma proprio tutte le foto vengono bene. E questo grazie ad una gestione dei colori e della luminosità perfetta. Di giorno sia negli scatti macro che in quelli panoramici abbiamo un livello di dettaglio elevatissimo. I colori sono saturi, forse a volte un filo troppo, ma sarà impossibile scattare una foto e non rimanerne soddisfatti. L’effetto sfocatura demarca in modo corretto i contorni, il bokeh è riuscito e piacevole e raramente sa di artefatto. Ottima la gamma dinamica e la gestione con l’HDR delle zone chiare e scure all’interno della stessa foto.
Molto comoda poi la fotocamera grandangolare per andare a riprendere scene in cui abbiamo la necessità di un’ampia visuale. Ho sinceramente sfruttato poco il teleobiettivo ma risulta in ogni caso anche questo di ottima qualità. Sicuramente più una mossa di marketing che di altro la possibilità dello zoom 50x ma rimane in ogni caso un valore aggiunto. Fatto sta che il 5x lavora bene e permette un ingrandimento soddisfacente mantenendo buoni dettagli e qualità. Impressionati anche le macro che possono essere fatte fino a pochissimi centimetri dal nostro soggetto.
Tra le migliori se non le migliori in ambito smartphone poi le foto di sera/notte in cui la luce catturata è elevatissima e tale da far risaltare la scena in ogni situazione. Con la modalità notte forse si snatura un po' troppo la scena ma rimane spesso l’unica alternativa per ottenere una foto buona. Permette comunque di intervenire manualmente sui valori di ISO e del tempo di esposizione se preferite ottenere foto più realistiche.
I selfie con la fotocamera frontale da 32 MP sono meno impressionanti delle foto con la fotocamera principale ma rimangono comunque buoni. Rimangono anche qui elevati i dettagli catturati e una buona gestione del colore, ma la qualità d'immagine decade un po' con il calare della luce.
Quello che infine colpisce delle foto è andare a vedere le dimensioni del file che non sono elevatissime e questo per l'eccellente lavoro svolto da Huawei nell’ottimizzazione di tutto l’algoritmo.
Su un alto livello si posizionano anche i video che possono essere realizzati fino a 4K 30 fps e che godono di una stabilizzazione ottima, al pari degli altri top di gamma. La messa a fuoco è poi veloce ma allo stesso tempo delicata. Ottima anche la qualità dell’audio registrato. La soddisfazione del comparto video rimane anche con la fotocamera frontale che riprende anch’essa con una buona stabilizzazione seppure solo digitale.
Batteria e conclusioni
Se per tanto tempo siamo stati abituati a top di gamma con prestazioni elevate ma con autonomie non proprio esaltanti questo P30 Pro scardina questo luogo comune. Mettiamo infatti in chiaro che è letteralmente impossibile scaricare il dispositivo in un giorno. Anche con un utilizzo stressante comunque si arriva a sera con almeno il 20/25% di batteria residua. Per intenderci, il giorno in cui ho realizzato tutti benchmark che potete trovare nella sezione "Test", in cui il processore viene stressato in modo importante, sono arrivato in ogni caso a notte con il 34% di batteria residua e quasi 5 ore di schermo acceso. Altri giorni dove invece l’utilizzo è stato meno stressante sono arrivato a sera con oltre il 50% di batteria residua.
Insomma potete farci quello che volete ma non dovete di certo temere di non arrivare a chiudere la giornata. Tra l’altro in confezione è presente anche un alimentatore SuperCharge rapido che ricarica il telefono in modo completo in meno di un’ora. Va acquistata invece separatamente la base per la ricarica wireless.
In conclusione siamo davanti ad uno smartphone completo, tutto funziona alla grande e non ci sono difetti significativi. E quindi questo P30 Pro è sicuramente uno dei migliori terminali di questa prima parte del 2019. Senza se e senza ma. Ampiamente giustificato il prezzo che in questo momento è di 899 euro su Amazon e scende intorno ai 750 euro sui piccoli shop dell'Amazon marketplace.