Galleria fotografica e video prova di Huawei P30 Pro, l'ultimo flagship dell'azienda cinese, con un ricco approfondimento tecnico dedicato al comparto fotografico con SuperSense 40MP Leica Quad Camera.
Come promesso nel giorno dell'annuncio, abbiamo realizzato una video prova molto dettagliata sull'ultimo flagship Huawei P30 Pro. Non è una recensione (per quella ci sarà tempo, visto che abbiamo un sample in prova e tanta voglia di sperimentare), ma un approfondimento su design e specifiche tecniche dello smartphone, con un occhio di riguardo per il comparto fotografico, che a nostro parere è certamente il suo punto di forza. Non perdetevi quindi il video qui sotto e la ricca galleria fotografica, perché potreste scoprire qualcosa che ancora non conoscete di Huawei P30 Pro.
Prima di analizzare in modo tecnico l'equipaggiamento lato hardware del terminale, è necessario apprezzare le sue forme: Huawei P30 Pro misura 158 x 73,4 x 8,41 mm e pesa 192 grammi, un ottimo risultato ottenuto grazie alla riduzione delle cornici intorno allo schermo.
Vi facciamo notare, infatti, che lo smartphone monta un display da 6.47 pollici (uno dei più grandi in circolazione) con un notch a goccia di 6.64 mm ma, grazie alla rimozione della capsula auricolare dal bordo superiore, Huawei è riuscita a ridurre lo spessore della cornice in alto a soli 3.36 mm. È però lo spessore dei bordi laterali a sorprenderci con soli 2.20 mm impercettibili perché mascherati dalla curvatura 3D del display flessibile. In mancanza di uno speaker telefonico tradizionale, Huawei ha dotato il suo P30 di una tecnologia chiamata Acoustic Display che utilizza lo schermo come cassa di risonanza attraverso un sistema a levitazione magnetica. È una tecnologia nuova anche per noi che ci riserviamo di approfondire nella recensione del P30 Pro.
Per un confronto, gli iPhone hanno bordi di oltre 4 mm e questo implica che Huawei P30 Pro può essere impugnato in modo abbastanza comodo nonostante l'enorme display. Per favorire comunque una più semplice ed ergonomica interazione con la UI, Huawei ha provvisto anche il P30 Pro della sua navigazione mediante gesture che sostanzialmente permette di manovrare il device con una sola mano: uno swipe del pollice dalla destra equivale al pulsante Back, uno swipe dal basso ad un click sul bottone Home ed uno swipe dal basso senza sollevare il pollice dal display apre l'interfaccia del multitasking.
Sempre in chiave "one-hand operation" è presente un fingerprint in-display al centro dello schermo, quindi è possibile sbloccare il telefono con il pollice impugnandolo con una sola mano. Huawei non ha fornito informazioni ufficiali su questi sensori d'impronta limitandosi a specificare che sono stati migliorati e sono più veloci del 30% rispetto al passato, ma basandoci sulla nostra esperienza e sulla pratica, riteniamo che si tratti di sensori ottici Goodix di seconda generazione.
Il display ha un rapporto di forma ultra-esteso di 19.5:9, risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel) supporto per HDR e profilo DCI-P3 (ma le specifiche tecniche ufficiali non chiariscono con quale percentuale di copertura), quindi è perfetto per la riproduzione di film, serie TV ma anche per i giochi che diventano sempre più ricchi in termini di grafica ed effetti.
Il frame in metallo gli conferisce robustezza, mentre all'effetto "WOW" pensa la cover con 9 strati di "nano optical color finish", una finitura multistrato sottilissima, cento volte più della carta, ma comunque in grado di restituire la profondità e le tonalità di colore del cielo, come sulla nuova colorazione Breathing Crystal con un gradiente dal celeste all'azzurro fino ad un tenue rosa e che sembra sia stata ispirata dalla luce dell'alba sul Great Salt Lake, o come il nuovissimo gradiente Aurora, che richiama la meraviglia dell'aurora boreale. Non vi preoccupate però, se amate il design lineare e sobrio c'è anche una versione semplicissima e monocolore in total black. Non sono invece disponibili per il momento in Italia le tinte (opposte, agli antipodi l'una rispetto all'altra) Pearl White, un bianco perlaceo particolarmente effimero e delicato, e Amber Sunrise, una gradazione dal rosso all'arancio con un carattere particolarmente marcato ed esuberante. Non escludiamo che possano aggiungersi al listino italiano di Huawei in un secondo momento.
Il nuovo punto di riferimento della fotografia mobile
Veniamo al comparto fotografico con SuperSensing 40MP Leica Quad Camera, un sistema di quattro sensori con lenti Leica Vario Summilux che ha permesso al P30 Pro di ottenere uno score di 112 punti in DxoMark battendo il precedente record detenuto dallo Huawei P20 Pro, con punteggi di 119 per le capacità fotografiche e 97 per le capacità di ripresa video.
In sintesi queste le caratteristiche di ciascuna camera:
- 40MP grandangolare 27mm equivalente con apertura f/1.6
- 20MP ultragrandangolare 16mm equivalente con apertura f/2.2 che funge anche da obiettivo macro con una distanza minima di soli 2,5cm
- teleobiettivo 8MP con zoom ottico 5X, ibrido 10X e digitale 50X e con struttura a periscopio che si allunga in orizzontale dentro lo chassis
- camera ad infrarossi 3D TOF (Time Of Flight) posizionata di lato sotto il LED dual-pixel dual-tone
La camera principale utilizza il primo sensore RYYB che apporta una modifica all'originario schema di Bayer sostituendo i 2 sub-pixel verdi tradizionalmente usati per ricavare le informazioni relative alla luminanza, con due fotositi gialli che permetterebbero, secondo quanto dichiarato da Huawei, di catturare il 40% di luce in più in combinazione con sofisticati algoritmi elaborati dall'ISP del Kirin 980.
Il sensore inoltre ha dimensioni maggiori del 125% rispetto a quelli integrati nell'iPhone Xs Max e nel Galaxy S10 Plus occupando un'area di oltre mezzo pollice (1/1.7inch).
Queste due caratteristiche, combinate con l'apertura f/1.6 (il P20 Pro aveva una camera principale con apertura f/1.8 e quindi del 25% meno luminosa) permettono al P30 Pro di fare i migliori scatti in notturna o in condizioni di scarsa illuminazione. Il sensore principale di Huawei P30 Pro riesce così a raggiungere un valore di sensibilità massima di ISO 409600 che dovrebbe consentire di utilizzare ISO più alti dei competitor generando meno rumore.
Non basta però, perché per alcuni scatti in notturna o per alcuni effetti creativi sono comunque necessari lunghi tempi di esposizione che vanificherebbero la qualità d'immagine di qualsiasi camera senza l'aiuto di un cavalletto. Per risolvere questo problema e permettervi di fare scatti nitidi con lunghi tempi di esposizione, Huawei ha dotato il suo P30 Pro di un sistema Dual OIS, uno stabilizzatore ottico sul sensore principale ed uno sullo zoom, con l'aggiunta dell'AIS, la stabilizzazione d'immagine assistita dalla AI.
L'Intelligenza Artificiale interviene anche per migliorare gli scatti in controluce con AI HDR+ che utilizza tecniche di multiframing in combinazione con le capacità di machine learning e image composition della dual-NPU del Kirin 980 per regolare la corretta esposizione dello sfondo e del soggetto. Ritroviamo l'AI HDR+ anche sulla camera frontale per selfie da 32MP con apertura f/2.0.
La stabilizzazione d'immagine, le performance in low light e l'ampia escursione focale dello Huawei P30 Pro risultano poi utilissime per assecondare la nostra creatività in veste di video maker. Possiamo fare video con un alto impatto emotivo con luci soffuse o a luce di candela, o possiamo riprendere soggetti lontanissimi, o fare entrambe le cose in un unico video con la modalità Huawei Dual-View che divide il frame in due parti e registra in simultanea da un lato l'immagine ripresa dal teleobiettivo e dall'altra l'input del sensore principale. Poassiamo anche zoomare durante la registrazione per inquadrare nello stesso tempo la scena generale e singoli minuscoli dettagli che altrimenti andrebbero persi.
La 3D camera TOF, infine, arricchisce le foto delle informazioni relative alla profondità di campo utili per scontornare i soggetti in primo piano e per applicare un effetto bokeh eccezionale sullo sfondo. L'applicazione principale è quella di aiutarci a fare ritratti di qualità professionale, ma può servire anche per giocare con il riconoscimento dei movimenti, utilizzando il proprio corpo come controller di gioco, per l'AR ad esempio misurando in tempo reale gli oggetti che ci circondano con l'app Huawei AR Measure, calcolando distanze e volumi, per migliorare l'esperienza di ARcore di Google, fino alla scansione 3D di oggetti con l'app Huawei 3D Modeling Experience.
Una piattaforma hardware veloce ed una batteria più capiente
Al cuore dello Huawei P30 Pro c'è una piattaforma hardware che combina processore Hisilicon Kirin 980 octa-core con architettura tri-cluster e 4 core ARM Cortex A76, una GPU integrata ARM Mali-G76 MP10, due NPU ed un modem LTE cat.21 1.4Gbps in downlink, con 8GB di memoria LPDDR4X. Al confronto con il precedente P20 Pro, Huawei dichiara incrementi di prestazioni del 75% sulla CPU, del 46% per la GPU e del 226% per la NPU.
Nonostante il processore sia realizzato a 7nm e sia altamente efficiente ed ottimizzato, è necessario un sistema di raffreddamento ridondante che consenta di erogare performance sostenute per un periodo medio-lungo, come ad esempio quando si gioca 3D. Per mantenere le temperature sotto controllo hanno usato una pellicola in grafene che funge da dissipatore con una conduttività termica doppia rispetto alle comuni pellicole in grafite ed una pipeline con camera di vapore.
Huawei P30 Pro ha davvero tutto quello che si potrebbe desiderare da un odierno flagship: lo storage onboard ammonta a 128GB o 256GB ma c'è la possibilità di espanderlo tramite nanoSD card rinunciando ad una delle due SIM, ed è Dual-SIM e dual-VoLTE.
La batteria ha una capacità di 4200mAh superiore alla media degli smartphone concorrenti e secondo le stime di Huawei offre un'autonomia di 19 ore in navigazione Internet, oltre 23 ore in riproduzione video ed un minimo di 11,1 ore sotto pieno carico costante del sistema. Si ricarica con Supercharge da 40W che permette di ricaricare il 70% in 30 minuti e supporta anche la ricarica wireless da 15W ed il reverse charging, la ricarica wireless inversa per ricaricare altri dispositivi con ricarica Qi.
Sul versante delle interfacce, hanno rimosso il jack audio da 3,5mm per ottenere la certificazione IP68, ed hanno aggiunto una funzione secondaria sul bottone di accensione: con una pressione prolungata potete lanciare l'assistente vocale di Google. Potrete comunque fare a meno di interfacce fisiche tradizionali se avete uno dei nuovi laptop Matebook come il Matebook 13 che abbiamo recensito qui, perché anche P30 Pro supporta Huawei Share OneHop mediante NFC e WiFi direct con una velocità massima di trasferimento dati di 30Mbps.
Il sistema operativo è Android 9 con in cima la EMUI 9.1 che porta con sé il filesystem EROFS che promette una maggiore velocità in lettura e una riduzione dei tempi di avvio delle app per regalare ai suoi utenti una esperienza d'uso ancora più reattiva. Huawei P30 Pro è già in vendita in Italia nella versione 8-128GB al prezzo di 999€ e nella versione 8+256GB al prezzo di 1099€ e vi ricordiamo che acquistando da rivenditori autorizzati entro il 7 aprile avrete uno smart speaker Sonos One ed un coupon Huawei Video da 50€ in omaggio.