A modo suo, il Pixel 4a è uno smartphone unico: così piccolo da stare comodamente in mano e con una sola fotocamera principale, che però fa per tre. Non è perfetto, ma nella sua fascia di prezzo non teme alcun rivale.
Nel lontano 2013, con alcuni anni alle spalle da utente Apple ed un iPhone 5 in tasca, decisi di fare il salto al sistema operativo Android ed acquistare lo smartphone del momento: un Nexus 4. Così, quando ho saputo che avrei testato per qualche settimana un nuovissimo Google Pixel 4a, mi sono tornati alla mente dei vecchi ricordi, perché l'esperienza utente "pura" offerta da uno smartphone di Google non è paragonabile a quella di nessun altro modello provato in questi anni. E non mi riferisco solo alla leggerezza e alle prestazioni dell'OS, ma anche alle funzionalità extra che rappresentano un vero valore aggiunto soprattutto nella fascia media.
Pixel 4a è stato lanciato lo scorso agosto, con Pixel 4a 5G e Pixel 5, ma è l'unico del gruppo ad aver raggiunto l'Italia ad ottobre 2020. Non sappiamo quali siano le ragioni dietro questa scelta né se Google cambierà idea per il prossimo anno, ma questo smartphone è particolarmente apprezzato perché ha un giusto rapporto qualità/prezzo. Costa solo 389 euro, che non è molto considerando la dotazione hardware e quanto offerto dai concorrenti con lo stesso prezzo.
A differenza dei precedenti Pixel 4 e Pixel 3a, Google ha scelto di commercializzare questo smartphone in una sola SKU, che è poi quella che ho testato personalmente, con SoC octa-core Qualcomm Snapdragon 730G (due core Kryo 470 Gold + sei core Kryo 470 Silver) a 8 nm, grafica Adreno 618, 6GB di RAM LPDDR4x e 128GB di memoria interna di tipo UFS 2.1. Anche la colorazione è una sola: il classico Just Black (nero opaco), che comunque preferisco al Bianco. Non ha 5G e questa non è una novità, ma se ne può fare ancora a meno. In compenso offre un ottimo 4G, NFC e persino il jack audio da 3.5 mm per i nostalgici.
Guardandolo nel suo complesso, però, ci sono almeno due gli elementi che saltano agli occhi: Pixel 4a è davvero piccolo, rivelandosi una scelta obbligata per chi cerca uno smartphone medio gamma compatto, ed ha una sola fotocamera principale. Sì, solo una sul retro. È certamente una scelta coraggiosa, ma non per Google che negli anni ha sempre puntato sulla qualità piuttosto che sulla quantità dei sensori, raccogliendo il consenso del pubblico. Viene da chiedersi però se davvero l'aggiunta di (almeno) una seconda fotocamera, come per esempio una grandangolare, sia così superflua perché il rischio è penalizzare l'esperienza fotografica dell'utente inseguendo un minimalismo estremo.
Pro
- Ergonomia
- Sistema operativo puro
- Fotocamera singola sorprendente
- Display OLED
Contro
- Assenza LED di notifica
- Manca grandangolare
- Manca la ricarica wireless
- Memoria non espandibile
La confezione di Pixel 4a è compatta proprio come lo smartphone, che appare in primo piano dopo aver rimosso il coperchio. Nel ripiano sottostante, però, Google ha inserito tutti gli accessori ordinatamente: il cavo di ricarica con connettore USB Type-C su entrambi i lati lungo 1 metro ed il caricabatterie da 18W ovviamente con ingresso USB Type-C, la spilletta per estrarre lo slot delle SIM card e addirittura l'adattatore OTG da USB Type-A a USB Type-C per poter collegare altri dispositivi USB, come una semplice pendrive. Un piccolo manuale utente completa la dotazione.
Google ha scelto di non inserire né una cover né un paio di auricolari, ma entrambi gli accessori sono in vendita separatamente sullo store. La custodia, che costa 45 euro, è realizzata in un tessuto lavabile in lavatrice e composto nel 70% da materiale riciclato, ricavato da bottiglie d'acqua di plastica , disponibile nei colori Blue Confetti, Static Gray e Basically Black. Gli auricolari USB-C hanno un prezzo di 35 euro.
Specifiche tecniche Google Pixel 4a
- Sistema operativo: Android 11 Stock
- Processore: octa-core Qualcomm Snapdragon 730G (2x 2.2 GHz Kryo 470 Gold + 6x 1.8 GHz Kryo 470 Silver), 8 nm
- GPU: Adreno 618
- RAM: 6GB LPDDR4x a 2133MHz
- Storage: 128GB di memoria interna UFS 2.1
- Display: 5.8 pollici Full HD+ (2340 x 1080 pixel) in 19.5:9, refresh rate a 60Hz, 443PPI
- Fotocamere:
- Posteriore:
- 12MP f/1.7, 27mm, 1.4 µm con stabilizzazione ottica (77°)
- Altro: Panorama, Modalità ritratto, HDR+ in tempo reale, Doppia esposizione, Messa a fuoco in movimento, Zoom alta definizione
- Frontale:
- 8MP f/2.0, 24mm, 1.12 µm (84°)
- Posteriore:
- Sicurezza: Sensore di impronte posteriore
- Connettività: 4G LTE (nano SIM + eSIM), WiFi 802.11ac dual band, Bluetooth 5.0, A2DP/LE/aptX, NFC, GPS/A-GPS, GLONASS, BeiDou, Galileo, QZSS.
- Interfacce: USB Type-C, jack audio da 3.5mm
- Sensori: prossimità, luce ambientale, accelerometro e giroscopio
- Audio: speaker stereo, 2 microfoni, eliminazione dei rumori
- Batteria: 3140 mAh con ricarica a 18W
- Dimensioni: 144 x 69.4 x 8.2 mm
- Peso: 143 grammi
- Colori: Just Black
Come tutti i Pixel, anche il nuovo Pixel 4a ha un design semplice, pulito ma originale, tanto che riesce comunque a distinguersi da altri modelli. La monoscocca costruita in policarbonato di colore nero opaco (Just Black) ha il vantaggio di nascondere impronte e sporco, ma la finitura liscia potrebbe renderla particolarmente scivolosa per qualcuno.
Per fortuna, le dimensioni compatte (144 x 69.4 x 8.2 mm, 143 grammi) dello smartphone aiutano a mantenere salda la presa, anche per chi ha mani piccole, ma devo ammettere che è difficile abituarsi se siete utilizzatori dei classici "padelloni". L'ingombro è così ridotto che lo smartphone si infila facilmente nella tasca di un jeans o in una pochette, un vero lusso di questi tempi, eppure ha uno schermo molto ampio ed uno spessore non proprio tra i più sottili.
Pixel 4a integra un display da 5.8 pollici, che certamente amerete per la qualità della visualizzazione (è un OLED), per la risoluzione (Full HD+) e per la fluidità (nonostante tocchi solo i 60Hz). Grazie alle sue cornici ultrasottili sui quattro lati e al punch-hole che nasconde la fotocamera frontale, però, riesce a contenere gli ingombri e portare il rapporto screen-to-body all'82.74%. Vi basti pensare che Pixel 4a è più piccolo di Pixel 3a, nonostante abbia uno schermo più grande.
Appoggiato su un piano, lo smartphone è un po" "ballerino" per la sporgenza del modulo fotografico in alto a sinistra, che contiene una sola fotocamera con Flash LED. Poco più sotto, nel centro della back-cover ma comunque a "portata di dito", Google ha integrato il lettore di impronte digitali che funziona egregiamente ed è l'unica soluzione per l'accesso sicuro integrata nel Pixel 4a, visto che il riconoscimento del volto 2D è assente. Avremmo preferito un fingerprint di ultima generazione, magari nascosto sotto lo schermo in continuità con la semplicità del design, ma probabilmente in questo caso l'azienda ha preferito l'efficienza all'estetica.
Purtroppo manca il LED di notifica, ma in compenso lo schermo supporta il doppio tap per la riattivazione dallo standby. Sul lato destro, troviamo il pulsante di accensione nella parte alta ed il bilanciere del volume poco sotto, una disposizione insolita visto che in altri smartphone è invertita, ma comunque comoda. Peccato che i bottoni siano un po' rumorosi. Sul lato corto superiore è integrato il secondo microfono, il jack audio da 3.5 mm per le cuffie e (sulla sinistra) il mini carrellino delle SIM, con un solo slot per la nano SIM a cui però si può affiancare una eSIM. Sul lato corto inferiore, invece, sono disposti in ordine: microfono, porta USB Type-C e speaker stereo.
Prima di provarlo non avrei mai pensato di trovarmi davanti uno schermo così bello, che è riuscito a stupirmi in qualunque scenario di utilizzo. Come già anticipato, pur essendo uno smartphone molto compatto, Pixel 4a possiede uno schermo OLED da 5.8 pollici (esattamente 147.6 mm, che non sono pochi) con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), densità di 443 PPI e refresh rate a 60Hz.
Peccato sia fin troppo lucido: lo si può notare all’esterno dove la luminosità è più che buona ma perde un po' di visibilità a causa dei tanti riflessi prodotti. Tutto sommato, utilizzabile però. La luminosità adattiva tramite il sensore di luminosità è perfetta, con un’ottima reattività in qualsiasi condizione. Il display è rivestito da vetro Corning Gorilla Glass 3, non proprio l'ultima generazione, ma comunque più che valido per la protezione da graffi, urti e abrasione.
Ottimo per quanto riguarda la fedeltà dei colori, molto bilanciati e nulla di esageratamente "spinto" con neri profondi e bianchi molto luminosi. Perfetta la visione delle immagini su qualsiasi angolo di visualizzazione e pieno supporto ai contenuti in streaming come Netflix, in HD e HDR10.
Pixel 4a supporta inoltre l'always on display, che è un valido aiuto in assenza del LED di notifica. Non è interattivo, ma almeno fornisce all'utente le informazioni più importanti su notifiche, appuntamenti a calendario, meteo e persino il brano in riproduzione.
Per quanto riguarda il software, a bordo troviamo ovviamente la versione stock di Android 11 con le patch di sicurezza aggiornate al 5 dicembre 2020, che hanno portato qualche miglioramento alla batteria e risolto qualche piccolo problema di visualizzazione: uno tra tutti, il disallineamento delle icone in homescreen, un difetto di poco conto che però potrebbe far storcere il naso ai perfezionisti. Ai fix si aggiungono anche gli aggiornamenti di sicurezza assicurati per 3 anni.
Le personalizzazioni sono quasi assenti, fatta eccezione per quelle principali, con le classiche gesture anche se ne manca una che - a mio parere (o quanto meno per il mio utilizzo) - è utilissima: manca il doppio tap per il blocco schermo in home, costringendomi ad utilizzare il tasto laterale. Tra tutte le applicazioni preinstallate, vorrei citare Recorder, il registratore proprietario di Google menzionato perfino nella prima configurazione, che ha una funzionalità straordinaria: oltre alla registrazione, riesce a trascrivere il parlato e addirittura cercare suoni e parole all’interno di una nota audio. Peccato che al momento questa feature, è funzionante solo in lingua inglese, ma non vedo l'ora che venga attivata anche per l'italiano perché rappresenta un’ottima soluzione per gli universitari.
Le prestazioni del sistema sono sempre fluide, con zero lag nelle animazioni e nel passaggio da un’applicazione all’altra. Il merito non va solo alla leggerezza e alla reattività del software, ma anche alla configurazione hardware basata su un processore Qualcomm Snapdragon 730G e alla dotazione di 6GB di RAM abbinata. Il SoC è stato lanciato nel 2019 ed è pensato per smartphone medio-gamma con vocazione per il gaming, grazie ad un'ottimizzazione della CPU e della GPU, e devo dire che nel Pixel 4A sprigiona tutta la sua forza. Lo storage da 128GB non è espandibile, purtroppo.
Quadrant | Totale | CPU | Memoria | I/O | 2D | 3D | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
- | - | - | - | - | - | |||||
Antutu | Totale | GPU | UX | CPU | MEM | |||||
- | - | - | - | - | ||||||
Geekbench 5 | Single-core | Multi-core | ||||||||
531 | 1520 | |||||||||
AndroBench | Seq. Read | Seq. Write | Rand. Read | Rand. Write | ||||||
503,39 MB/s | 245,74 MB/s | 160,66 MB/s 41131,27 IOPS | 179,25 MB/s 45890,4 IOPS | |||||||
GFX Bench | Car Chase offs. | Manhattan 3.1.1 off. |
Manhattan 3.1 off. | Aztec Ruins Vulkan | Tessellation offs. | Texturing offs. | ALU 2 offs. | |||
1017 | 1061 | 1875 | 1209 | 2435 | 7678 MTexel/s | 1231 | ||||
3DMark | Sling Shot | Sling Shot Extreme Vulkan |
Sling Shot Extreme OpenGL ES 3.1 |
|||||||
3648 | 2384 | 2538 | ||||||||
G1 23,9 fps | G2 12,5 fps | PHY 54,3/33,3/18,9 fps | G1 14,7 fps | G2 7,5 fps | PHY 38,7/24,8/18,5 fps | G1 16,5 fps | G2 7,5 fps | PHY 52,1/34,3/19,1 fps | ||
PCMark | Work 2.0 | |||||||||
Totale | Web browsing | Video editing | Writing | Photo editing | Data manipulation | |||||
8020 | 6304 | 5631 | 7936 | 16825 | 6999 |
Il classico utilizzo social è ottimo, scorrimenti veloci, inserimento e visualizzazione di stories senza alcun problema anche se è necessaria una precisazione per Instagram: aggiungere tag nelle stories oppure riposizionare elementi, con lo schermo così piccolo non è facile almeno all'inizio per chi è abituato a display più grandi. Sempre nelle stories, a volte compaiono dei glitch grafici nella visualizzazione, un effetto mai visto in nessun altro smartphone, anche se sparisce con uno swipe alla storia successiva. Non saprei dirvi se è un problema di ottimizzazione dell’app (molto probabile) o di un sistema operativo "troppo aggiornato" per Instagram. Nella sostanza però sono dettagli trascurabili, che passano in secondo piano grazie alla comodità generale nell'uso quotidiano e soprattutto nella navigazione web grazie all’ottimizzazione di Chrome (che è un altro prodotto di Google).
Passando al gaming, non ho rilevato nessuna anomalia: ho provato Real Racing 3 con dettagli grafici medi settati automaticamente ed ho registrato tempi d'avvio normali (sui 14 secondi circa) e caricamenti tra una sfida e l’altra nella media. In gioco, tutto procede in modo fluido anche in presenza di "affollamento" e lo smartphone non scalda particolarmente durante lunghe sessioni.
Buona la ricezione del segnale con la mia SIM Vodafone, anche se ho notato qualche "tacca in meno" rispetto agli ultimi smartphone provati, ma comunque nella media. Non manca il WiFi 802.11ac dual-band, il Bluetooth 5.0 e NFC, tramite cui ho effettuato anche dei pagamenti elettronici senza alcun problema. A questo aggiungo che Pixel 4a supporta la eSIM, quindi si può definire uno smartphone dual SIM: la SIM virtuale può essere aggiunta nelle impostazioni di rete, anche successivamente.
Chi non conosce la Google Camera e chi non l'ha mai installata? Ormai su tutti i miei ultimi smartphone non posso farne a meno ed è talmente efficiente che Pixel 4a di Google possiede un solo sensore fotografico, andando completamente controcorrente rispetto ai competitor, che invece puntano su un sistema multi-camera. E infatti non ho sentito per niente la mancanza di altre fotocamere, se non di una grandangolare che quindi mi ha impedito di avere una ripresa più ampia in certe situazioni. Devo ammettere, che è forse l'unica mancanza importante ed è un vero peccato.
La sola fotocamera disponibile però è eccellente: si tratta di un sensore da 12MP con apertura f/1.7, FOV di 77° e stabilizzazione ottica, che permette di ottenere ottimi scatti in qualsiasi condizione, dettagli ben visibili con colori bilanciati di giorno e fotografie in notturna davvero nitide grazie ad una modalità ad hoc e all'ottimo contrasto garantito dall'HDR+.
La modalità ritratto è valida e potrete scattare una qualsiasi foto per poi modificare la messa a fuoco, con una distanza minima dal soggetto di 5 centimetri circa. L'effetto bokeh mi ha convinto, anche se non sempre riesce a scontornare perfettamente i soggetti nelle parti più difficili, ma sono imperfezioni visibili solamente dopo aver zoomato.
Passando alla fotocamera anteriore da 8MP con apertura f/2.0, il sensore ha una qualità più che buona con colori bilanciati e - sebbene abbia una risoluzione inferiore - permette di ottenere scatti ben dettagliati. Quindi anche i selfie saranno di ottimo livello.
I video sono di alta qualità, anche grazie alla stabilizzazione (sia ottica e sia elettronica) che svolge un ottimo lavoro: la fotocamera principale registra ad una risoluzione massima 4K@30fps, mentre quella anteriore tocca 1080p@30fps. Insomma, entrambi i sensori mi hanno stupito e devo ammettere che è un piacere rivedere i momenti più belli. Ciò dimostra che non servono tante fotocamere e megapixel a tre cifre per ottenere buoni risultati nella fotografia, ma basta un software ben ottimizzato per essere soddisfatti. Però se ci fosse stata (almeno) la grandangolare...
La mia esperienza audio nella visione di contenuti in streaming, come un video YouTube o l'ultimo episodio della mia serie preferita su Netflix, è decisamente positiva. Gli altoparlanti stereo sono piacevoli da ascoltare con la capsula auricolare che funge da altoparlante vero e proprio, il tutto ben bilanciato. Mi piace un sacco tenerlo in mano durante la riproduzione audio, perché la scocca tende a vibrare e sembra avere un po' di frequenze basse, come un qualsiasi speaker Bluetooth.
La capsula auricolare, essendo un altoparlante a tutti gli effetti, è abbastanza potente e nelle classiche chiamate ho dovuto abbassare il volume per riuscire a mantenere il telefono all’orecchio (comunque ottimo!). La vibrazione mi ha soddisfatto fin da subito, precisa come piace a me. Presente anche il jack audio e non è così scontato.
Una delle novità introdotte con l’ultimo aggiornamento di dicembre è la ricarica adattiva che permette di ricaricare lo smartphone lentamente per preservarne la sua durata, impostando una sveglia prima di andare a dormire e collegando il telefono alla presa di corrente. Comunque con il caricabatterie proprietario da 18W, Pixel 4a si ricarica completamente in circa un'oretta ma in 30 minuti riuscirete a raggiungere il 60% di batteria. Assente la ricarica wireless.
La batteria integrata è da 3140mAh e, anche se può sembrare sotto la media, rimarrete soddisfatti. Arriverete a sera senza problemi con un buon 20% residuo ed anche in una giornata "stress" questo smartphone non vi abbandonerà prima di rientrare a casa, basterà non superare le 6 (al massimo 7) ore di schermo attivo. Ottima la gestione dello standby e, con un uso moderato, riuscirete anche a tagliare due giorni di autonomia.
Se siete alla ricerca di uno smartphone compatto, pulito sia nel design e leggero nel software, non dovreste lasciarvi scappare Pixel 4a. Non ha dei veri concorrenti nel mondo Android, pieno zeppo di modelli molto più grandi e con performance non sempre convincenti (soprattutto nel comparto fotografico), ma l'iPhone 12 mini potrebbe impensierirlo. Manca la grandangolare ed è un gran peccato, però Pixel 4a fa capire a tutti noi che non servono tanti sensori per scattare belle fotografie ma basta una gestione software ottimizzata.
Insomma, se avete deciso di acquistare uno smartphone piccolo e la grandangolare non vi interessa, non pensateci troppo ed acquistate un Pixel 4a di Google. In questo periodo si può ordinare direttamente sullo store di Google al prezzo di 389 euro, ma non è raro trovare qualche offerta che porti il prezzo intorno ai 350 euro, anche su Amazon.