Recensione del netbook mainstream Acer Aspire One D260, caratterizzato da una componentistica di ultima generazione e da una linea elegante e sottile.
Acer Aspire One D260 nasce come aggiornamento del modello precedente Aspire One D250 allo scopo di assorbire le ultime novità in fatto di hardware e di design. Anzi, l'estetica è risultata talmente elaborata da indurre il produttore a semplificarla nel modello Acer Aspire One D255.
Il modello AAO D260 va quindi a posizionarsi nel mezzo dell'offerta di netbook Acer, pronto a contendere ai numerosi avversari la leadership del segmento ultra-mobile low-cost, facendo leva su uno spessore di soli 24 mm ed un peso di 1,25 kg con batteria a 6 celle.
Guardando le nostre immagini dell'Acer Aspire One D260 avrete forse colto una somiglianza con il Packard Bell Dot S. Dopo l’acquisizione di Packard Bell da parte di Acer, infatti, sempre più spesso nascono modelli che condividono telaio e parte della componentistica ma indirizzati a target di utenti differenti: un pubblico giovane o femminile per Packard Bell ed il resto del mercato per Acer.
Le novità in fatto di hardware consistono nel chipset NM10 Express, che compone la piattaforma Pine Trail insieme al processore Atom N450 a 1.66 GHz. Quest'ultimo integra il sottosistema video Graphics Media Accelerator 3150 ed un controller di memoria compatibile con moduli DDR2 fino a 2GB.
Attualmente sono disponibili due configurazioni di Aspire One D260 che si differenziano solo per la dimensione dell’hard disk e per la batteria: il modello con disco da 160 GB e batteria a 3 celle ha un prezzo di listino di 265 euro, mentre quello con disco da 250 GB e batteria a 6 celle ha un costo di 280 euro. Le due configurazioni sono declinate ciascuna in tre colorazioni diverse per un totale di 6 modelli: AAO D260-2Dkk16 e D260-2Dkk25 hanno una finitura nera denominata Black Flake, AAO D260-2Dss16 e D260-2Dss25 sono di colore grigio o Charkoal Flake, ed infine AAO D260-2Duu16 e 2Duu25 esibiscono una bella livrea viola-porpora.
