Schermo e fotocamere

Lo schermo si vede molto bene sotto la luce del sole, ha una temperatura colore fredda e dei riflessi azzurro-verdognoli se inclinato, ma resta una sorpresa per la fascia di prezzo di riferimento. Il sensore di luminosità è puntuale ma cambia luminosità in modo repentino e vistoso. Dovrete abituarvi a questi cambiamenti bruschi, cosa non semplice e che nei primi giorni mi ha contrariato. È presente il filtro per le luci azzurre! Questo accorgimento non è quasi mai ricompreso nelle produzioni orientali e stupisce ancora di più trovarlo su un prodotto di questa fascia.

Lo spettrofotometro X-Rite ha misurato una luminanza massima di 477 nits che è indice di una perfetta leggibilità del display anche sotto piena luce solare, ma ha anche rilevato un forte divario fra la parte bassa dello schermo, meno luminosa, e la parte superiore, molto più brillante.

lo schermo da 5.5 AMOLED è rivestito in vetro Corning Gorilla Glass

La fotocamera a doppia lente è pensata sia per aumentare la profondità di campo sia per effettuare uno zoom ottico 3X. L’effetto bokeh è deludente perché vignetta lo scatto, mentre lo zoom funziona bene ma perde in dettaglio.

Dual-camera postriore dello Z1 Pro

Il software fotografico, che non è del tutto tradotto in italiano, non è velocissimo, al pari della messa a fuoco e dello scatto. Ci sono le più comuni opzioni, come lo scatto panoramico o beauty, ma tutte le foto sono caratterizzate da un sottotono giallastro risolvibile con qualche piccolo aggiustamento nel bilanciamento del bianco. Le foto sono da sette meno, mentre i video, registrati sino alla risoluzione del 4K, hanno un bitrate ballerino (solo di sera o con poca luce) che rende scattosa la riproduzione (anche sullo smartphone) e soffrono molto le basse luci. Non è presente una stabilizzazione convincente e che avrebbe fatto la differenza.

Lo schermo è sopra la media, ma il resto del comparto multimediale non mi ha impressionato!

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