A differenza dei primi tentativi di comunione tra processori Snapdragon e Windows, qui disponiamo di un chip disegnato appositamente per il sistema operativo invece che essere adattato da quelli per smartphone, e la differenza in termini di prestazioni è evidente. Abbiamo provato ad avviare qualcuno dei benchmark compatibili e i risultati non sono affatto male. Windows 10 gira fluidamente e senza impedimenti di sorta, se non quelli dati dal tipo di architettura del processore che impongono alcune scelte sui software utilizzabili.
Si, perché è questo il vero nodo di cui dobbiamo discutere: Windows su architettura ARM infatti consente di utilizzare tutte le applicazioni presenti sul Windows Store, nonché di emulare i software sviluppati per architettura x86 a 32 bit, lasciando fuori dai giochi (per il momento, visto che Microsoft è al lavoro anche su questo) tutti gli applicativi a 64 bit. Ci sono anche software-house che hanno già creato delle versioni apposite per ARM64 dei loro prodotti, ma al momento non sono ancora un numero rilevante.
In poche parole, non ci saranno problemi ad utilizzare il notebook con propositi di produttività oppure di svago multimediale, perché tutto quello che normalmente si ritiene fondamentale è disponibile e perfettamente performante. Microsoft Office, Skype, OneDrive, Google Drive, Microsoft Teams, Netflix, Disney +, Spotify, Google Chrome, Mozilla Firefox, Microsoft Edge… questo è solo un piccolo esempio di applicazioni che abbiamo usato durante la nostra prova, a cui vanno appunto aggiunte tutte le app del Microsoft Store (dove potrete trovare anche alternative al browser per quanto riguarda Youtube e altri siti) e la possibilità di “installare” delle web app da Microsoft Edge. Infatti potremo ad esempio lanciare Spotify in versione web app invece di installare la classica versione desktop o quella dello Store di Windows, trovandoci davanti ad un interfaccia curata, compatibile con il touchscreen e meno dispendiosa in termini di risorse.
SuperPi (single-threading) | 1M | 2M | 4M | 8M | |||||
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7Zip (multi-threading) | 32MB / 4 thread | ||||||||
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Geekbench 5 | Single core | Multi-core | |||||||
756 | 2832 | ||||||||
Cinebench 15 | OpenGL | CPU | |||||||
- | - | ||||||||
CrystalDiskMark | Sequenziale QD32T1 | Seq | Random 4K Q32T1 |
Random 4K |
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Read | Write | Read | Write | Read | Write | Read | Write | ||
1132,9MB/s | 412,03MB/s | 1178,98MB/s | 425,66MB/s | 40,76MB/s | 40,71MB/s | 20,26MB/s | 30,45MB/s | ||
PCMark 10 | Essentials | Productivity | Applications | ||||||
- | - | 4469 | |||||||
3DMark | Time spy | Ice Storm Extreme | Fire strike | ||||||
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Per quanto riguarda i software già presenti sul mercato con un’apposita versione ARM64, non possiamo non menzionare il nuovo Microsoft Edge e Mozilla Firefox. Intendiamoci, chi utilizza Google Chrome non avrà alcun problema (se non forse utilizzando 30-40 schede contemporaneamente), ma scegliere di utilizzare un browser compilato a modo per girare su questo genere di processore porterà sicuramente dei vantaggi in termini di batteria e “affaticamento” del Galaxy Book S. Zero possibilità invece di installare un software 64-bit x86: al momento non c’è supporto all’emulazione di questa categoria, per cui dimenticatevi di poter avere ad esempio Adobe Premiere Pro (che in qualunque caso avrebbe avuto le sue difficoltà a lavorare su questa configurazione).
Uno dei punti di forza di questo notebook è sicuramente la batteria. Lo Snapdragon 8cx consente dei consumi veramente limitati e non scalda (rientra infatti nella categoria dei processori low-power), portandoci sempre e comunque a fine giornata anche con un utilizzo continuativo. Sarà infatti possibile lavorare o godersi le proprie serie TV anche per 10-11 ore consecutive senza il pericolo che il Galaxy Book S si spenga. Ovviamente cominciando ad utilizzare software più pesanti in sessioni moderatamente lunghe (es. Photoshop), la durata si ridurrà e le prestazioni potrebbero soffrirne un po’, ma questo device non è studiato per quello in fondo.
A completare l’esperienza più che positiva anche il modulo 4G LTE Cat.20, che consente buone velocità di picco e soprattutto rende il dispositivo sempre connesso, un millisecondo dopo l’accensione sarà già operativo e sarete pronti a navigare in qualunque situazione vi troviate.