Abbiamo testato il Samsung Galaxy Book S, nella versione con SoC Qualcomm Snapdragon 8cx e Windows on ARM, per la produttività in movimento. Elegante, leggero e dalla lunga autonomia, ma è davvero un notebook per tutti?
Può sembrare un notebook come tanti, ma non lo è. Samsung Galaxy Book S è uno dei (pochi) dispositivi basati su piattaforma Windows on ARM (WoA) e dotato di un processore Qualcomm Snapdragon 8cx invece delle classiche soluzioni Intel o AMD. Questo significa un passo avanti verso la commistione tra Windows e mobilità pura, ma anche (allo stato attuale) qualche limitazione.
Samsung Galaxy Book S è stato lanciato nel 2019 ma è sbarcato ufficialmente in Italia solo nell'aprile 2020 (sì appena 5 mesi fa) a 1099 euro nella colorazione Earthy Brown (qui il link Amazon), da non confondere con il Samsung Galaxy Book S (Intel Lakefield) presentato quest'estate sul nostro mercato, identico esteticamente ma con una dotazione hardware completamente diversa.
Samsung come al solito ha lavorato molto sulla qualità e sull'estetica del prodotto, con materiali premium e componenti piacevoli sotto ogni aspetto. Al già noto processore Snapdragon 8cx fanno compagnia 8GB di RAM LPDDR4X e 256GB di memoria interna, espandibile tramite microSD fino a 1TB. Bellissimo anche il display da 13.3 pollici TFT con risoluzione Full HD (16:9) touch. Niente male, per un dispositivo estremamente portatile e che pesa meno di 1Kg (960 grammi per la precisione). La sua natura “mobile” è ben visibile anche grazie alla presenza di uno slot Nano-SIM per poter godere della connettività 4G-LTE, rendendolo un device “Always-Connected” e sempre pronto all'uso in qualsiasi situazione. In qualunque caso non divaghiamo oltre, approfondiamo il tutto nella nostra recensione.
Pro
- Portabilità estrema
- 4G-LTE
- Audio eccezionale
- Lunga autonomia
- Prestazioni sorprendenti
Contro
- Limitazioni software
- Tastiera migliorabile
- Prezzo
- Assenza del supporto per S-Pen
- Luminosità automatica assente