Recensione del tablet HP Slate 7Recensione dell'HP Slate 7, un tablet Android economico ma solido, ben costruito e con prestazioni interessanti rispetto alla fascia di prezzo che occupa, anche nel gaming 3D.


HP Slate 7 è il tablet che ha segnato il ritorno del colosso statunitense nel settore, dopo lo sfortunato esordio nel 2011 con il TouchPad basato su sistema operativo WebOS, ereditato da Palm in seguito alla sua acquisizione e poi accantonato e trasformato in progetto open-source. In realtà, come forse ricorderete, il Touchpad era stato ribassato al prezzo di 99 dollari/99 euro diventando uno dei gadget hi-tech più popolari e ricercati di sempre, oggetto di innumerevoli esperimenti e modding, ma evidentemente la sua vicenda va inserita all'interno di un contesto più ampio di riorganizzazione dell'azienda HP.

Il nuovo CEO Meg Whitman ex-eBay si è reso interprete di questa esigenza di rinnovamento, riuscendo nel giro di un paio d'anni a restituire a Hewlett Packard il suo ruolo, non solo di leader del mercato ma anche dell'innovazione, come dimostrano molti prodotti recenti. La gestione Withman ha portato con sé alcuni cambiamenti epocali, come la nuova strategia multi-OS: HP non punterà solo su Windows 8, leader in ambito desktop e notebook, ma anche su Android, che domina tra smartphone e tablet, e Chrome OS con un paio di chromebook di recente uscita, e probabilmente in futuro anche altri sistemi operativi.

HP Slate 7 è un tablet Android da 7 pollici

Il primo prodotto Android di HP è stato proprio lo Slate 7 protagonista di questa recensione, un tablet economico da 7 pollici che rientra quindi in quella categoria di prodotti che è stata portata alla ribalta dal primo Nexus 7 di Google. Si tratta di un settore molto competitivo, in cui operano player agguerriti come Acer, Asus, Lenovo e Samsung ma è anche un segmento di mercato che offre grandi opportunità per chi è in grado di proporre soluzioni affidabili.

Lo schermo con tecnologia HFFS ha un'ottima leggibilità outdoor

HP Slate 7, con un prezzo di vendita che era partito da 159 euro ma si attesta attualmente intorno ai 130 euro IVA inclusa, è sicuramente uno degli esponenti più rappresentativi della categoria. Trattandosi di un entry level sono stati ovviamente necessari dei compromessi per contenerne il costo, alcuni dei quali non sono stati ben compresi da una parte della stampa specializzata, che li ha stigmatizzati come difetti.

Nella nostra recensione invece tenteremo di proporre una visione alternativa, andando a contestualizzare ciascuna caratteristica del tablet di HP all'interno di quella che può essere la sua destinazione d'uso. In questa prospettiva, molti aspetti dello Slate 7 che sono stati frettolosamente considerati dei limiti possono addirittura diventare dei pregi, a partire dalla scelta del SoC Rockchip, che nei benchmark ha sempre mostrato punteggi superiori a quelli del più blasonato Nvidia Tegra 3 utilizzato proprio dal primo Nexus 7. Discorso analogo può essere fatto anche per lo schermo che non offre gli stessi angoli di visione degli IPS ma in compenso garantisce una ottima leggibilità all'aperto: non capita spesso di condividere lo schermo di un tablet da 7 pollici fra più utenti, quindi la visione laterale su questi device ha importanza secondaria, mentre il loro formato tascabile ne favorisce l'uso in mobilità, per il quale è indispensabile disporre di un display luminoso.

HP Slate 7 ha dimensioni tascabili

Nell'insieme dunque si tratta di un device a nostro avviso ben bilanciato e dal costo proporzionato a ciò che è in grado di offrire. Solido, robusto ed affidabile, offre un'esperienza d'uso soddisfacente, e va quindi considerato come una valida opzione quando si cerca un tablet da 7 pollici ma si dispone di un budget limitato.


Unboxing

Considerato che è una soluzione economica, non ci si può aspettare che l'HP Slate 7 sia accompagnato da un bundle sontuoso. La confezione è un po' più grande del comune per un tablet di soli 7 pollici ma in compenso ha una veste grafica abbastanza curata. La scatola infatti è sostanzialmente bianca, con un'immagine ad effetto del dispositivo sul lato anteriore, accompagnata dal logo HP e da quello di BeatsAudio, che firma il sistema audio, mentre i fianchi sono azzurri e anch'essi caratterizzati dalla presenza del logo HP Slate 7.

All'interno ci sono diversi scomparti, che ospitano, oltre al tablet vero e proprio racchiuso in una bustina protettiva in tessuto, la documentazione cartacea, comprensiva di guida al primo utilizzo, garanzia e normative di sicurezza, tutto in più lingue e un alimentatore universale compatto da parete, dotato di un sistema modulare per la spina, che può variare a seconda della nazione di commercializzazione, e di un attacco USB per il relativo cavo USB/microUSB, che svolge quindi la doppia funzione di cavo dati e di alimentazione.

Il contenuto della confezione dell'HP Slate 7

L'adattatore per la presa di corrente, nel nostro caso di tipo europeo a due poli, va fatto scorrere nell'apposito alloggiamento tramite slitte finché non scatta in posizione. Infine nella confezione, che ricordiamo può variare nella versione commercializzata rispetto a quella che abbiamo provato, è presente anche un adattatore per le prese statunitensi.

L'alimentatore a parete è di tipo USB e universale

Design

Passando ad analizzare il tablet, la prima cosa che si nota è la qualità costruttiva. Lo Slate 7 non sembra affatto un prodotto economico; il policarbonato scelto per la scocca infatti è di ottima qualità, rigido e privo di flessioni e presenta una pratica finitura soft touch disponibile con colorazione grigio argento o arancione, che ne migliora il grip e il feeling al tatto, mentre l'intero perimetro del tablet è realizzato in acciaio inossidabile, che oltre a contribuire all'estetica gli dona anche una maggior robustezza.

Slate 7 ha uno spessore di 1cm

HP Slate 7 può contare anche su un design sobrio ed efficace, forse non particolarmente originale ma decisamente gradevole, equilibrato e ben riuscito, grazie alle linee essenziali, al design full flat con gli angoli smussati e al frontale dominato dall'elegante display completamente privo di cornice. Non sono stati trascurati i particolari: come si può notare nel nostro video infatti il bilanciere di regolazione del volume e il tasto di accensione sono entrambi in acciaio inossidabile, partecipando a quella sensazione di robustezza che trasmette lo Slate 7.

HP Slate 7 ha un ingombro contenuto, nonostante non sia il tablet più sottile della categoria

Il tablet misura 197 x 116 x 10.7 mm e pesa circa 370 g, risultando quindi in linea con quelle che sono le dimensioni di molti altri prodotti da 7 pollici appartenenti alla stessa fascia.

La cover presenta una finitura gommata

Chiudiamo l'analisi degli aspetti costruttivi dell'HP Slate 7 dando uno sguardo sotto la scocca. Accedere all'interno del tablet è molto facile, a differenza di quanto riscontrabile in altri modelli prodotti da competitor: è sufficiente rimuovere appena due viti che trattengono una mascherina in metallo che ricopre le porte e sganciare i dentini che bloccano la cover aiutandosi con un plettro o una tessera di plastica. In questo modo tra l'altro sarà possibile raggiungere la batteria per sostituirla in caso di malfunzionamento.

Per accedere ai componenti interni dell'HP Slate 7 bisogna prima rimuovere una mascherina in metallo

Il design interno dello Slate 7 è ordinato e ben realizzato

Nella porzione superiore lasciata libera dalla batteria è alloggiata la scheda madre, con tutti i componenti principali, coperti da un dissipatore passivo, mentre dalla parte opposta possiamo vedere le camere di risonanza degli speaker, di cui parleremo meglio in seguito. In generale il design interno è ordinato e dimostra l'intenzione degli ingegneri HP di realizzare un prodotto di qualità.

Gli altoparlanti Beats Audio hanno camere di risonanza ampie per un migliore volume


Caratteristiche tecniche

HP Slate 7 offre la seguente dotazione tecnica:

  • SoC: RockChip RK 3066 (CPU dual core ARM Cortex A9 da 1.6 GHz e GPU ARM Mali 400 MP4)
  • RAM: 1 GB DDR3
  • Storage: 8 GB eMMC
  • Display: 7 pollici HFFS WSVGA (1024 x 600 pixel) multitouch a 5 punti di contatto
  • Porte: 1 microUSB, 1 lettore di memorie microSD con supporto a schede fino a 32 GB, 1 jack audio combo da 3.5 mm per Line ine Out
  • Fotocamera: webcam anteriore VGA, fotocamera posteriore 3 Mpixel
  • Sensori: accelerometro
  • Connettività: unità combo Wi-Fi 802.11b/g/n e Bluetooth 2.1 + EDR
  • Audio: sistema Beats Audio con altoparlanti stereo
  • Batteria: polimeri di Litio a 1 cella da 3500 mAh/12.95 Wh
  • Sistema operativo: Google Android 4.1.1 Jelly Bean
  • Dimensioni (L x P x A): 197 x 116 x 10.7 mm
  • Peso: 370 g

Processore e piattaforma hardware

Hewlett Packard ha scelto come cuore del suo tablet Slate 7 il System on a Chip Rockchip RK3066. Si tratta di una soluzione realizzata con sistema produttivo a 40 nanometri e composta da un processore dual core ARM Cortex A9 con clock rate di 1.6 GHz e da un sottosistema grafico Mali 400 MP4, anch'esso disegnato da ARM e dotato di quattro core con frequenza operativa di 250 MHz.

Il processore è un Rockchip RK3066 dual-core

ARM Cortex A9, alla base di tantissimi prodotti tra cui anche l'Nvidia Tegra 3, è un processore a 32 bit basato su architettura ARM v7 di tipo OOO (Out Of Order), soluzione che come sappiamo è molto più efficiente di quelle In Order, in quanto ottimizza i cicli di istruzioni eseguendoli in base alla disponibilità di dati di input e non al loro ordine originale nel programma.

Come tutti i processori Cortex A9 inoltre anche il RockChip RK3066 prevede la presenza di un'unità per il calcolo in virgola mobile VFPv3, che raddoppia le prestazioni rispetto alle versioni usate in precedenza, e supporta l'estensione NEON SIMD, una media processing engine che consente di effettuare fino a 16 operazioni in contemporanea.

Per quanto riguarda il sottosistema grafico ARM Mali 400 MP4 invece si tratta di un motore 3D puro, non dotato cioè anche di funzioni di supporto e pilotaggio video, demandate invece a un core dedicato. Mali 400 si occupa esclusivamente di renderizzare gli elementi grafici in memoria, inviandoli poi al core che gestisce la visualizzazione.

Il SoC Rockchip RK3066 integra anche una VPU capace di eseguire la decodifica di video compressi Full HD 1080p. La GPU è dotata di una cache di secondo livello da 256 KB e supporta le librerie grafiche OpenGL ES e OpenVG, ma purtroppo non le OpenCL, né tantomeno le DirectX.

Infine è presente anche un controller di memoria che supporta fino a 2GB di RAM di tipo LPDDR2 o anche le più veloci DDR3, come quelle adottate da HP per lo Slate 7.


Audio

La componente audio è uno dei punti di forza dello Slate 7, visto che può contare su un sistema curato da Beats Audio, azienda fondata da Dr. Dre e conosciuta per la qualità delle proprie soluzioni. Il tablet inoltre è anche equipaggiato con una coppia di speaker, aspetto nient'affatto scontato se si pensa che fino a poco tempo fa anche modelli molto più blasonati e costosi come l'Apple iPad, presentavano un altoparlante mono. I due speaker dello Slate 7 sono alloggiati su uno dei lati corti, una scelta che penalizza un po' nel caso in cui si guardi un video o un film in modalità landscape tenendo il tablet in mano, sia perché è facile coprire con la mano uno o entrambi gli speaker, sia perché in ogni caso si perde l'effetto stereofonico, visto che entrambi si troverebbero sullo stesso lato rispetto all'utente.

In ogni caso la qualità finale è ragionevolmente buona per un device appartenente a questa fascia di prezzo anche se chiaramente non si può pretendere un risultato paragonabile anche soltanto a quello ottenibile con un notebook. Il volume massimo e la qualità generale sono comunque abbastanza buone, soprattutto grazie alle camere di risonanza che ospitano gli speaker all'interno della scocca e al software dedicato Beats Audio che propone tre preset tra cui scegliere (ascolto in cuffia, con gli auricolari o modalità passiva).

Pannello di controllo Beats Audio

Video

Passiamo ora al comparto video, che merita un discorso un po' più approfondito in quanto si tratta di uno di quelli più criticati dalla stampa specializzata, non soddisfatta della scelta di Hewlett Packard di non utilizzare uno schermo IPS, come solitamente accade ormai nella stragrande maggioranza dei casi, anche nella fascia low cost. HP invece ha adottato la tecnologia HFFS o FFS+ (High-aperture-ratio Fringe Field Switching), largamente diffusa sugli schermi montati sugli aeroplani per via dell'eccellente leggibilità outdoor. Come contraltare però HFFS non offre un angolo di visione sui due piani ampio quanto quello dei pannelli IPS, aspetto che appunto ha fatto storcere il naso ad alcuni colleghi, assieme alla scelta della risoluzione, pari a 1024 x 600 pixel in formato 16:9.

Lo schermo è provvisto di matrice HFFS

Le scelte di HP invece ci sembrano condivisibili, visto che il produttore statunitense ha voluto privilegiare la leggibilità anche all'aperto rispetto all'angolo di visibilità. Utilizzando il nostro spettrofotometro X-Rite abbiamo rilevato in ognuno dei settori in cui viene diviso il display durante il test un valore di luminanza compreso tra le 346 e le 380 cd/m², con il settore centrale che ha fatto segnare 403 cd/m² addirittura meglio dei 400nits indicati ufficialmente dal produttore! Il valore di luminanza dichiarato, infatti, di solito è quello massimo teorico, mentre la brillantezza reale è leggermente inferiore, in questo caso invece è superiore! Tradotto in termini concreti, significa che il display dell'HP Slate 7 è leggibile anche in condizioni di forte illuminazione ambientale, qualità essenziale per un tablet da 7 pollici votato alla mobilità. A fronte di un simile risultato ci sembra trascurabile il fatto che lo schermo abbia un angolo di visione effettivamente assai ridotto, soprattutto sul piano orizzontale, visto che stiamo pur sempre parlando di un tablet da 7 pollici, non particolarmente indicato dunque alla condivisione di contenuti multimediali tra più persone.

Anche il rapporto tra la risoluzione e il form factor era stato criticato, in quanto per avere un corretto rapporto 16:9 la risoluzione sarebbe dovuta essere pari a 1024 x 576 pixel. La differenza, seppur minima, ha comportato un adattamento, una specie di stiracchiamento dell'interfaccia Android, le cui icone risulterebbero lievemente allungate, anche se a occhio non ci è parsa una differenza apprezzabile. Resta invece il fatto che non si tratta di uno schermo HD ma anche in questo caso non si tratta di una novità né può essere visto come un difetto oggettivo, visto che molti altri device coevi come il primo Nexus 7, il primo Apple iPad mini o ancora l'Amazon Kindle Fire da 7 pollici offrono una risoluzione identica o molto vicina.

Il rapporto di forma non è esattamente 16:9

HP infine non ha integrato alcun sensore di luminosità ambientale per la regolazione automatica dell'intensità della retroilluminazione del display, che potrà essere quindi settata soltanto manualmente, tramite una slide raggiungibile dalla schermata impostazioni. Per quanto riguarda il digitalizzatore capacitivo a cinque punti di contatto, è di buona qualità e si è rivelato reattivo e sufficientemente preciso, tenendo sempre conto della natura economica dello Slate 7.

La camera principale da 3MP è sprovvista di flash LED

Il comparto video è completato dalla webcam anteriore VGA, adatta a svolgere videochiamate, e dalla camera posteriore da 3 Mpixel. Quest'ultima è priva di autofocus, stabilizzatore d'immagine e flash ed è dotata di un'interfaccia molto basilare, che consente di regolare soltanto alcuni parametri di base come ad esempio il bilanciamento del bianco. Sono presenti inoltre due preset, uno standard e uno per scattare foto in modalità notturna.


Interfacce e networking

Come detto, il tablet appartiene alla fascia economica del mercato ed è quindi normale che si debba rinunciare a qualcosa per contenere il prezzo finale. La dotazione di porte e moduli di connettività ad esempio è molto spartana, pur garantendo comunque allo Slate 7 una flessibilità sufficiente.

Tra le prime infatti troviamo soltanto una porta microUSB, non di tipo OTG, un jack audio combo per connettere le cuffie o il microfono e un lettore di memorie microSD che ufficialmente supporta schede fino a 32GB e che consente di espandere ragionevolmente il poco spazio disponibile per lo storage locale, vista la memoria eMMC limitata a soli 8 GB, di cui ovviamente una parte riservati al sistema operativo.

Sul fondo c'è la porta microUSB

Il lato superiore ospita un jack audio ed il lettore di microSD

Stesso discorso vale per i moduli wireless. Lo Slate 7 infatti è privo sia di GPS che di modem 3G ed offre soltanto un'unità combo con Wi-Fi 802.11b/g/n e Bluetooth 2.1 + EDR, uno standard ormai piuttosto datato e privo di quelle caratteristiche di risparmio energetico dell'ultima versione 4.0.

Da segnalare inoltre che la componente Wi-Fi soffre di qualche problema di stabilità che può portare alcune volte alla perdita della connessione. In questi casi non è sufficiente disabilitare e riabilitare il WiFi ma bisogna riavviare il tablet. HP ha tentato diverse volte di risolvere il problema col rilascio di aggiornamenti firmware ma finora è solo riuscita a mitigare il problema, senza però risolverlo definitivamente. Si tratta comunque di un inconveniente poco frequente perché nel corso della nostra prova si è verificato soltanto una volta.

La rete wireless è stabile anche se episodicamente possono esserci dei crash

Batteria e autonomia

Abbiamo già visto che la batteria, ai polimeri di litio a una sola cella da 3500 mAh e 12.95 Wh, è interna ma comunque accessibile per chi abbia un po' di dimestichezza con il disassemblaggio. Per quanto riguarda l'autonomia, a differenza dei notebook non abbiamo un software di riferimento su Android per testare questo parametro. Le nostre misurazioni quindi sono del tutto empiriche e basate sulla rilevazione del tempo che la batteria impiega a scaricarsi durante l'utilizzo quotidiano. Dalla nostra esperienza dunque risulta che l'HP Slate 7 supera di poco le 4 ore in riproduzione video, attestandosi invece tra le 7 e le 7 ore e mezza con un impiego misto, Wi-Fi acceso e luminanza del display al massimo, risultato in entrambi i casi da ritenersi più che soddisfacente.

La batteria assicura un'autonomia massima di 3 ore e mezza


Test

Per testare l'HP Slate 7 abbiamo utilizzato cinque classici benchmark per Android come Quadrant, AnTuTu e Vellamo per il sistema nel suo complesso e GFXBench e 3DMark per il sottosistema grafico e le capacità in ambito gaming, a cui abbiamo affiancato alcuni titoli videoludici di ultima generazione appartenenti a generi differenti ed equipaggiati con motori di rendering diversi come Shadowgun, Dungeon Hunter III e Real Racing, oltre ad Epic Citadel, una tech demo dell'Unreal Engine che comprende anche un benchmark.

I risultati sono sorprendenti, perché il RockChip RK3066, nonostante sia solo un dual core e non sia altrettanto blasonato quanto le soluzioni di Nvidia o Qualcomm, ha fatto segnare in tutti i test punteggi sempre superiori a quelli del primo Nexus 7 dotato di Tegra 3, posizionandosi a metà strada tra la prima e la seconda generazione del tablet Google, dotata invece di uno Snapdragon S4 Plus con CPU quad core ARM Cortex A9 e GPU Adreno 320.

Dopo aver svolto le cinque sezioni di test cui si compone Quadrant, lo Slate 7 ha restituito un punteggio di 4290 contro i 3700 punti del Nexus 7 di prima generazione. Il vantaggio, come mostra lo stesso grafico, è stato ottenuto in questo caso specifico grazie soprattutto alle migliori prestazioni della memoria e ai punteggi superiori ottenuti nella sezione I/O.

Quadrant

Quadrant, grafico comparativo

Anche lo score di poco superiore ai 15000 punti assegnato da AntuTu al tablet conferma le prestazioni di cui è capace l'RK3066. Il punteggio infatti è simile a quello ottenuto da uno smartphone top gamma come il Samsung Galaxy S3 e ancora una volta posizionato a metà strada tra i Nexus 7 di prima e seconda generazione.

Antutu

AntuTu, grafico comparativo

Giungiamo così a Vellamo, benchmark sviluppato da Qualcomm, che svolge due suite di test, la prima dedicata a verificare le prestazioni della CPU e la seconda che testa soprattutto le prestazioni dei device in ambito Web, eseguendo anche benchmark classici come SunSpider. Inutile ribadire che, in entrambi, anche questa volta il punteggio ottenuto è superiore a quello del primo Nexus 7 e paragonabile a quello di un Galaxy S3.

Vellamo

Vellamo, grafico comparativo

Del resto l'esperienza diretta avalla i test sintetici, visto che aprendo il browser e navigando si può notare una grande fluidità e reattività dell’interfaccia nel rispondere alle varie gesture come pinch-to-zoom, panning etc. e del browser. Anche la visualizzazione di video Full HD non crea problemi alla piattaforma dell'HP Slate 7, che riesce a gestire piuttosto bene il demo Big Buck Bunny, mostrando qualche rallentamento soltanto nel passaggio da una sezione all'altra del video tramite la barra di scorrimento del player, in misura comunque del tutto trascurabile, soprattutto in un device di questo prezzo.

GFXbench

Anche in ambito ludico infine il Rockchip RK 3066 e in particolar modo la GPU ARM Mali 400 MP riesce a competere con la Nvidia GeForce ULP che equipaggia il Nexus 7, come dimostrano i punteggi ottenuti nel test Egypt di GFX Bench (12 FPS contro 9), o quelli restituiti da Ice Storm di 3DMark, pari rispettivamente a 2984, 2769 e 2206 nelle modalità basic, ultimate ed extreme.

3DMark

Nei giochi del resto la ARM Mali 400 si è comportata egregiamente. Nel benchmark di Epic Citadel ad esempio ha fatto segnare una media di quasi 43 FPS in modalità high quality, mentre nei tre titoli da noi selezionati, Shadowgun su engine Unity, Dungeon Hunter 3 e Real Racing su engine Mint 3D, la giocabilità si è sempre mantenuta su livelli elevati, come testimoniato anche dalla nostra video-recensione.

Epic Citadel


Sistema operativo

Un accenno anche al sistema operativo adottato da HP, Google Android in versione 4.1.1 Jelly Bean, la cui GUI supporta la modalità panoramica nella home screen ed è quindi in grado di ridistribuire i propri elementi in maniera differente rispetto a quella portrait, così da sfruttare al meglio lo spazio disponibile, con la barra delle applicazioni disposta sul lato destro, la search bar con supporto alla ricerca vocale su quello opposto, la barra di navigazione nella porzione inferiore dello schermo e ovviamente la status bar nella parte alta.

Jelly Bean è stata una release fondamentale per migliorare l'esperienza utente di Android, perché oltre al supporto per una più ampia varietà di display e formati, ha introdotto anche una serie di miglioramenti volti a incrementare la fluidità dell'interfaccia e la reattività al tocco (Project Butter).

HP finora non ha rilasciato un update del firmware ad Android 4.2, nonostante abbia già distribuito diversi aggiornamenti, solitamente però sempre tesi alla correzione di bug. Hewlett Packard inoltre non ha personalizzato il sistema operativo in alcuna maniera, limitandosi ad aggiungere alla versione Vanilla o stock soltanto il supporto a BeatsAudio e l'app ePrint, la soluzione di cloud printing che consente di mandare file in stampa anche da remoto, quando cioè non siamo a casa o in ufficio.   

Conclusioni

HP è riuscita a realizzare un buon tablet Android based economico, nonostante fosse alla sua prima esperienza in questo settore. Lo Slate 7 infatti può vantare una scocca robusta, un design gradevole e ottime prestazioni, sfoderate dall'insospettabile RockChip RK3066 che, come abbiamo appena visto, ha fatto segnare in tutti gli ambiti risultati sempre superiori a quelli del SoC Nvidia Tegra 3 e vicini a quelli ottenuti da uno smartphone come il Samsung Galaxy S3.

HP Slate 7 con la sua confezione

Il resto della dotazione poi è comunque più che adeguato alla fascia di prezzo dello Slate 7 che ricordiamo si trova adesso comunemente in commercio con prezzi dell'ordine dei 130 euro. Certo, il tablet non è esente da alcuni limiti, ad esempio la mancanza quasi assoluta di sensori ad eccezione dell'accelerometro, o l'angolo di visione sul piano orizzontale offerto da un display per altro molto valido, o ancora qualche sporadico crash dell'interfaccia Wi-Fi, ma a nostro avviso si tratta di aspetti che possono passare tutti tranquillamente in secondo piano se paragonati alle qualità che abbiamo messo in evidenza nella sezioni di questa recensione, inusuali per un tablet low cost.

Il sistema BeatsAudio è uno dei pregi dello Slate 7

HP Slate 7 dunque offre un'esperienza d'uso nel complesso soddisfacente, con un'interfaccia sempre fluida e reattiva, un display luminoso e perfettamente leggibile anche all'aperto e prestazioni consistenti che consentono all'utente di muoversi con sicurezza in ambito multimediale, dove può spaziare senza problemi dalla visione di film e video anche full HD ai giochi 3D. Se state valutando l'acquisto di un tablet per voi o come regalo di Natale ma avete un budget ridotto, l'HP Slate 7 è sicuramente un prodotto da tenere in considerazione.

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