Tastiera e touchpad

HP Pavilion DV6 6099EL ha una diagonale di 15.6 pollici e offre quindi spazio sufficiente per integrare una tastiera completa, comprendente anche un tastierino numerico. Il vano della tastiera è inserito all'interno della C shell in alluminio che costituisce una base solida, sia per appoggiare i polsi sia per evitare che la tastiera fletta durante la battitura. Inoltre la tastiera affonda di qualche millimetro all'interno del talaio, realizzando una posizione più ergonomica che contribuisce a ridurre la sensazione di affaticamento a seguito di intense sessioni di lavoro.

La tastiera è del tipo a elementi isolati, con tasti di dimensioni standard che offrono un ottimo feedback durante la digitazione. Il piano è pulito e lineare, sovrastato unicamente dal pulsante di accensione e dal pulsante di avvio rapido del browser Web; manca un gruppo di pulsanti multimediali come sui Pavilion di qualche anno fa, ben rimpiazzati dai tasti funzione. È una soluzione più pratica che non compromette in alcun modo l'usabilità perché i tasti funzione sono associati direttamente ai controlli, e possono essere azionati con un solo click, senza la necessità di premere contemporaneamente il tasto Fn.

Tastiera con tastierino numerico

Come corollario della filosofia costruttiva MUSE 2.0, che prevede una combinazione di elementi estetici e funzionali, la superficie dei tasti presenta un rivestimento simile a quello che viene utilizzato sulle serie di notebook professionali del PC vendor americano e che prende il nome di HP Durakeys. Lo scopo di questo trattamento è quello di rendere i tasti ed i simboli che vi sono impressi più resistenti all'usura.

Al centro del palm rest d'alluminio spicca un grande touchpad Synaptics. Con una scelta che condividiamo pienamente, HP ha deciso di passare ad un touchpad Synaptics con pulsanti di selezione dedicati: il Clickpad di Synaptics, l'innovativo touchpad con bottoni nascosti sotto la superficie sensibile "à la Mac", che HP aveva adottato sulla precedente serie di notebook Pavilion dv6, per quanto affascinante ed innovativo, offriva un'esperienza d'uso meno naturale, comoda ed intuitiva.

Touchpad Synaptics

Peraltro, bottoni a parte, al touchpad montato sui Pavilion dv6-6000 non manca nessuna delle innovative funzioni offerte dal Clickpad: sono supportate le gestures multitouch a due o tre dita, come pinch-to-zoom, scrolling a due dita, rotazione etc, ed è presente la tecnologia ACM PalmCheck che identifica eventuali tocchi involontari sul touchpad ignnorandoli.

La superficie sensibile è davvero ampia e permette di spostarsi facilmente da un lato all'altro dell'ampio display, senza dover ogni volta staccare e riposizionare il dito dalla membrana. Quest'ultima poi presenta il giusto mix tra scorrevolezza e precisione, consentendo quindi un'interazione efficace con le interfacce di sistema operativo e programmi. Ovviamente l'utente può regolare manualmente tutti i parametri d'uso del touchpad tramite un apposito tool.

Inoltre il touchpad è circondato da un perimetro semitrasparente, retroilluminato da LED bianchi, così da essere facilmente identificabile anche in ambienti con poca illuminazione. Il bordo luminoso si spegne sostituito da una spia rossa se si disabilita il touchpad tramite un doppio-click sull'angolo superiore sinistro. Ci si potrebbe chiedere come mai si sia scelto di retroilluminare il touchpad e non anche la tastiera, ma non bisogna dimenticare che il notebook in questione fa parte della famiglia Entertainment di Hewlett Packard e quindi, nonostante la configurazione hardware ne permetta l'uso anche in contesti lavorativi, si tratta di un notebook pensato soprattutto per l'uso multimediale. Guardando un film al buio sarà quindi molto più facile che l'utente cerchi di usare il touchpad, magari per interagire con i diversi comandi del software di riproduzione video, piuttosto che la tastiera.

In basso a destra infine è presente un lettore di impronte digitali dotato della tecnologia HP Simple Pass, che permette all'utente non solo di loggarsi al proprio notebook senza dover digitare password, ma di effettuare alla stessa maniera anche il login online su qualsiasi sito a cui sia iscritto, che sia ad esempio una webmail piuttosto che un social network, semplicemente accoppiandone le credenziali d'accesso all’impronta digitale di una delle dita delle due mani.

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