Recensione di ASUS Zenfone 5 ZE620KLASUS Zenfone 5 rappresenta un serio tentativo di scalata del mercato degli smartphone da parte del brand taiwanese. Vuole assecondare i gusti degli utenti per attrarre un'ampia platea di potenziali acquirenti ma al rischio di apparire poco originale.


"Back to 5". Lo slogan scelto da ASUS per il lancio della serie Zenfone 5 al MWC 2018 sintetizza perfettamente il desiderio di ripartire da zero nel settore degli smartphone dopo anni di tentativi infruttuosi. Consolidata la partnership con Qualcomm, ASUS vuole uscire dall'angusta nicchia nella quale si trova relegata e iniziare a generare volume e profitti anche in questo segmento merceologico. Le stime presentate da ASUS agli investitori lo scorso 11 maggio parlano di un eccellente incremento del 30% nelle vendite di smartphone nel secondo semestre del 2018 ed il raggiungimento di questo target dipende in massima parte proprio dal protagonista di questa recensione, ASUS Zenfone 5 ZE620KL.

Le vicissitudini di ASUS nel mercato degli smartphone ricalcano la mia personale esperienza con gli Zenfone: ho avuto modo di provare quasi tutte le generazioni degli ZenFone, a partire dalla seconda sino ad arrivare a quest’ultima e ho rilevato dei cambiamenti a dir poco sostanziali. Sono stato uno di quei possessori di ZenFone 2 che ha visto morire lo schermo improvvisamente, un utente che ha avuto qualche problema con il Wi-Fi di ZenFone 3 ed uno dei pochi che usa, ancora oggi, uno ZenFone 4 aggiornato ad Android 8.0 Oreo.

ASUS Zenfone 5 ZE620KL

Ero carico di aspettative per questa quinta generazione e devo ammettere di non essere rimasto a bocca asciutta. ASUS ha innalzato la qualità costruttiva del suo medio gamma, così tanto da farlo assomigliare a un top di gamma. Fra la costruzione di Huawei P20 Pro e quella di ZenFone 5, scelgo quest’ultima e, se pensiamo al prezzo al pubblico, la cosa non è scontata.
ZenFone 5 è veloce e parco nei consumi, ha una doppia fotocamera di una categoria superiore e uno schermo su cui campeggia il notch meglio integrato che abbia avuto modo di provare con mano.

Poco originale? A dirla tutta, sì. ASUS Zenfone 5 accontenta tutti i trend ed i desiderata del pubblico ed il risultato è uno smartphone che a prima vista non distinguereste da tanti altri. Per alcuni potrebbe essere un difetto (la fronda anti-notch cresce giorno dopo giorno) ma ASUS non voleva disegnare uno smartphone elitario destinato a pochi smanettoni; l'obiettivo era vendere con uno smartphone per tutti.

Ed in effetti, ASUS Zenfone 5 è stato uno degli smartphone più allettanti finché non è stato presentato Honor 10. I due smartphone si posizionano sullo stesso identico prezzo ufficiale di 399€ anche se Honor, come consuetudine, si può acquistare facilmente con street price più bassi, ma con una palese differenza in termini di prestazioni del processore. Immaginando che molti acquirenti potessero trovarsi invischiati in un inestricabile dilemma, ho fatto una video comparativa fra i due modelli. Nel video seguente troverete molti spunti interessanti e molte risposte ai vostri dubbi anche se è davvero difficile eleggere un vincitore perché mi piacciono entrambi.

Confezione

L’involucro è di colore blu scuro e fa bella mostra del nome della serie del prodotto, oltre al mantra dell’azienda “We Love Photo”.
Oltre allo smartphone, ci sono un alimentatore da parete (colorazione bianca) 5V 2A, un cavo USB-A/USB-C per la ricarica e il collegamento al PC e un paio di auricolari in-ear con gommini intercambiabili.
La spilletta e una cover trasparente (non presente nella mia confezione stampa) chiudono un’ottima dotazione.

La confezione di ASUS Zenfone 5 (2018)

Auricolari in dotazione..... e gommini intercambiabili

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