Al CES 2013, Qualcomm ha lanciato ufficialmente i nuovi SoC Snapdragon 800 e 600, destinati rispettivamente al mercato top gamma e high-end. Tantissime le novità, vediamole assieme.


Come sappiamo, quest'anno al CES 2013, Qualcomm ricopre un ruolo centrale. Grazie agli ottimi prodotti che le hanno consentito di diventare il chipmaker più affermato nel settore dei tablet e smartphone, conseguendo risultati finanziari notevoli, l'azienda ha tenuto il keynote di apertura della fiera americana, subentrando così dopo anni a Microsoft col ruolo di analizzare le direzioni future di sviluppo del mercato, oltre che delle proprie soluzioni.

Anche su questo versante Qualcomm ha colpito l'attenzione dei media specializzati, rilasciando le caratteristiche tecniche principali dei suoi nuovi chip di fascia alta, gli Snapdragon 800 e 600, che incarneranno la prossima generazione di SoC, mediamente con prestazioni superiori di circa il 40 % (Snapdragon 600) e addirittura 70 % (SnapDragon 800) rispetti agli attuali SoC, ed un bagaglio tecnologico rinnovato ed esteso con nuove feature.

I nuovi SoC Qualcomm Snapdragon 800 e 600 saranno basati su due inedite versioni di core Krait, 400 e 300. Anche se non abbiamo dettagli precisi sui cambiamenti di questa nuova generazione di Krait, sembra che il sistema litografico sia rimasto lo stesso delle generazione attuale, a 28 nm, ma con un procedimento ottimizzato, chiamato HPm o High Performance for mobile, che dovrebbe consumare molto meno, consentendo a Qualcomm di aumentare le frequenze operative, passando da 1.5 a 1.9 GHz per il Krait 300 (Snapdragon 600) e raggiungendo addirittura i 2.3 GHz per Krait 400 o Snapdragon 800.

Entrambe le versioni sono inoltre ora dotate di un'unità di prefetch hardware che raccoglie in anticipo i dati da vari tipi di memoria e li trasferisce nella cache L2 al fine di migliorare la velocità di esecuzione delle istruzioni, una particolarità architetturale assente negli attuali S4. Il numero di stadi delle pipeline è rimasto invece invariato ma Qualcomm ha migliorato l'unità di branch prediction grazie a nuove tecniche di IPC (Inter Process Communication), che consentono lo scambio di dati all'interno di diversi thread in uno o più processi.

Anche l'architettura di tipo Out-of-Order è stata migliorata ed è ora in grado di eseguire più istruzioni e di più tipi. Passando invece alla famiglia di SoC le nuove piattaforme sono indicate come Snapdragon 200, 300, 400, 600 e 800, etichette dunque che vanno a sostituire le attuali S1, S2, S3 ed S4, anche se in entrambi i casi un numero maggiore indica prestazioni (e costi) superiori.

Gli Snapdragon 800 avranno quattro core Krait 400 affiancati da una nuova GPU chiamata Adreno 330 e integreranno sullo stesso die anche la terza generazione del modulo LTE 9x25, quello per il supporto all'ultimo standard WiFi, 802.11ac, già presente negli attuali S4 e soprattutto la tecnologia iZat per la localizzazione indoor, su cui di recente è anche stata avviata una collaborazione con Cisco.

Della nuova GPU non è stato detto nulla di preciso, sappiamo solamente che avrà performance grafiche superiori di circa il 50 % rispetto alla vecchia Adreno 220 e che sarà in grado di codificare e decodificare via hardware i flussi video in formato 4K HD a 30 FPS. Infine la serie Snapdragon 800 includerà anche una nuova interfaccia RAM di tipo 2x32 LPDDR3 a 800 MHz, che dovrebbe consentire una bandwidth molto maggiore, pari a 12.8 Gbps.

Anche lo Snapdragon 600 supporterà le memorie DDR3 e sarà dotato degli stessi moduli di comunicazione appena descritti, ma sarà dual core e avrà come GPU l'attuale Adreno 320, che al momento è la proposta top gamma di Qualcomm in questo settore. Il chipmaker californiano insomma sembra muoversi nella giusta direzione, prendendo tutti i provvedimenti necessari a consentire ai propri SoC di affrontare al meglio la dura competizione che li attende in questo 2013.

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