Recensione del Notion Ink AdamUn tablet Notion Ink Adam con Android, nonostante le difficoltà di approvvigionamento, sbarca in Italia. Ecco le considerazioni di chi l'ha provato.


Notion Ink Adam è uno dei gadget hi-tech più chiacchierati del 2010. Apparso più volte sulle pagine di Notebook Italia, prima per l'annunciata disponibilità di caratteristiche hardware interessanti, come la piattaforma Nvidia Tegra 2 e gli schermi PixelQi, poi per le accuse di vaporware lanciate da alcuni commentatori, il tablet di Notion Ink è stato lanciato definitivamente solo alcuni mesi fa, a termine di un iter assai travagliato.

Unboxing del tablet Notion Ink Adam

Forse l'eccessiva esposizione mediatica non ha giovato al tablet Adam: quelle che erano caratteristiche innovative al momento del primo annuncio, ad inizio 2010, erano divenute ordinarie a fine 2010, ed il boom dei tablet degli ultimi mesi ha portato sugli scaffali prodotti ben più prestigiosi.

Anche il canale di vendita non giova alla diffusione del notion Ink Adam: sembra che tuttora l'unica possibilità sia la prevendita sul sito del produttore e una paziente attesa. Peraltro l'acquisto in India espone al ricarico doganale facendo lievitare il prezzo di listino, compreso fra i 319 e i 399 euro (versione 3G con display PixelQi).

Vari dettagli del design del tablet Adam

I colleghi di Androidiani nella loro recensione sottolineano comunque alcuni punti di forza di questo tablet: lo chassis solido e dal design equilibrato e la ricca dotazione di interfacce (2 porte USB 2.0, 2 microUSB, HDMI).

Le critiche si concentrano invece sul touchscreen capacitivo, che supporta solo 2 punti di contatto, e soprattutto sul sistema operativo Android 2.2. Non convince neppure la GUI personalizzata Eden, troppo lontana dalla user experience tradizionale di Android.

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