Con l'introduzione della microarchitettura Intel Core, il criterio di valutazione dei processori non è più il numero di megahertz, ma la loro efficienza. Quest'anno una nuova microarchitettura, conosciuta con il nome in codice Nehalem, avrà l'obiettivo di portare efficienza, performance e scalabilità su un piano più alto.

Sotto quest'ultimo profilo, Intel Nehalem permetterà di realizzare processori ottimizzati per le applicazioni desktop, server o laptop, con estrema facilità, modulando il numero dei core, la cache, le capacità di interconnessione e di gestione della memoria. La scalabilità si tradurrà anche nella capacità di gestire dinamicamente core, cache e bus al fine di ottenere la migliore efficienza energetica.

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Sul piano delle prestazioni, un ruolo di primaria importanza sarà assolto dal bus Intel QuickPath Interconnect.

Nehalem rappresenta il "tock" (nuova architettura di processore) che segue il tick (nuovo processo produttivo) nella curiosa cadenza di aggiornamento di Intel, denominata appunto "tick-tock". Pertanto, cambia l'architettura, ma non il processo produttivo, che resterà il Hi-k Metal Gate a 45nm di Intel.

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Le sue caratteristiche comprenderanno:

  • Multi-Threading Simultaneo (Simultaneous Multi-Threading, SMT)  che permetterà di raddoppiare i thread per ciascun core;
  • Supporto per tutte le istruzioni SSE4 implementate sulle CPU Penryn più sette Application Targeted Accelerators, che consentono di velocizzare specifiche applicazioni;
  • Evoluzione di Intel Smart Cache con fino ad 8MB di cache L3;
  • Gestione dinamica ed ottimizzata del risparmio energetico.

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