Quali saranno le nuove forme e funzioni dei computer portatili del futuro? Proviamo a immaginarlo con due concept, il Metro Notebook di Intel e Cario della designer Anna Lopez.


Fra un talk e una presentazione, il 18 Aprile, nel corso del meeting IDF (Intel Developer Forum), verrà mstrato anche un concept che rappresenta il modo in cui Intel immagina i notebook del futuro: il suo nome è "Metro notebook" ed è un computer portatile estremamente sottile (meno di 1,8 cm di spessore) e leggero (circa 1 Kg di peso), progettato espressamente per il pubblico femminile che potrà portarlo a spalla come una borsetta.

Una delle sue caratteristiche è la presenza di un ampio display secondario (molto probabilmente di tipo SideShow) basato sulla tecnologia E-Ink (che permette di ottenere display LCD dotati della stessa qualità visiva della comune carta di giornale), già vista su altri dispositivi come l'assistente medico di Emano Tec e l'e-book reader Sony PRS-500, e permetterà di visualizzare contenuti, e-mail, appuntamenti anche a notebook spento. La sua peculiarità risiede nel fatto di non essere incastonato direttamente nel cover del notebook (come ad esempio nell'Asus W5Fe), ma di essere stato inserito all'interno di una guaina in pelle colorata (chiamata "Mobile Dock") che si interfaccia con il notebook attraverso un connettore per docking station.


Il Metro Notebook, nelle intenzioni dei progettisti, dovrebbe montare una CPU Intel Core 2 Duo e dovrebbe essere munito di un'antenna multi-standard, in grado di cambiare automaticamente sorgente, passando dal Bluetooth al Wi-Fi e al WiMax. Il portatile, inoltre, verrebbe distribuito in abbinamento ad una base alimentante, in grado di ricaricare senza fili la sua batteria (e anche quelle di altri dispositivi mobili come PDA e cellulari), semplicemente poggiando il notebook su di essa (con ogni probabilità si tratterà di uno dei pad già commercializzati dalla società inglese SplashPower).

Il secondo concept si chiama "Cario" ed è un progetto firmato dalla designer indipendente Anna Lopez. Cario ha in comune con il prototipo marchiato Intel il design estremamente sottile e leggero, ma si differenzia profondamente perché non è destinato a sfilare al braccio di una signora, bensì ad essere impiegato a bordo delle autovetture, come si evince dal suo stesso nome (come tutti sapranno, "car" significa "automobile" in inglese).

Cario è composto da due piani incernierati alla base: uno è il vero e proprio notebook, un tablet con schermo touchscreen e tastiera software, l'altro non è altro che una base d'appoggio che andrebbe infilata all'interno del volante. Il notebook così integrato all'interno dell'autovettura, dovrebbe, nelle intenzioni della signora Lopez, interfacciarsi con il computer di bordo e permettere di controllare e variare vari parametri del veicolo.

Nonostante alcuni abbiano sottolineato che un dispositivo così congegnato potrebbe essere molto pericoloso se usato durante la guida, non solo perché distrarrebbe il conducente ma anche perché coprirebbe l'airbag frontale, tuttavia riteniamo comunque Cario uno studio interessante. Dopotutto è questo il bello dei concept: stimolano la nostra fantasia, anche se in concreto non avranno mai una realizzazione pratica.

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