Prova del chromebook Samsung serie 5 e di Chrome OS all'avvio della disponibilità in Italia. Convince l'hardware di derivazione netbook, il software meno.


Al momento, Samsung sembrerebbe essere il PC vendor che nutre maggiore fiducia nei sistemi operativi promossi da Google, come dimostra il ruolo da coprotagonista che la Casa coreana ha avuto al Google I/O, la conferenza degli sviluppatori dedicata ad Android e Chrome OS. Ma mentre Android è un sistema operativo rodato e con un trend di crescita ormai consolidato, invece Chrome OS è un'autentica scommessa e nessuno è in grado di prevedere con certezza quale sarà la risposta del pubblico.

In base a quanto ci hanno detto i portavoce di Samsung Italia, la fase di prevendita del chromebook serie 5 nel nostro Paese è stata positiva, ed è stato raccolto un numero di ordinazioni che fa ben sperare per un successo commerciale. Anche all'estero l'accoglienza è stata entusiastica, con i chromebook Samsung e Acer che sono balzati nella top 20 dei notebook più venduti su Amazon, ma l'interesse è scemato rapidamente, ed i chromebook Samsung sono poi scesi alla ventitreesima posizione.

Sono indicazioni importanti ma di certo non sono sufficienti per avere un quadro completo e per fare anche solo delle semplici congetture circa la riuscita dei chromebook come nuova categoria merceologica. In attesa di dati ufficiali sulle vendite e di una prova approfondita, facciamo qualche considerazione su questi device e sulle potenzialità del nuovo Chrome OS, basandoci su un primo contatto negli uffici di Samsung.

Specifiche tecniche

Partiamo dall'elencazione delle caratteristiche tecniche, che rivelano una strettissima parentela fra i chromebook ed i comuni netbook. In concreto, l'unica differenza nella dotazione tecnica è rappresentata dall'assenza dell'hard disk magnetico da 2,5 pollici e mezzo, rimpiazzato da un drive SSD da 16GB.

Si tratta di una scelta condizionata da Chrome, che essendo un sistema operativo Internet-centrico si affida alle risorse sul cloud sia per l'elaborazione che per lo stoccaggio. Non è la prima volta che si prova a fare a meno dell'hard disk sui netbook, i primi modelli apparsi sul mercato oltre tre anni fa avevano già tentato la strada del Flash storage ma con scarsi risultati, tanto che s'era ritornati quasi subito ai dischi da 2.5".

La mancanza di sufficiente capacità di archiviazione locale sui chromebook è una delle perplessità che più spesso ci vengono avanzate dai lettori interessati a questi nuovi device. La sensazione è che, come tre anni fa, molti preferiscano conservare i propri file sul PC piuttosto che su servizi di storage remoto.

A parte l'unità di archiviazione, la dotazione tecnica del chromebook Samsung serie 5 è in linea con quella dei migliori netbook attualmente disponibili: lo schermo Superbright e la tecnologia di virtual surround sound SRS sono alcune delle caratteristiche premium vantate dal Samsung NS310, l'attuale modello top di gamma della famiglia di netbook del produttore coreano.

La piattaforma Intel Atom privilegia l'efficienza energetica rispetto alle capacità multimediali ed infatti anche il chromebook Samsung è sprovvisto di uscita HDMI, anche se il processore Atom N570 dual-core è in grado di riprodurre video in formato 1080p (è attualmente l'unica CPU Intel Atom capace di gestire il task della decodifica Full HD).

  • Sistema operativo: Chrome OS
  • Processore: Intel Atom N570 dual-core a 1.66Ghz
  • Chipset: Intel NM10
  • Memoria: 2GB DDR3
  • Schermo: 12.1" WXGA LCD (1280x800), SuperBright (300 nit)
  • Audio: 2 altoparlanti stereo da 1,5W con SRS3D surround e microfono integrato
  • Storage: SSD 16GB
  • Interfacce: 2 x USB 2.0, VGA, jack cuffie
  • Espansioni: SIM Card Slot (XE500C21-H01IT), lettore di schede di memoria 4-In-1 (SD, SDHC, MMC)
  • Networking: WiFi 802.11 (3G XE500C21-H01IT)
  • Sicurezza: TPM
  • Batteria: a 6 celle ai polimeri di Litio da 61 Wh (autonomia fino a 8,5 ore)
  • Dimensioni: 29,4 x 21,9 x ~ 2 cm
  • Peso: 1,48Kg

La presenza di un disco SSD mSATA, che utilizza un connettore identico al mini PCI-Express, al posto di un hard disk magnetico da 9,5mm di spessore, ha consentito di realizzare un portatile sottilissimo, alto appena 2 cm, display lid compreso. Tutto il telaio è realizzato in plastica, con rivestimento lucido per la cover, impreziosita dai loghi di Samsung e Chrome OS, e finitura opaca per la base, che dovrebbe essere più pratica durante l'uso quotidiano mentre in questo caso trattiene le ditate e la polvere.


Design, componenti, interfacce

Il design è comunque molto gradevole ed equilibrato e consentirà al chromebook Samsung serie 5 di trovare collocazione in qualsiasi ambiente domestico o lavorativo, con un'ampia versatilità d'impiego favorita anche dalla scelta dei colori bianco e nero.

Sui lati sono raccolte le poche interfacce disponibili: una USB 2.0 ed un connettore VGA proprietario da usare con un apposito adattatore, protetti da uno sportellino sul lato sinistro, un'altra USB 2.0 ed il lettore di SIM card nel modello 3G sul lato destro. Lungo il bordo anteriore si trova un lettore di schede di memoria SD/MMC.

Lo schermo con diagonale di 12,1 pollici e risoluzione WXGA di 1280x800 pixel offre un'area di lavoro adeguata per la maggior parte delle applicazioni e sopratutto è dotato di una retroilluminazione a LED più intensa rispetto ai pannelli comunemente montati sui netbook (300nits contro i 200-220nits abituali), che permetterà una migliore leggibilità anche all'aperto o in ambienti fortemente illuminati.

Inoltre, il formato da 12 pollici permette di avere spazio a sufficienza per alloggiare una tastiera ad isola di dimensioni standard, solida e molto confortevole, caratterizzata da un layout dei tasti diverso dal solito, ottimizzato specificamente per favorire un uso più comodo e veloce dell'OS di Google: al posto del Caps Lock c'è un tasto dedicato alla ricerca, mentre i tasti funzione sono stati rimpiazzati da pulsanti dedicati al browser (avanti, indietro e refresh), all'interazione con le finestre sul desktop ed ai controlli multimediali.

Il palm rest del chromebook Samsung ha una superficie ampia ed ospita un touchpad Synaptics Clickpad, che come saprete è costituito da un'unica, grande membrana sensibile che supporta il multitouch e che racchiude i pulsanti di selezione (basta cliccare sui due bordi inferiori). È una soluzione che privilegia il design rispetto alla comodità d'uso: nonostante le innumerevoli migliorìe apportate al Clickpad da Synaptics, resta sempre meno intuitivo e semplice da usare dei touchpad tradizionali.


Chrome OS

È una tautologia, ma ciò che distingue il chromebook Samsung serie 5 dai netbook è essenzialmente il software. È infatti in assoluto il primo portatile equipaggiato con Chrome OS, un sistema operativo incentrato su Internet e sull'enorme mole di servizi che la Rete può offrire. Sempre più spesso consultiamo la posta elettronica direttamente dalla webmail, riproduciamo musica e video dai player integrati nelle pagine web, utilizziamo applicazioni online per la nostra produttività, dal calendario all'editor di testo.

Google ha intuito che un cambiamento epocale è in atto nel modo in cui usiamo il PC e che questa rivoluzione potrebbe far vacillare il modello del sistema operativo a finestre, che domina la scena da trent'anni.

In Chrome OS le applicazioni sono rappresentate da siti web dinamici e interattivi, che vengono mostrati in una griglia ogni volta che si apre una tab del browser. Ci sono ovviamente le webapp di Google Apps, come Google Documenti, che permette di creare o modificare testo, presentazioni e fogli di calcolo.

Per semplificare la ricerca e l'"installazione" di nuove applicazioni, Google ha creato Chrome Web Store, un negozio online in cui gli sviluppatori indipendenti possono pubblicare le loro creazioni, che vengono poi catalogate in 10 categorie e messe a disposizione degli utenti di chromebook. Attualmente Chrome Web Store conta oltre 4000 applicazioni; da settembre debutterà anche la versione italiana e per l'occasione è stato bandito un concorso rivolto agli sviluppatori.

La sezione Giochi comprende titoli di successo come Plants vs Zombies, Angry Birds e FarmVille, mentre nella sezione Produttività segnaliamo PicNik, un editor d'immagini. Date un'occhiata anche alle applicazioni nella categoria Utilities, fra le quali meritano una menzione speciale Jolicloud, Google Maps e Picasa.

Chrome Web Store può essere lanciato in maniera rapidissima tramite un apposito shortcut su Chrome OS e non raccoglie solo applicazioni ma anche estensioni e temi. Le prime sono dei plug-in che aggiungono nuove funzioni al browser, come la notifica dell'arrivo di email, mentre i temi non sono altro che personalizzazioni della skin del browser.

La maggior parte delle applicazioni richiede una connessione attiva ma Google ha mostrato una versione di Google Docs in grado di funzionare anche offline e Chrome OS è comunque dotato di un visualizzatore di PDF (utile anche per la lettura di ebook), un media player integrato per riprodurre video e musica, e di un file manager. È quindi possibile, premendo Ctrl+M o andando al percorso Strumenti > Gestione file, aprire Gestione File per navigare fra i file scaricati sul drive SSD interno o su periferiche esterne di archiviazione come schede SD o pendrive USB.

Gestione File ha un aspetto simile a qualsiasi altro file manager per Windows, Linux o Mac, con una barra superiore che indica il percorso, un elenco dei file e delle cartelle presenti alla posizione attuale ed un'area dedicata alla preview ed alle informazioni sui file sul lato destro.

L'uso di servizi cloud è quindi la cifra principale di Chrome OS ma è anche il suo maggiore limite, soprattutto in Paesi come l'Italia in cui la copertura di hotspot WiFi è frammentata e poco consistente. La presenta di un modem 3G HSPA si rivela quindi un optional indispensabile per limitare questo inconveniente, soprattutto per chi acquista un chromebook come sostituto del netbook.

Per stampare, i chromebook dispongono del servizio Google Cloud Print che permette di mandare documenti in stampa da qualsiasi postazione di lavoro. Si tratta anche in questo caso di un servizio cloud che richiede che la stampante sia in grado di connettersi ad Internet (per il momento è compatibile solo con stampanti HP ePrint) oppure che la stampante sia collegata ad un PC Windows o Mac connesso ad Internet. Linux per il momento non è supportato (un paradosso se si considera che Chrome OS è usa il kernel Linux).

Una caratteristica fondamentale di Chrome OS è quella di essere basato su firmware. È una scelta che ha pari svantaggi e vantaggi. Questi ultimi consistono principalmente in una maggiore ottimizzazione del software, che consente un avvio più veloce, e in una migliore sicurezza contro l'attacco di malware.

In effetti il chromebook Samsung è in grado di fare un riavvio completo in circa 10 secondi ed un ripristino da standby in 1-2 secondi. Al confronto un netbook Samsung come il modello NS310 che abbiamo provato di recente avvia Windows 7 in poco più di 40 secondi ed effettua un resume (Fast Boot) in 3 secondi.

Sul versante della sicurezza, gli sviluppatori di Chrome OS hanno previsto una protezione a più livelli. Ciascun utente può accedere al chromebook utilizzando le credenziali di un account Google o come guest, ma in questo caso non può usare l'email o gli altri servizi basati su autenticazione e i dati relativi alla sessione di navigazione Web vengono immediatamente rimossi al logout. Per gli utenti registrati, i dati delle applicazioni sono conservati sul cloud (su server remoti) oppure sono immagazzinati sul chromebook cifrati tramite un chip TPM.

Inoltre ogni linguetta del browser ha un ambiente di esecuzione circoscritto (sandbox) che delimita il rischio che eventuali siti infetti o malware possano contagiare altri componenti o applicazioni. È previsto comunque un ulteriore livello di sicurezza chiamato "Avvio verificato": all'accensione viene effettuato un controllo sul firmware e sugli elementi essenziali del sistema operativo come kernel e moduli per verificare se sono state apportate modifiche all'insaputa dell'utente.

Inoltre Chrome OS installa gli aggiornamenti in modo del tutto automatico, garantendo che il vostro portatile sarà sempre dotato delle più recenti patch di sicurezza. Considerato che la maggior parte dei dati è immagazzinata sul cloud, i chromebook risultano anche meno vulnerabili a quella che gli esperti di sicurezza considerano la peggiore falla nei meccanismi di protezione di un computer: l'errore umano.

Almeno in teoria, quindi, Chrome OS sembrerebbe in grado di garantire un adeguato livello di sicurezza e di privacy ai propri utenti.


Conclusioni

I chromebook, come il Samsung serie 5 protagonista di questo articolo, sono ultraportatili economici, con una dotazione essenziale di risorse ed un sistema operativo che si rivolge totalmente alla Rete. Considerato che passiamo sempre più tempo su Internet, ci teniamo in contatto con amici e conoscenti tramite i social network, condividiamo foto e video, organizziamo le attività quotidiane e le vacanze affidandoci a siti Web, l'idea di una nuova categoria di netbook facili da trasportare e centrati sul cloud sembrerebbe condivisibile.

Con Chrome OS, Google dimostra di intraprendere questa strada con grande slancio, tagliando completamente i ponti con quella che è l'esperienza tradizionale di computing. È forse l'atteggiamento giusto se si intende dare uno scossone ad una situzione che ormai è immobile da troppi anni, in cui il desiderio di cambiamento cede spesso il passo all'abitudine e all'inerzia.

Un approccio condivisibile, quindi, se non fosse che non ha tenuto in debito conto alcune difficoltà che potremmo definire infrastrutturali, come l'attuale impossibilità materiale di avere una connessione ad Internet always-on, soprattutto in mobilità. Da qui alcuni indizi della volontà di un cambiamento di rotta in corsa: si parla di offline mode per le applicazioni di più frequente utilizzo e ci sono rumors secondo cui la prossima generazione di chromebook potrebbe montare addirittura processori Intel Core.

I chromebook attuali, come testimonia il Samsung 5 series, hanno mutuato la piattaforma hardware dei netbook anche se in una versione particolarmente ricca, con processori Intel Atom dual-core top di gamma N570, schermi con diagonale ampia, luminosi e ad alta risoluzione, batterie ai polimeri di Litio.

L'hardware proviene da oltre tre anni di esperienza maturata nel settore da Samsung e dagli altri produttori e nel caso specifico del chromebook serie 5 è stato progettato e realizzato in modo impeccabile. Il prezzo di 399 euro e di 449 euro con cui vengono proposti in Italia rispettivamente i Samsung serie 5 WiFi-only Wifi (XE500C21-A01IT) e 3G (XE500C21-H01IT) è ampiamente giustificato dai componenti e dalla qualità dell'assemblaggio.

Appare invece ancora acerbo il sistema operativo Chrome OS che, seppure animato da ottime intenzioni, non riesce ad assicurare, a causa delle tante limitazioni e dell'estesa lista di "todo", la sufficiente versatilità e immediatezza d'uso.

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