Windows 10X è il nuovo sistema operativo che Microsoft rilascerà in autunno sui nuovi PC a doppio schermo e pieghevoli. Non aggiornerà Windows 10 su laptop, PC Desktop e 2-in-1 e non sarà acquistabile e scaricabile. Ecco tutte le ultime informazioni.


Microsoft non ha ancora divulgato il nuovo sistema operativo Windows 10X ma recentemente ha annunciato la disponibilità di un emulatore e di un SDK a partire dal prossimo 11 febbraio. In attesa di questa vicinissima scadenza, abbiamo raccolto tutte le indiscrezioni degli ultimi mesi per ricostruire un quadro generale. Windows 10X è una nuova versione di Windows 10 creata per offrire la migliore esperienza software sui nuovi PC portatili dual-screen, permettendo un passaggio senza soluzione di continuità dalla modalità a schermo singolo a quella a schermo doppio.

Microsoft stessa produrrà un dispositivo a doppio schermo, il Surface Neo mostrato in anteprima a New York a fine 2019 ma che arriverà solo verso la fine del 2020, ma sappiamo che un po' tutti i PC vendor sono alle prese con questo nuovo concept: ASUS, Dell, HP e Lenovo si sarebbero dedicati alla produzione di dispositivi dual-screen con piattaforma software Windows 10X.

La necessità di sviluppare un nuovo sistema operativo nasce dalla crescente richiesta di dispositivi performanti, altamente flessibili e dotati di un design semplice, elegante e compatto per facilitare la portabilità. Per renderlo familiare agli utenti, Microsoft non cambierà le basi dell'interfaccia di Windows 10, utilizzato in tutto il mondo su 1 miliardo di dispositivi.
Gestire il proprio tempo fra lavoro e famiglia è spesso problematico e avere un PC dual-screen con Windows 10X permetterà alle persone di fare molte più cose e più velocemente: prendere appunti su uno dei due schermi leggendo le informazioni presenti sull'altro, scrivere un'e-mail seduti ad un tavolo in attesa del pranzo, guardare un video, navigare sul Web o leggere un libro mentre si torna a casa. I nuovi dispositivi saranno d'aiuto soprattutto ai professionisti che necessitano di confrontare più grafici contemporaneamente, visualizzare una presentazione e allo stesso tempo partecipare ad una riunione su Skype, leggere un articolo di riferimento mentre si sta modificando un documento.

Windows 10X include anche alcuni aggiornamenti alla UX di base di Windows 10 per permettere un più completo supporto delle posture flessibili (tablet, laptop, tenda come già sui 2-in-1 in commercio ma anche libro e display esteso) e favorire un uso più versatile. Inoltre, vi era la necessità di garantire una durata della batteria maggiore a causa del maggiore consumo energetico dei due display. Per fare questo, Microsoft ha conferito al suo sistema operativo la capacità di bilanciare prestazioni e autonomia per gestire al meglio le applicazioni più recenti e più datate presenti nel catalogo di Windows. Il colosso americano dichiara di esserci riuscito sfruttando le conoscenze accumulate nel corso degli anni ed evolvendo le funzionalità di Windows 10.

Windows 10X sarà disponibile soltanto sui nuovi dispositivi dual-screen e pieghevoli a partire dall'autunno del 2020, in tempo per le festività natalizie. Per la stessa data possiamo quindi prevedere anche la disponibilità dei primi portatili dual-screen o con display flessibile. Il sistema operativo non sarà disponibile per l'acquisto o il download e l'installazione su hardware esistente e non verrà inviato come aggiornamento per gli utenti di Windows 10. La prima ondata di dispositivi varierà per dimensioni, design e specifiche e sarà alimentata dai processori Intel che ha annunciato un set di specifiche del Project Athena dedicato proprio a questa nuova classe di prodotti.

Inoltre, questi mesi serviranno agli sviluppatori di applicazioni per arricchire l'esperienza utente con i PC a doppio schermo, introducendo funzionalità che si adattino alla nuova tecnologia. In futuro, non è escluso che il nuovo sistema operativo possa essere adattato anche ai tradizionali laptop e ai 2-in-1. A seguire vi forniremo tutte le informazioni trapelate nel corso degli ultimi mesi.

Menu Start

Su Windows 10X sarà ridisegnato il menu Start per favorire la produttività. Nella parte superiore, sarà presente una barra che permette di effettuare ricerche fra le applicazioni o sul Web e una griglia di app installate per un accesso rapido. Al di sotto, vi è un'area che si aggiorna automaticamente per favorire l'apertura immediata di documenti Office recenti e siti Web visitati. L'elenco delle app potrà essere personalizzato, con la possibilità di riorganizzare quelle visualizzate nelle prime righe. Saranno presenti anche le cartelle delle app nel menu Start, consentendo agli utenti di raggrupparle in una cartella proprio come su Windows 10.

Taskbar

Windows 10X ha anche una nuova barra delle applicazioni adattiva che può cambiare in base al fattore di forma del dispositivo, alle preferenze dell'utente o all'uso del dispositivo in modalità touch o con mouse e tastiera . Nelle prime immagini mostrate, elementi come il pulsante Start e le app in esecuzione sono centrati sulla barra delle applicazioni ma c'è la possibilità di allineare le icone a sinistra.

Action Center

Il nuovo Action Center favorisce le azioni rapide ed è simile al centro di controllo con una sezione per le notifiche recenti. Qui sarà possibile regolare il volume, le opzioni di alimentazione e visionare la percentuale residua della batteria.

Installazione

Il processo di installazione continua ad essere simile a quello di Windows 10: bisogna selezionare la lingua, eseguire l'accesso con un account Microsoft e accettare termini e condizioni. Tuttavia, non sarà più presente la procedura guidata tramite Cortana, per favorire un'esperienza di configurazione più tradizionale ma allo stesso tempo elegante.

Compose Mode

Nell'Action Center è presente il pulsante Compose Mode che consente di ridurre le prestazioni per estendere l'autonomia o massimizzarle per aumentare la produttività. Questa funzione viene avviata automaticamente su dispositivi come Surface Neo quando si posiziona la tastiera su uno dei display che consiste essenzialmente nella commutazione tra input touch-first e tastiera/mouse. Sui dispositivi che non dispongono di tastiera o trackpad dedicati, il Compose Mode utilizzerà uno degli schermi come tastiera e trackpad virtuali, migliorati con l'introduzione di emoji, gif e input via penna. Per impostazione predefinita, le app su Windows 10X funzionano a schermo intero e non possono essere manipolate come finestre tradizionali. Tuttavia, su dispositivi con schermi più grandi (più di Surface Neo), l'abilitazione della Compose Mode dovrebbe consentire l'esecuzione delle app in finestre in formato libero, proprio come su un normale laptop.

Windows Update

Microsoft sta inoltre migliorando Windows Update in un modo da renderlo molto più veloce. Gli aggiornamenti delle funzionalità non richiederanno tanto tempo come in Windows 10 poiché verranno installati in background senza richiedere il riavvio fino al completamento. Al momento del riavvio non ci vorranno più minuti per poter riutilizzare il PC, ma la procedura sarà molto più rapida.

Wallpaper dinamici

Windows 10X, infine, presenterà sfondi dinamici che cambiano il contenuto in base a diversi fattori. Ad esempio, vi è uno sfondo con vista sulle montagne con varianti di mattina, pomeriggio, sera e notte in base all'orario effettivo del giorno. Non sappiamo quanti di questi sfondi saranno presenti e quanto possano essere complessi ma daranno un tocco di personalizzazione unico.

Gestures e interazione con accessori

Quello delle gestures e delle interazioni con accessori opzionali è un profilo di fondamentale importanza. Provando i primi laptop pieghevoli e a doppio display al CES 2020 abbiamo notato che ogni produttore ha adottato una soluzione custom: Lenovo utilizza una apposita icona sulla barra degli strumenti per cambiare modalità di utilizzo, mentre DELL impiega un più ordinario sistema di gestures a quattro o tre dita; Lenovo per il momento non ha alcuna speciale interazione con la tastiera esterna mentre DELL impiega sensori di Hall per riconoscere la presenza della tastiera e attivare un touchpad virtuale. Gestures ed interazioni che ci aspettiamo possano essere gestiti in maniera unificata e centralizzata da Windows 10X e che risultano indispensabili per avere un passaggio fluido al Compose Mode ma sulle quali per il momento c'è ancora riserbo.

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