Recensione del Lenovo Yoga Book YB1-X90F con AndroidPrimo della sua generazione, Lenovo YOGA Book rivoluziona il mondo dei tablet grazie ad un design originale ed alla sua penna attiva Real Pen, che riesce ad essere l’ago della bilancia nell’acquisto di questo dispositivo.


Il design di Lenovo Yoga Book ricalca quello di un libro/quaderno, sebbene sia più piccolo ed ergonomico di un foglio A4 (210mm x 297 mm) e solo leggermente più spesso (4.05mm è l'altezza minima dello chassis aperto a 180°). Il suo punto di forza è senza alcun dubbio la versatilità, data dalla cerniera ruotante a 360° (watchband hinge) costruita con più di 130 elementi metallici alcuni dei quali potrebbero farvi ricordare gli ingranaggi di un orologio o uno strumento di precisione.

Lo spazio a disposizione per le interfacce sui lati è necessariamente striminzito, ma Lenovo è riuscita comunque ad inserire una porta microUSB per la ricarica ed il trasferimento dati, una microHDMI per collegare un monitor esterno, un jack audio ed uno slot per microSD e SIM card nei modelli con 4G LTE. Avremmo sperato in una USB type-C e magari anche nella ricarica rapida ma queste funzionalità sono assenti in questa generazione dello Yoga Book.

Lenovo Yoga Book con Halo Keyboard, dettaglio

La cura nell’assemblaggio è comunque palese in ogni suo dettaglio: le griglie degli speaker sono ritagliate minuziosamente all'interno del telaio monoblocco in metallo e le due valve del tablet si congiungono in modo tanto preciso ed impeccabile da far pensare che ci possa essere qualche gancetto a serrare le due superfici. Nessun gancio ma solo una chiusura magnetica ed un allineamento perfetto!

Lenovo Yoga Book: design ultrasottile ma poche porteLa cerniera in metallo è ereditata dagli Yoga serie 900

Il corpo totalmente in lega di alluminio e magnesio è un piacere prima per la vista e poi i nostri polpastrelli, e riesce a tramettere una sensazione di robustezza e resistenza che altri prodotti, nella stessa categoria di prezzo, posso solo sognarsi. Il nostro esemplare di prova è il modello Lenovo Yoga Book YB1-X90F con sistema operativo Android (ma ci sono anche SKU con Windows 10), corredato da tutti gli accessori principali e nelle prossime sezioni di questa recensione cercheremo di capire a chi è destinato questo device e se possa essere un acquisto indicato per tutti.

Unboxing

Nonostante il prezzo alla portata di tutti, Lenovo YOGA Book si presenta come un prodotto di lusso e questo si evince, ancor prima di poterlo impugnare nelle nostre mani, dalla confezione stretta e lunga in colorazione bianca con cui arriverà a casa.
La scatola, in cartoncino rigido, è rivestita con una finitura leggermente gommata ed è intervallata da dettagli arancioni, colore iconico di Lenovo.

La confezione del Lenovo Yoga Book e il suo contenuto

All’interno della nostra scatola abbiamo trovato il tablet, un caricatore da muro 5.2V 2A con presa americana (voi riceverete l’alimentatore con quella italiana, NdR), un cavo di un metro USB-MicroUSB, manuali di istruzione, un panno in microfibra, la spilletta per accedere al vano MicroSD (e alla SIM in alcune configurazioni con LTE), la penna (Real Pen) con le ricariche ad inchiostro e il blocco magnetico da agganciare al tablet per prendere appunti.

La confezione ha un sistema di apertura molto particolare come potete vedere nella video-recensione ed è fra le più belle che ho avuto modo di aprire. È completa e funzionale anche se mi sarebbe piaciuto trovare delle cuffie in-ear in bundle. Visto il tipo di prodotto, comunque, è un accessorio non dovuto e che forse molti fra noi non avrebbero mai e poi mai scartato dal suo involucro.


Caratteristiche tecniche

Lenovo YOGA Book è il quaderno in salsa moderna con un processore Cherry Trail Intel Atom X5-Z8550 con clock sino a 2,4GHz, un comparto grafico Intel integrato (Intel Graphics HD 400 gen8 a 640MHz massimi) accompagnato da un quantitativo memoria RAM di ben 4GB di tipo LPDDR3 (più che sufficienti su Android) e 64GB di memoria interna di cui solo 52GB disponibili all’utente per l’installazione di applicazioni o storage di contenuti.

Lo schermo, montato sotto il pannello protetto da un Gorilla Glass da 0.55mm con trattamento antiriflesso, è un’unità da 10.1 pollici con risoluzione di 1920x1200 pixel di tipo LCD che si vede bene sia in ambienti domestici che all’aria aperta, anche se in minima parte soffre i riflessi derivanti dall’esposizione a fonti di luce molto intense. Nulla di preoccupante però perché la luminanza è davvero molto alta, pari ad un massimo di 387 candele secondo il nostro test con spettrofotometro Xrite.

Lenovo Yoga Book e Real Pen

L’aspetto che maggiormente colpisce è la presenza di una tastiera retroilluminata (LGF backlight membrane) che garantisce l'illuminazione bianca dei tasti e dona il caratteristico effetto “neon”. È d'impatto e riuscirà a stupire tutti non appena la vedranno.

È sapiente anche l’integrazione della penna presente in confezione che, alimentata direttamente dal tablet, non necessita di nessun tipo di pila o di ricarica attiva. La penna, infatti, sarà sempre carica e funzionante grazie al contributo della tecnologia EMR di Wacom, che sfrutta la risonanza elettromagnetica ingegnerizzata nella superficie del tablet in cui è presente la tastiera. Premendo l’apposito tasto in alto a destra sulla base, potremo usare alternativamente la tastiera (Halo Keyboard) oppure la penna (Creative Pad), che si avvale di ben 2048 livelli di pressione. Peccato non ci siano tasti personalizzabili sul profilo della penna, che avrebbe beneficiato di un grado di specializzazione maggiore all’interno dei differenti software utilizzati. L’estrema precisione la rende ideale per firmare elettronicamente!

All’interno del corpo di questo tablet è inserita una batteria da 8500 mAh a 2 celle, che sulla carta ci promette 15 ore di utilizzo ma nei fatti si ferma sulle dieci ore scarse, anche se facendone un uso più discontinuo potrebbe portarvi molto vicino alle dodici ore.

Specifiche tecniche Lenovo Yoga Book YB1-X90F

  • Processore: Intel Atom X5-Z8550 (cache 2M, Quad-core fino a 2,4 GHz)
  • GPU: Intel HD Graphics 400 (200MHz-600MHz)
  • Memoria: 4GB di memoria RAM LPDDR3
  • ROM: 64GB (52GB disponibili all’avvio) eMMC
  • Schermo: 10,1” FullHD (1920x1200) IPS LCD 400 nit con tecnologia AnyPen
  • Fotocamere:
    • Anteriore: 2 MP con fuoco fisso
    • Posteriore: 8 MP con messa a fuoco automatica
  • Espansioni: micro SD sino a 128GB
  • Networking: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Channel (2,4GHz e 5GHz)
  • Sensori: Vibrazione, Sensore di gravità, luce ambientale, sensore con effetto Hall, GPS
  • Batteria: LiPo 2 celle 8500 mAh
  • Sistema operativo: Android 6.0 con Book UI
  • Dimensioni: 256,6 mm x 9,6 mm x 170,8 mm
  • Peso: 690gr

Real Pen ed Halo Keyboard

Lenovo YOGA Book esce dagli schemi. La presenza di una cerniera degna di un laboratorio di orologeria svizzera e la possibilità di usare l’Halo Keyboard oppure il Create Pad (modalità disegno) ne fanno un prodotto raro se non unico nel mondo Android e Windows.

La precisione della Halo Keyboard è abbastanza discutibile ma non per questo del tutto inutile. Sebbene la velocità di digitazione non possa in alcun modo essere comparabile a quella che avremmo con una tastiera fisica, i tasti sono ben raggiungibili e restituiscono un feedback aptico (vibrazione) di buon livello. Commettere errori di battitura in assenza di tasti fisici è davvero facile, e così Lenovo ha deciso di dotare la tastiera di una AI, Intelligenza Artificiale, che le consente di apprendere nel tempo e di adattarsi al vostro modo di scrivere, errori inclusi. Manca il tastierino numerico dedicato, ma sarebbe stato assolutamente impossibile inserirlo su un prodotto tanto minuto.

Lenovo Yoga Book: dettaglio della Halo Keyboard al buio

Sono invece presenti i comandi in seconda funzione a cui potrete accedere con la digitazione del tasto apposito (Fn). Ho trovato molto comode queste scorciatoie soprattutto per alzare ed abbassare la luminosità dello schermo oppure per effettuare uno screenshot veloce.
Quasi inutile è la presenza del trackpad che, non integrando nessun tipo di gesture, non vi potrà aiutare nello scrolling di una pagina web oppure nell’ingrandimento di un’immagine. Molto più comodo toccare direttamente sullo schermo.

Passare dalla modalità tastiera a quella Create Pad è davvero veloce, una volta che avrete spinto l’apposito tasto sulla tastiera (riportante la sagoma di una penna) potrete cimentarvi nel disegno oppure nella raccolta di appunti. Il software riconoscerà in che modalità state utilizzando il tablet, se in modalità tenda, notebook, tablet o 180 gradi, e ve ne darà notizia con un’icona nella tendina delle notifiche in alto a destra sullo schermo. Questa è una finezza software che non migliora in alcun modo la sua fruizione, ma ci da un’idea della cura per il dettaglio avuta da Lenovo.

L’azienda cinese si affida alla tecnologia EMR (Electro-Magnetic Resonance) brevettata da Wacom ed è una certezza per la precisione nel disegno, in cui beneficerete di un tratto regolabile in spessore con la sola pressione della stilo sulla superficie. Inoltre, la penna è in grado di riconoscere l'inclinazione della punta, permettendoci di scrivere o scarabocchiare come con una penna vera.
La Real Pen scorre senza nessun intoppo, ma se volessimo avere un’esperienza ancora più confortevole su carta, in pochi secondi potremo sostituire la punta in plastica dell’accessorio con quella a sfera ed inchiostro (all’interno della confezione troverete tre filler di ricarica dal prezzo complessivo di 9,99 euro).

Segnalo del “jittering” sui bordi del foglio virtuale, anche se ho riscontrato questo inconveniente solo sul perimetro del Create Pad e solo con la penna inclinata, mentre se userete la punta perpendicolare al foglio anche in questo caso limite (penso che nessuno userà quel millimetro perimetrale per un appunto veloce, NdR) non avrete fastidiosi ritardi o imprecisioni.
La penna non ha bisogno di avere al suo interno una batteria, ma verrà ricaricata tramite risonanza elettromagnetica dal tablet attraverso una bobina nascosta nell’accessorio, espediente molto intelligente ed allo stesso tempo pratico per l’utenza finale.

Abituarsi al metodo di immissione di contenuti non è immediato, questo perché prevede un utilizzo molto simile a quello di una tavoletta grafica. La difficoltà iniziale sta tutta nel capire quanto sia grande la nostra “tela” e di conseguenza impadronirci degli spazi di lavoro. Dopo due o tre ore di utilizzo avrete preso le misure del mezzo e vi troverete a vostro completo agio, se doveste incorrere in un’iniziale difficoltà vi consiglio o di non demordere oppure di far ricorso al Block Notes fornito da Lenovo.

Lenovo Yoga Book con Book Pad e penna

All’interno del box di vendita è infatti compreso un piccolo blocco di fogli che potrete agganciare magneticamente alla Halo Keyboard. Una volta collegato, potrete scrivere sui fogli (con la premura di andare a sostituire la punta in plastica della penna con quella ad inchiostro grazie al foro nel cappuccio della stessa) e vedere, come per magia, il testo appuntato sulla “analogica” carta comparire su quella digitale. Non ci sono ritardi o lag di nessun tipo e la bellezza di questa tecnologia sta nel fatto che è semplice ma allo stesso tempo spiazzante. Usare questo metodo di immissione è un piacere (data anche la morbidezza della carta) ed il tutto è semplificato dalla presenza di alcune applicazioni preinstallate come Lenovo Note Saver, Lenovo Collection, ArtRage (Demo) ed altre. Tutte le funzionalità della penna sono disponibili anche su applicazione di terze parti.

Particolare del taccuino Book Pad

Il display LCD integra, infine, la tecnologia AnyPen (attivabile all’interno del menù delle impostazioni) che vi permetterà di usare qualsiasi oggetto conduttivo come stilo per la scrittura. Usare un cacciavite potrebbe essere un esperimento interessante, anche se credo che lo schermo, sebbene sia un Gorilla Glass, ne risentirebbe. Nella mia prova ho usato una più morbida matita e l’esperienza è di medio livello, con alcuni episodi in cui la presenza del lato della mia mano sullo schermo determinava incomprensioni del pannello e quindi una situazione di stallo in cui il tablet non sapeva quale input dover seguire. La tecnologia AnyPen si rivela poi indispensabile quando utilizziamo la base in modalità Create Pad con la penna Real Pen e punta in plastica perché potremo andare ad interagire con la Real Pen direttamente sullo schermo, selezionando caselle di input o chiudendo e spostando finestre. Funziona anche con la punta ad inchiostro ma non ve lo consiglio!

La penna e tutte le tecnologie impiegate funzionano benissimo e penso siano all’altezza dei disegnatori più esperti e dei loro lavori. Un Play Store pieno di applicazioni, inoltre, vi permetterà di dare libero sfogo alla creatività.


Produttività e multimedialità

Lenovo YOGA Book è disponibile in due varianti, quella Android e quella Windows. In ambito produttivo Windows offre un ambiente di lavoro più complesso e completo, mentre Android dà il meglio di sé nella semplicità e velocità con cui è possibile fruire di alcuni contenuti.
Se da un lato Android è comodissimo per la lettura in mobilità di un PDF oppure per la video su YouTube, Windows vi permetterà di lanciare una stampa od una conversione molto più celermente.

In realtà l'esperienza utente con Android è molto distante da quella ordinaria perché Lenovo ha dotato lo Yoga Book di una interfaccia che migliora il multitasking e che permette il multiwindow, oltre a fornire una completa integrazione con le varie modalità di utilizzo dello Yoga Book. Si chiama Lenovo Book UI e ricorda molto i sistemi Android custom per gli schermi di ampio formato come Remix OS, Phoenix OS o Light Biz OS.

La Book UI è una funzionalità essenziale dello Yoga Book che però è stata spesso trascurata. Bisogna invece darle il giusto risalto perché abilitare il multiwindow su Android non è affatto banale e potrebbe accelerare i tempi di sviluppo di nuovi Androidbook della Casa cinese. Non per nulla, infatti, pochi giorni fa è stato annunciato il Lenovo Yoga A12, una versione extrasize dello Yoga Book senza supporto per la penna.

Gli altoparlanti sono posizionati ai due lati della tastiera dello Yoga Book

Nonostante questo però, riteniamo che il Lenovo YOGA Book Android sia più indicato per studenti (di qualsiasi grado) e creativi, piuttosto che per chi fa lavoro d'ufficio e debba collegare un mouse oppure una chiavetta USB. Lo sconsiglio anche al fotografo od al videomaker professionale che vuole avere sempre dietro un dispositivo per controllare gli scatti effettuati proprio a causa di una penuria di porte USB e slot d'espansione, che è solo in parte risolta con la presenza di una porta Micro-USB con supporto OTG e di una microSD.

Il comparto multimediale è completato da un sistema audio a doppio speaker (posizionati ai due lati della Halo Keyboard) che restituisce un suono molto alto e ben udibile a discapito dell’assenza delle tonalità basse, sacrificate per via delle dimensioni degli altoparlanti. C'è anche il supporto per la tecnologia di surround DOLBY Atmos. Gli speaker svolgono molto bene il loro lavoro sebbene siano mediocri nella riproduzione di brani musicali, in cui la mancanza delle tonalità basse si sente maggiormente.

La riproduzione di contenuti su un display più grande, grazie alla presenza di una porta Micro HDMI, è sufficiente, anche se personalmente mi sembra ci sia una perdita di qualità rispetto alle immagini ed i video riprodotti direttamente sul display del device.


Test

Non siamo riusciti ad eseguire Quadrant che si bloccava su una schermata nera, ma questo vecchissimo benchmark per Android recentemente ci sta dando spesso grattacapi o risultati poco coerenti. A parte Quadrant, gli altri test sintetici non hanno registrato nessun problema ed hanno misurato prestazioni di buon livello se confrontate con gli Androidbook su piattaforma ARM. La stessa piattaforma hardware incentrata sui processori Intel Atom X5 Cherry Trail potrebbe però risultare un po' lenta e datata se comparata ai 2in1 Windows con CPU Intel Apollo Lake o Intel Core di VI o VII generazione.

Quadrant Totale CPU Memoria I/O 2D 3D
- - - - - -
Antutu Totale 3D UX CPU RAM
91515 25472 32235 26115 7693
Geekbench 4 Single-core Multi-core
1151 2547
Vellamo Browser Metal Multicore
4139 1718 2163
GFX Bench Car Chase offs. Manhattan 3.1.1offs. Manhattan 3.1 offs. Manhattan offs. T-Rex offs. Tessellation offs. Texturing offs. ALU 2 offs.
564,6 518,9 821,3 1114 2283 1747 3725MTexel/s 1718
3DMark Ice Storm Ice Storm Extreme Ice Storm Unlimited Sling Shot
Maxed out 11631 23685 -
G1 59,7 fps G2 41,5 fps Physics 41,6 fps G1 174,2 fps G2
96,4 fps
Physics
47,1 fps
- - -

Batteria, comfort termico ed acustico

La batteria interna ai polimeri di Litio a due celle con capacità di 8500MAh dovrebbe alimentare il notebook fino ad un massimo di 15 ore secondo le stime di Lenovo ma si tratta di un dato eccessivamente ottimistico. Con un uso blando si raggiungono le 10 ore o poco più mentre con il display attivo continuamente l'autonomia cala in modo drastico. Il traguardo delle 8 ore di uso, che per consuetudine viene assimilato ad una giornata di lavoro, è comunque ampiamente alla portata.

Peccato che manchi una porta USB-C che avrebbe consentito di supportare un alimentatore più potente e quindi una ricarica più rapida. Per caricare la batteria dello Yoga Book servono oltre 3 ore, quindi se dimenticate di lasciarlo in alimentazione durante la notte, il giorno successivo potreste trovarvi in difficoltà.

L'alta autonomia è favorita dall'eccellente efficienza energetica dei processori Intel Atom Cherry Trail che hanno un TDP di soli 4W (e 2W di SDP, Scenario Design Power). Con un profilo termico così basso, Lenovo è riuscita ovviamente a dissipare il calore prodotto dal processore tramite un sistema fanless, totalmente privo di ventola, con il vantaggio di un'assoluta silenziosità d'esercizio. Il comfort acustico non va a scapito di quello termico perché le temperature massime misurate all'esterno dello chassis dalla nostra termocamera Flir sono di soli 26°, in una zona peraltro lontana dalle mani dell'utente.

Foto termica dello Yoga Book apertoTemperatura percepita sul display di circa 21 gradi

La dissipazione passiva sul processore è efficaceLa cover del Lenovo Yoga Book nella ripresa termica

Conclusioni

Lenovo YOGA Book con Android è un buon device per tutti gli utenti che devono navigare, leggere dei documenti in mobilità oppure riprodurre un video, mentre è un compagno ideale e quasi imprescindibile per tutti i disegnatori professionisti che vogliono da un lato usare un comune foglio di carta e dall’altro avere la propria idea al sicuro in formato digitale, magari anche su Cloud.

Non si sbaglia regalandolo agli studenti, in particolar modo quelli universitari, che avranno la collezione di tutti i propri appunti pronti per la condivisione con un collega oppure per la propria libreria virtuale.

Lenovo Yoga Book e dettaglio della sua particolare cerniera a 360 gradi

La versione con Android ha un prezzo di 499 euro, mentre quella con Windows 10 costa 599 euro a cui dovrete aggiungere ancora 100 euro per avere la connettività LTE (Lenovo Yoga Book YB1-X91L). Sono inclusi nel prezzo il Book Pad con un blocco di carta, la penna e le cartucce ad inchiostro, mentre la custodia va acquistata a parte a circa 40€. Potete trovare anche accessori sostitutivi e ricambi: la penna costa 49,99 euro, gli inchiostri di ricambio 9,99 euro, la carta 9,99 euro ed infine il BookPad e la carta 19,99 euro. Potete usare qualsiasi risma di fogli ma resta il fatto che fra device, ricambi ed accessori il prezzo è un po' alto.

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