KUU K2 è un notebook in lega di alluminio nel quale trovano posto anche parti in plastica, che nell'insieme contribuiscono alla sua leggerezza e trasportabilità (poco più di 1.3Kg). L’assemblaggio è curato e appagante - sia alla vista e sia al tatto - durante l’utilizzo salvo forse qualche leggero scricchiolio nei pressi del touchpad, comunque difficile da notare se non provandoci volutamente. Il modello oggetto del nostro test vanta una colorazione oro, quasi bronzata, piacevole da vedere e per nulla pacchiana grazie alla finitura opaca, ma per chi preferisse rimanere sul classico è disponibile anche una più classica colorazione argento.

La parte anteriore è occupata dallo schermo con cornici ultrasottili, mentre sul coperchio trova spazio centralmente il logo dell'azienda "KUU". Le porte sono ben distribuite sui due lati del dispositivo: una porta USB Type-C, una micro-HDMI per collegare uno schermo/TV esterno ed il connettore dell'alimentazione sulla sinistra, il jack audio da 3.5 mm, una porta USB 3.0 ed uno slot per la microSD sulla destra.

Quello che però distingue questo dispositivo da tanti altri sono due scelte estetiche e funzionali decisamente particolari. In primis va sottolineato come KUU K2 sia dotato di una tastiera retroilluminata borderless che si estende esattamente fino all’ultimo millimetro disponibile della scocca. L’effetto estetico è molto bello, anche se può lasciare leggermente meno protetti i tasti più laterali che risultano visibili e quindi esposti anche a notebook chiuso. L’altra particolarità riguarda invece il touchpad ibrido, molto grande e comodo da utilizzare ma soprattutto dotato di un tastierino numerico "digitale" che ci ricorda il noto NumberPad di ASUS, elemento distintivo della linea premium Zenbook.

Sull’intera superficie infatti trovano posto (con un font un po' grossolano) i numeri del tastierino, attivabili con un apposito swipe nella parte alta grazie al quale si passerà dalla modalità "touchpad" a quella "tastierino". Pur essendo una soluzione molto comoda e salva-spazio, non è perfetta: non sempre riusciremo a switchare tra le due modalità al primo colpo e ci troveremo spesso a pensare che sarebbe stato più rapido utilizzare direttamente la classica riga dei numeri della tastiera fisica. Nulla che non possa essere risolto con un aggiornamento software.

Interessante la presenza di un otturatore fisico al di sopra del display, grazie al quale saremo in grado di coprire il sensore della webcam ogni qualvolta non ne avremo bisogno, e di un sensore per le impronte digitali compatibile con Windows Hello nascosto nel pulsante di accensione, in alto a destra rispetto alla tastiera. Si tratta di una soluzione già vista su altri marchi più blasonati (qualcuno ha detto Huawei?) e che funziona altrettanto bene. Il riconoscimento dell’impronta è immediato nonché preciso. Non ci è mai capitato di non vederla riconosciuta al primo colpo, e grazie all’integrazione con Windows Hello potremo tranquillamente utilizzarla a pieno regime con il nostro sistema operativo.

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