Recensione dell'iconico Huawei P20 Pro, una pietra miliare nel settore ultramobile per estetica e funzionalità. Huawei rivendica la sua leadership con una serie di scelte originali e di anteprime tecnologiche, dalla colorazione Twilight alla tripla camera Leica.


La serie di Hauwei meno capita e apprezzata dalla critica e dal pubblico è quella P; proprio per potervi fare un’idea sul percorso intrapreso da Huawei, vi ricordo che sulle nostre pagine è disponibile la prova del modello precedente P10, testato l’anno scorso, uno smartphone che aveva raccolto giudizi particolarmente severi forse perché le aspettative erano troppo alte. Ad archiviare il P10 e le polemiche che l'avevano accompagnato, arriva il nuovo flagship Huawei P20 Pro. La scelta di saltare a piè pari la seconda cifra, da P11 a P20, ha un valore simbolico che già dice tanto sul nuovo dispositivo: c'è una evidente continuità rispetto al passato ma al tempo stesso una forte istanza di rinnovamento che emerge con chiarezza dalle scelte estetiche e tecniche.

Huawi P20 Pro è il primo smartphone con tripla camera posteriore ed è il primo a esibire la colorazione Twilight, un originalissimo gradiente dal celeste al viola. È stato subito un cult: a poche settimane dall'evento parigino di lancio "See Mooore" già si contano emuli e cloni come il Leagoo S10. La colorazione Twilight è la nuova icona di stile ed il Huawei P20 Pro è il nuovo oggetto del desiderio. C'è il notch, ma ci aspettavamo qualcosa di più e di diverso da Huawei e siamo stati accontentati.

Voglio sin da subito mettere in chiaro che Huawei P20 Pro segna davvero un “rinascimento fotografico”, ma certamente non è lo smartphone perfetto, infatti, a fronte di quattro fotocamere (aggiungo anche quella anteriore) notevoli, ha delle mancanze inspiegabili e che potevano essere superate con un minimo di sforzo in più.
Sebbene manchino la ricarica a induzione, il connettore jack per le cuffie e una certificazione IP68, Huawei P20 Pro è uno smartphone che si utilizza con estremo piacere, esteticamente bellissimo ed “economico”.
Scopriamo tutti i pregi e i difetti di questo prodotto.

Confezione

La confezione di vendita è la stessa che abbiamo trovato anche con Huawei Mate 10 Pro, totalmente bianca, serigrafata con il logo dell’azienda cinese e con il logo di Leica seguito dalla dicitura Triple Camera (Tripla fotocamera), che, in modo essenziale ed elegante, riassume quella che è la caratteristica principale di questo nuovo top di gamma.

All’interno del box di vendita (voglio sottolineare che la nostra versione è priva della cover in TPU trasparente perché il sample in mio possesso è quello destinato alla stampa specializzata), troviamo lo smartphone, il gancetto per installare le due Nano SIM, un cavetto USB-A/Type-C per la ricarica e il trasferimento dati, il classico paio di cuffie Huawei (questa volta con attacco Type-C) e il caricatore da parete Supecharge 5V 4,5A. Ulteriore accessorio è l’adattatore jack 3.5mm/USB Type-C per collegare ogni tipo di periferica audio in vostro possesso.

L’esperienza di unboxing è di fascia alta, ma, se siete acquirenti fedeli al marchio, avrete di certo notato la ridondanza di alcune scelte nel confezionamento che sono ormai una vera e propria tradizione. Tutti gli accessori sono in colorazione bianca, cosa che a me lascia interdetto, visto che il mio smartphone è blu.
Questo è un appunto personale, ma è un dettaglio che potrebbe essere migliorato dall’azienda per completare l’esperienza di acquisto, di per sé comunque di pregio e qualitativamente molto alta.

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