Design

Huawei Matebook 13 ha un corpo unibody in alluminio satinato di un colore abbastanza scuro e opaco. Su altri mercarti è presente una colorazione leggermente più chiara che sinceramente avrei apprezzato un po' di più. Impressionate comunque la capacità dell’alluminio di non trattenere sporco e ditate. I bordi e i fianchi sono tutti raccordati donando una sensazione di touch and feel davvero appagante.

A parte questo comunque è mirabile la costruzione che presenta delle dimensioni di 286*211*14,9 mm di spessore. Il peso complessivo della macchina invece è di 1,3 kg.

Sul fondo abbiamo 4 piedini in gomma che tengono leggermente sollevato il notebook e permettono una buona areazione mantenendo quindi basse le temperature e favorendo l’azione delle ventole quando vengono attivate. Sempre sotto, ma posizionate lungo la parte frontale troviamo due griglie che nascondo i due speaker di sistema di cui parleremo più avanti.

Il telaio è un monoblocco in alluminio stampato in colore grigio scuro

Sulla cover invece troviamo esclusivamente il logo Huawei leggermente rialzato e non inciso, davvero premium come soluzione.
Sul fianco sinistro abbiamo invece una porta Type-C con anche la funzione di ricarica più un jack audio. Sul fianco destro invece abbiamo una ulteriore presa Type-C che però non può essere usata per la ricarica, soluzione quanto meno opinabile. Può essere invece utilizzata come Displayport e quindi per collegare un monitor esterno.

Il fondo ha 4 piedini in gomma e le griglie degli speaker

Porte sul lato sinistro del Matebook 13Sul lato destro c'è una sola USB-C 

Aprendo il portatile (angolo massimo di circa 150 gradi) accediamo alla parte intera con tastiera e display. Quest’ultimo impressiona per le cornici ultrasottili (4,5 mm sui fianchi, poco di più sulla parte superiore). Abbiamo nella cornice inferiore il logo Huawei mentre in quella superiore una webcam classica (e non a scomparsa come nei Matebook Pro).
I tasti hanno una corsa ridotta (che a me personalmente non dispiace) e sono tutti posizionati ad una corretta distanza donando una piacevolezza di digitazione davvero elevata. Ha inoltre la funzione di retroilluminazione su due livelli e ha i LED di stato sui tasti CapLocks e Fn (comodissimi per capire se abbiamo attive queste funzioni).
Il tasto di accensione posto in alto a destra incorpora anche un lettore di impronte estremamente rapido nella lettura che ci permette di sbloccare il notebook senza inserimento di password o altro.

La tastiera ad isola del Matebook 13Particolare dei tasti

Sotto la tastiera abbiamo invece un touchpad grande e dotato di eccellente sensibilità, che permette anche in questo caso un suo utilizzo in estrema comodità. Anche in caso di lavori mediamente lunghi sono riuscito a fare meno di un mouse, cosa assai rara quando provo prodotti di questo tipo. È presente il supporto per le gesture multitouch e le classiche funzioni come il pinch to zoom e lo scroll con due dita.
L’unico difetto dal mio punto di vista da segnalare è lo scarso trattamento oleofobico della superficie che contrasta invece con quella dell’alluminio del portatile. Infatti la superficie proprio della zona del touchpad si riempirà inesorabilmente di ditate e impronte.

Il touchpad è davvero enormeIl tipico bottone d'accensione dei Matebook con fingerprint integrato

Huawei Share è una delle novità della nuova gamma Huawei Matebook

Sul fianco abbiamo poi un sensore NFC che permette grazie a Huawei Share di trasferire in estrema velocitá e comoditá i file che abbiamo all’interno del telefono sul PC o anche di copiare un test e inviarlo direttamente (funzione disponibile solo con smartphone Huawei e Honor che hanno NFC).

In generale comunque possiamo dire di trovarci davanti ad un prodotto con un’ottima costruzione, solida e decisamente premium. Anche quando lo teniamo per un angolo non ci sono ondeggiamenti o piegamenti. La solidità si percepisce anche quando andiamo a premere con forza al centro della tastiera: sono praticamente assenti flessioni visibili sulla scocca. Infine la cerniera è rigida il giusto, rendendo necessaria l’apertura a due mani ma non permettendo ondeggiamenti dello schermo quando andiamo a digitare anche con una discreta pressione sulla tastiera (cosa che capita su alcuni prodotti e che è davvero fastidiosa).

Devo confessare che sento la mancanza di una porta Ethernet e di una porta USB classica (che in questo caso ci costringe a girare con l’hub), anche se queste interfacce hanno dimensioni incompatibili con i moderni ultrasottili.

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