Design, schermo fotocamere

L’aspetto esteriore è eccessivamente simile a quello di un iPhone X, ovviamente non facciamo i conti con i materiali, non minimamente comparabili. Lo smartphone è realizzato quasi completamente in plastica e nota di forte demerito è il tipo di verniciatura. La colorazione nera, infatti, complice il supporto plastico, sembra poco precisa e accurata. L’anello argentato che incornicia il sensore biometrico mal s’intona con il resto dell’estetica, che quindi diventa ancora più dozzinale.

Anteriormente, la superficie in vetro è bella da guardare e valorizza uno schermo sufficientemente buono. La tacca è molto ampia e morbida, mentre il frame plastico con finitura lucida è accogliente. Si poteva indiscutibilmente fare qualcosa di più preciso e affascinante.

Il notch di Cubot P20La superficie glossy nera del Cubot P20 è poco moderna

Cubot P20 ha un buon rapporto screen-to-body

Lo schermo è un’unità da 6.18 pollici con risoluzione di 2246x1080 FHD+. La visione di contenuti non è male, ma i colori scuri soffrono di una profondità che non gli rende giustizia. I neri sono non pervenuti. La tecnologia IPS è solita mostrare questo genere di problematiche ma in modo meno accentuato.
Nonostante questo difetto, la visione di un video YouTube o lettura di una pagina web è stimolante.

MicroUSB sul fondoCubot P20 mantiene il jack audio

Dettaglio della rear camera posteriore

Anche su questo modello si sono sbizzarriti con il numero di fotocamere posteriori e giustamente nessuna delle due convince. La 20MP è in realtà una 16MP che cattura sin troppo rumore, anche in scene ampiamente illuminate. La 2MP, pensata per accentuare la profondità di campo, non fa nulla di quanto promesso.
Il software fotografico è quello che troviamo precaricato su tutti gli smartphone orientali: non completamente tradotto, non velocissimo né nello scatto né nella navigazione dei menù. Non ricorderemo questo dispositivo per le sue foto e neanche per i suoi video, che si fermano ai 1080 punti a 30fps.

La fotocamera anteriore non si allontana da quanto visto sulla stessa fascia di prezzo. Cubot dovrebbe sforzarsi di pensare smartphone in chiave multimediale. Nell’era dei social media, dei selfie e delle dirette Instagram, immettere sul mercato fotocamere e software per la loro gestione non ben pensati è controproducente.

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