Il design è uno dei punti di forza di Chuwi Aerobook Plus: minimale in ogni suo dettaglio, in un'elegante colorazione silver con finitura satinata che si pulisce con facilità e non trattiene sporco e ditate, tastiera retroilluminata a contrasto cromatico e spessori ultrasottili. Il telaio è costruito in metallo con bordi diamond-cut, fatta eccezione per la cerniera e le cornici dello schermo, realizzate in plastica di buona qualità, opaca per confondersi con il resto dello chassis. Nonostante tutto, però, il notebook appare solido non solo alla vista ma anche al tatto.

Con le dimensioni di 362 x 242.1 x 15.9 mm ed un peso di 1.7Kg, Chuwi Aerobook Plus si può trasportare con facilità in uno zaino o in una borsa, occupando il minimo ingombro e senza troppa fatica. Sia chiaro: non è un notebook piccolo, ma è certamente tra i più compatti modelli da 15.6 pollici in circolazione, quindi ne consigliamo l'acquisto anche a studenti e professionisti spesso in viaggio.

Grazie all'ampio display, il piano ha la possibilità di accogliere una tastiera molto ampia, con tasti ad isola ben distanziati (2.4 mm), tastierino numerico e retroilluminazione su due livelli per lavorare di notte o in ambienti bui. Nonostante lo spessore ultraslim, i tasti hanno un buon feedback, familiare e preciso durante la digitazione. Considerando la quantità di ditate a vista, il trattamento oleofobico è però - a nostro parere - insufficiente, mentre il pulsante "Invio" è troppo piccolo per una tastiera così grande, causando spesso battiture errate. L'assenza di un layout in italiano potrebbe spaventare qualcuno di voi, ma basterà utilizzare la tastiera per qualche ora per abituarsi alla nuova disposizione delle lettere. E se proprio siete tradizionalisti, per pochi euro, potrete optare per un set di adesivi da applicare ai tasti dove serve. Noi non abbiamo sentito la mancanza di una tastiera italiana, ma siamo abituati a scrivere senza distogliere quasi mai gli occhi dallo schermo.

Passando al touchpad, la superficie sensibile è ruvida al tatto e la precisione generazione non ci è piaciuta affatto tanto che dopo un'oretta di utilizzo, è quasi indispensabile passare ad un mouse. Il click non è pieno e anche il suono non restituisce le giuste sensazioni. Insomma, per noi il touchpad è rimandato, ma vi ricordiamo che stiamo testando un sample pre-produzione e questi difetti/imperfezioni potrebbero sparire nelle unità destinate al mercato a partire da giugno.

I quattro altoparlanti, due posizionati ai lati della tastiera e due sul fondo riproducono in modo convincente ogni genere musicale e parlato di film. Volume massimo molto alto, con un eccellente ventaglio di frequenze. La webcam da 2MP con i suoi microfoni è più che sufficiente per seguire lezioni on-line e partecipare a videoconferenze di lavoro, operazioni diventate molto importanti negli ultimi tempi.

Nel telaio ben assemblato, trova posto una batteria medio-grande da 55Wh (4900mAh all’incirca) ed un buon corredo di interfacce distribuite su entrambi i lati. Sulla sinistra troviamo lo slot per schede microSD, una porta USB 3.0 Type-A ed il jack audio da 3.5 mm, mentre sulla destra c'è la seconda porta USB 3.0 Type-A, una HDMI, una USB Type-C full featured (quindi utilizzabile per la ricarica, il trasferimento dati e video) ed il connettore di alimentazione proprietario. Non manca il modulo Bluetooth 4.1 e Wi-Fi 802.11ac, che al raggiungimento del traguardo dei 400 mila euro dovrebbe essere sostituito con un modulo Intel AC 7265. Se le condizioni resteranno queste e Chuwi non avrà cambiato idea, gli Aerobook Plus in consegna da giugno saranno dotati di un modulo WiFi 802.11ac (Intel AC 3165) meno performante.

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