Raspberry Pi 3 tocca i 100° C. Serve un dissipatoreA pieno regime, la nuova Raspberry Pi 3 raggiunge i 207°F (circa 100° centigradi) a causa del suo processore più potente. Per evitare problemi di stabilità e freeze, basta acquistare un dissipatore da 5 dollari.


La nuova single-board Raspberry Pi 3 ha le stesse dimensioni e prezzo della Raspberry Pi 2, lanciata lo scorso anno, ma il nuovo modello ha un processore più potente che dovrebbe garantire un incremento del 60% nelle prestazioni generali rispetto alla vecchia generazione. Insomma, la Raspberry Pi Foundation dà diversi (buoni) motivi all'utente per acquistare la terza versione della sua board ma è bene non dimenticare alcuni "effetti collaterali". Di solito dove c'è potenza, c'è anche calore.

Raspberry Pi 3

Phronix ha spinto Raspberry Pi 3 al limite ed ha fatto una serie di benchmark "a pieno regime", notando che la board raggiunge temperature decisamente più alte sotto stress rispetto al suo predecessore e questo potrebbe rappresentare un problema nell'esecuzione di alcune applicazioni. Niente paura, c'è già una soluzione ed è economica.

LoveRPi ha sviluppato un dissipatore per Raspberry Pi 2 e Raspberry Pi 3 e costa 5 dollari: basta posizionare i piccoli "elementi" in alluminio nella parte superiore, vicino alla CPU e alla LAN, utilizzando l'adesivo termico e senza la necessità di una ventola. Stando a quanto comunicato dall'azienda, il dissipatore di calore può ridurre le temperature di oltre 20 gradi. E non è poco.

Raspberry Pi 3

Anche se è improbabile che certe temperature possano procurare danni permanenti alla board, è pur vero che in alcune situazioni potrebbero causare instabilità, freeze e lag, fin quando il sistema non si raffredda. LoveRPi rivela inoltre che il sensore di temperatura del chip Broadcom BCM2837 non è preciso soprattutto sui gradi più alti, quindi l'installazione di un dissipatore potrebbe salvaguardare la scheda ed evitare problemi di funzionamento in certi casi.

Fonte: Phronix Via: Liliputing

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