Partiamo dalle soluzioni che Nvidia ha adottato per limitare il consumo energetico del suo nuovo SoC. Sin dall'inizio infatti, affianco all'entusiasmo per le prestazioni mostrate da Tegra 3, ci sono sempre stati i timori per le previsioni sui possibili consumi di questa soluzione. Kal-El infatti avrebbe dovuto adottare ben quattro core di tipo ARM Cortex A9, funzionanti a 1.5 GHz, ma realizzati ancora con processo litografico a 40 nm, quando invece Qualcomm, ARM e altri produttori di processori RISC sono in procinto di passare ai 32 nm e poi ai 28 nm entro il 2013, proprio per poter produrre CPU più potenti ma con consumi più contenuti. Ma Nvidia si era tenuta degli assi nella manica e li ha mostrati solo ora. L'esperienza nel campo dei processori da parte del Green Team è infatti troppo grande perché non fossero coscienti di questo limite. La soluzione pensata è classica, ma perfetta: introdurre il power gating in Tegra 3.

Nvidia Tegra 3 consumi energetici

Quando uno dei quattro core principali sarà in stato di idle infatti esso sarà power gated e quindi effettivamente in stato di off. In questo modo non assorbirà elettricità, limitando i consumi. Tegra 2 ad esempio non ha questa capacità, non potendo spegnere dinamicamente i core inutilizzati, ma solo scegliere se spegnere l'intero processore o il sottosistema grafico. Infine, sempre grazie all'introduzione del power gating, sarà possibile per Nvidia permettere un contemporaneo innalzamento della frequenza operativa del o dei core attivi, una soluzione molto simile all'AMD Turbo Core che abbiamo analizzato in passato per quanto riguarda le APU Llano.

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