Freescale presenta al CES 2009 le prime soluzioni ultramobile basate sulla nuova architettura per microprocessori a basso consumo ARM Cortex-A8: in prima linea LimePC ed una soluzione costruita da Pegatron.


Dopo una breve apparizione ad un evento asiatico, Freescale presenta ufficialmente al Comsumer Electronics Show 2009 di Las Vegas alcune soluzioni "netbook" dotate di processore i.MX515, basato sulla nuova architettura ARM Cortex-A8. Il primo prodotto, realizzato dalla sussidiaria di Asus, Pegatron, sfrutta un display da 8.9 pollici, SSD da 8GB,  ed esibisce un design sottile ed elegante, con autonomia dichiarata di 8 ore. Il processore Freescale i.MX515 è affiancato dallo speciale circuito integrato MC13982, che contribuisce a ridurre le dimensioni ed il peso del dispositivo.


Ad esso sono affiancate memorie RAM DDR; il chipset supporta anche memorie DDR2 (che garantirebbero prestazioni superiori e minore consumo), ma per i primi prodotti si darà la precedenza al prezzo finale, che per il dispositivo in questione sarà di soli 199 dollari. Il sistema operativo preinstallato sarà Ubuntu Linux di Canonical, sul quale verrà preinstallato il software Adobe Flash Lite (utilizzato già da telefoni cellulari o altri sistemi ultramobile), ottimizzato per la tecnologia Cortex-A8 di ARM, che si occuperà di gestire anche la grafica 2D e 3D con il supporto per OpenVG ed OpenGL.


La CPU i.MX515, costruita con processo produttivo a 65nm, avrà un clock compreso tra i 600MHz ed 1GHz (controllato dinamicamente per il risparmio energetico), ed offre una potenza computazionale di 2100 Dhrystone MIPS, tre volte superiore rispetto agli attuali processori di Apple iPhone, anche se inferiore alle prestazioni delle CPU Intel Atom. Freescale è ottimista per quanto riguarda il futuro delle proprie soluzioni all'interno del panorama mobile: secondo gli analisti di ABI Research i consumatori acquisteranno infatti già nel 2013 oltre 140 milioni di netbook, contro i 15 milioni del 2008.


Pegatron non è il solo produttore ad aver deciso di abbracciare le piattaforme Freescale con architettura ARM: agli stand del CES 2009 ha fatto infatti capolino anche un netbook chiamato LimePC, basato chiaramente su sistema operativo Linux LimeOS, caratterizzato da un display da 7 o 8.9 pollici, drive SSD da 4GB od 8GB (opzionalmente sostituibile da un hard disk con capienza compresa tra i 30 ed i 500GB), 256 o 512MB di memoria RAM, ad un prezzo di 199 dollari.

LimePC offre una dotazione di interfacce simile agli attuali netbook Intel Atom-based: sono presenti infatti due porte USB 2.0, jack per audio e microfono, una porta RJ-45 per la rete Ethernet ed una uscita VGA, mentre i moduli per la connettività WiFi e Bluetooth saranno considerati come opzioni BTO. La tastiera è parsa al pubblico relativamente piccola, considerate le dimensioni del display, rendendo la scrittura non proprio agevole ed immediata. Il sistema operativo LimeOS integrerà il web-browser Mozilla Firefox, Gnumeric ed AbiWord per la gestione dei fogli elettronici, ed OpenOffice per le presentazioni.

 

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