Megaupload e Megavideo: Anonymous si ribellaIn difesa dei MegaUpload e di Megavideo, chiusi di recente per una decisione della Corte americana, Anonymous ha dichiarato guerra al Web, defacciando numerosi siti governativi (e non).


Qualche giorno fa, a sorpresa, MegaUpload e Megavideo sono stati chiusi per decisione della Corte americana. Secondo i giudici, infatti, i siti avrebbero nello specifico violato il copyright di milioni di contenuti digitali (dai film, ai libri elettronici, ai software, ai videogames, alla musica), con un danno pari a 500 milioni di dollari alle major cinematografiche e musicali.

MegaUpload

Le accuse sono dirette non soltanto contro la società, MegaUpload, ma anche contro il creatore del sito Kim Dotcom (o Kim Schmitz) e gli altri "co-fondatori" della piattaforma come Julius Bencko, Sven Echternach, Finn Batato, Mathias Ortmann, Andrus Nomm e Bram Van der Kolk. In particolare, i capi d'imputazione riguarderebbero i reati di estorsione e riciclaggio di denaro.

Dopo la chiusura di Megaupload e Megavideo, si è scatenata su Internet una vera rivoluzione. Anonymous, conosciuto e temuto gruppo di hacker, ha deciso di rispondere con una ritorsione, violando la sicurezza di alcuni importanti portali in Rete, come quello di UniversalMusic, SonyMusic, del governo americano, del governo francese e di Hadopi. Come se non bastasse, Anonymous minaccia di andare ancora oltre, se la situazione non cambierà, ma soprattutto se la Corte americana non modificherà la propria decisione.

I prossimi bersagli sono siti, molto più popolari, frequentati ogni giorno da milioni di utenti. Il team di hacker punterà la sua attenzione sui social network come Facebook, Twitter e YouTube. In un messaggio audio, Anonymous ha dichiarato: "Se tra 72 ore, il sito MegaUpload non tornerà raggiungibile, attaccheremo nuovamente. Ci siano già infiltrati in questi server e possediamo già le credenziali".

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