Ormai da tempo si sapeva che i futuri processori Intel Ivy Bridge, attesi sul mercato tra poche settimane, avrebbero supportato il nuovo standard USB 3.0, ma oggi è arrivata la conferma ufficiale da parte dello USB Implementers Forum, che ha riconosciuto ai nuovi prodotti dell'azienda di Santa Clara la certificazione che sancisce il pieno supporto del proprio standard. "La certificazione SuperSpeed USB aiuterà a garantire l'interoperabilità e la retrocompatibilità all'interno del grande ecosistema USB" ha affermato Ahmad Zaidi, General Manager della divisione Chipset e SoC IP di Intel.
Come sappiamo inoltre il nuovo standard garantisce un transfer rate fino a 10 volte superiore rispetto a quello possibile con USB 2.0 e una migliore gestione dell'efficienza elettrica, molto importante sui portatili. Secondo diversi analisti l'integrazione del controller USB 3.0 all'interno dei nuovi chip Intel ne farà un nuovo standard universale, in quanto sarà disponibile in ogni computer, sia fisso che mobile. Nel recente passato infatti, a causa dell'assenza del supporto ufficiale era necessario adottare controller di terze parti, come ad esempio NEC, cosa che faceva però aumentare il costo finale dei dispositivi, come notebook o schede madri, e per questo, fino ad oggi, le porte USB 3.0 erano scarsamente adottate.
Dal prossimo aprile invece, periodo stimato in cui i processori Ivy Bridge inizieranno a essere massicciamente diffusi in tutti i segmenti del mercato, ciascun device potrà adottare liberamente il numero di porte USB 3.0 che preferisce, senza che il costo salga ulteriormente. Sempre gli analisti credono inoltre che questa disponibilità capillare porterà a una nuova ondata di acquisti di periferiche e device compatibili col nuovo standard, con un impatto quindi molto positivo sulle vendite e sul mercato in generale.
I nuovi chipset Intel in realtà offriranno supporto anche a un altro standard recente, chiamato ThunderBolt, ancora più performante di USB 3.0 e sviluppato da Intel ed Apple, ma per questo non è previsto a breve altrettanto successo. Grazie alla retrocompatibilità e alla diffusione ormai capillare infatti USB può contare comunque su una scelta amplissima di device, mentre i dispositivi dotati di connessione ThunderBolt sono ancora pochissimi e molto rari e ci vorrà del tempo prima che la situazione cambi.