Il concetto di mobilità sta diventando ormai centrale e pervasivo, andando a permeare diversi ambiti che tradizionalmente non prevedevano questa caratteristica. Ad esempio anche in ambito domestico è sempre più sentita l'esigenza di non essere legati a un'unica postazione fissa ma di poter spostare il computer in qualsiasi stanza della casa in cui ce ne sia bisogno, ovviamente senza dover ogni volta rimontare tutto e riconnettere i vari cavi, come avverrebbe nel caso dei desktop tradizionali ma anche dei normali miniPC, che andrebbero sempre accompagnati da un display.

In quest'ottica i cosiddetti All-In-One, computer desktop il cui hardware è integrato nella stessa scocca che ospita il display, potrebbero conoscere una seconda giovinezza, aprendosi a nuovi form factor più adatti a questo nuovo scenario d'uso. Grazie all'introduzione dei nuovi Intel Haswell anche in questo segmento di mercato e alle loro doti di maggior potenza di calcolo e al tempo stesso di consumi più contenuti sarà ad esempio possibile realizzare tutta una serie di nuovi AIO tradizionali nella modalità d'uso ma caratterizzati da display più ampi, luminosi e con risoluzioni più elevate, e soprattutto portare in questa tipologia di device per la prima volta tutte quelle caratteristiche che finora sono state tipiche dei soli tablet ed ultrabook, come ad esempio un avvio istantaneo e l'aggiornamento costante, in tempo reale, di tutti i contenuti di nostro interesse come mail, cambiamenti di stato e messaggi dai social network, grazie alla stessa tecnologia Always Connected già testata a lungo sugli ultrabook e che consente di agganciarsi più velocemente alle reti conosciute quando si esce dallo stato di sleep ma anche di aggiornare periodicamente questi dati nonostante il sistema in stand-by, così che all'avvio successivo tutte le notizie per noi importanti siano subito fruibili.

Sony VAIO Tap 20

ASUS Transformer AIO porte

Accanto a questi All-In-One tradizionali ma rinnovati nelle funzionalità troveremo però nuovi form factor che Intel definisce Adaptive AIO, ossia una nuova tipologia di prodotti multitouch che potranno essere utilizzati sia in verticale che in orizzontale, unendo i pregi di una postazione fissa alla comodità di un tablet, anche se ovviamente avranno dimensioni tali da non poter essere portati con sé in giro o in viaggio ma che consentiranno comunque di spostarli facilmente da un ambiente all'altro di casa. Esempi di questo tipo hanno cominciato ad emergere già da alcuni mesi, basti ricordare ad esempio il Sony Vaio Tap 20 o l'ancor più recente ASUS Transformer AIO (avete visto la nostra presentazione italiana?), che possono trasformarsi da All-In-One a tablet ed essere anche utilizzati orizzontalmente, poggiati cioè su una superficie piana, come un tavolo o il pavimento di casa, a volte anche da più persone contemporaneamente, magari per giocare in famiglia, grazie a schermi multitouch e alla presenza di software specifici.

Lenovo Ideacentre Horizon

Tuttavia Intel usa a ragione come esempio migliore di questa nuova tipologia di prodotto il nuovo Lenovo IdeaCentre Horizon, un tablet PC All-in-One da 27 pollici, con display multitouch da 1920 x 1080 pixel, uno spessore inferiore ai 3 cm e un peso di 8 Kg, che può essere utilizzato sia come un classico PC desktop, col display in verticale sostenuto dal supporto estraibile posteriore oppure in orizzontale. Quando l'Horizon viene posto in questa seconda posizione infatti si avvia automaticamente una interfaccia proprietaria, chiamata Aurora che, da un menù circolare posto al centro della schermata, consente di avviare diversi tipi di attività con un funzionamento molto simile a quello che tutti ricordano nei Surface. IL sistema operativo è Microsoft Windows 8 ma grazie alla presenza di BlueStacks Horizon consente anche di avviare tantissime applicazioni Android.

Chiudiamo infine con alcune novità legate a ThunderBolt, il nuovo standard di connessione presentato da qualche anno ma che finora, al di fuori del mondo Apple, non si è ancora affermato nonostante le grandi potenzialità e gli indubbi vantaggi che offre. Conosciuto inizialmente come LightPeak e sviluppato proprio in collaborazione con Apple, ThunderBolt si propone di sostituire le diverse tipologie di connessioni attualmente presenti su qualsiasi computer fisso o mobile, unificandole al fine di semplificare la vita degli utenti e le procedure produttive delle aziende. USB, HDMI o DisplayPort, Ethernet LAN e persino eSATA, tutte infatti possono essere potenzialmente sostituite da ThunderBolt. La tecnologia inoltre può vantare prestazioni di livello assoluto grazie all'uso di due canali simmetrici per ciascuna direzione di comunicazione. In questo modo la banda disponibile in upload e in download non solo è identica, a differenza di tutti gli altri standard citati sopra che sono invece asimmetrici e fanno transitare dunque i dati da e verso una fonte su un solo canale, ma permette un'ampiezza di banda di ben 10 Gbps per ciascuna delle due direzioni di trasmissione.

Intel Thunderbolt demo: Macbook e GUS MSI

Finora l'adozione però è stata piuttosto lenta, soprattutto per la mancanza di supporto sia da parte dei produttori di schede madri e notebook sia di device esterni come fotocamere, stampanti, monitor, scanner etc. Tuttavia per il 2013 Intel prevede la presentazione di molte nuove schede madri per computer desktop dotate di interfaccia ThunderBolt (attualmente ce ne sono solo 20) e l'esordio di molti più device. Intel parla di oltre 75 certificati per Mac e oltre 25 per il mondo PC. Inoltre ora saranno disponibili per gli utenti finali cavi di connessione meno costosi ed arriveranno anche i primi cavi basati su fibra ottica invece che su filamenti di rame, cosa che consentirà prestazioni ancora superiori (lo standard infatti è stato studiato per raggiungere, nel corso delle implementazioni, i 100 Gbps per canale) e cavi molto più lunghi, visto che con la fibra ottica non c'è dispersione del segnale.          

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