Mentre le prime 1000 unità di Gemini PDA erano in consegna, con qualche malumore degli utenti, Planet Computers ci mostrava al MWC 2018 il primo esemplare con Sailfish OS a bordo. Foto e video prova dal vivo.
Gemini PDA è un mini-notebook progettato con Android e Linux in dual-boot, ha le stesse funzioni di uno smartphone e dispone di una tastiera ispirata alla serie di palmari Psion. Dopo aver avviato e chiuso una campagna di crowdfunding su Indiegogo lo scorso anno, Planet Computers ha iniziato a mostrare il suo dispositivo in tutte le ultime fiere di settore: lo abbiamo provato in anteprima al CES 2018 di Las Vegas e lo abbiamo rivisto al MWC 2018 a Barcellona con a bordo Sailfish OS.
Anche se le prime unità spedite girano solo su Android, il team sta lavorando al porting di più distribuzioni GNU Linux e la demo, che potete vedere nel video e nelle foto live di questo articolo, dimostra come il produttore abbia esteso (seppur parzialmente) il supporto ad altri sistemi operativi tra cui anche Debian, Ubuntu e Postmarket. C'è ancora molto lavoro da fare sui driver Linux, sul supporto per il layout della tastiera e sulle prestazioni, ma la società dichiara che le funzionalità di base e la connessione 4G-LTE non hanno problemi.
Chi però desidera installare la propria distribuzione Linux preferita potrà scaricare Gemini Flashing dal sito ufficiale di Planet Computers, compatibile con PC Windows, Mac o Linux, per partizionare la memoria interna e caricare l'OS in dual-boot con Android. Potrete anche utilizzare questo strumento per rimuovere il sistema operativo o installare ROM Android personalizzate. La società ha promesso che rilascerà a breve il codice sorgente per il bootloader e il kernel Linux di PDA Gemini.
Ma torniamo a Gemini PDA ed al suo presente: le consegne del dispositivo sono già partite ed, anche se le prime recensioni sono piuttosto positive, alcuni clienti hanno segnalato dei problemi con la tastiera e le porte USB, nonché qualche piccola anomalia nel sistema generale. Ed alcune lamentele trovano conferme anche in Planet Computers: i primi 1000 esemplari prodotti hanno una CPU diversa da quella promessa.
Il piano iniziale prevedeva che Gemini PDA dovesse integrare un processore deca-core MediaTek Helio X25 ma, nel corso dell'iniziativa, il produttore ha aggiornato la pagina di Indiegogo sostituendo questo chip con un MediaTek Helio X27 leggermente più veloce. Quindi, cosa è successo? Le prime unità consegnate possiedono un MediaTek Helio X25, ma l'azienda ha assicurato che, a partire dai prossimi lotti, Gemini PDA avrà il SoC che tutti si aspettano. Gli sfortunati utenti non hanno diritto ad una sostituzione né ad un rimborso, anche perché la quota pagata per l'unità con Helio X25 era inferiore a quella con Helio X27.
Inutile dire che i commenti lasciati dagli utenti nella pagina di Indiegogo sono pieni di rabbia e delusione, ma dobbiamo ricordare che chi decide di finanziare/supportare un'idea (che potrebbe anche non vedere mai la luce) rischia a sue spese, visto che Indiegogo dà la possibilità al produttore di cambiare le specifiche del suo progetto (ancora in corso). Ed infatti, quando Planet Computer ha cambiato il processore del suo Gemini PDA, ha anche introdotto altre novità:
- display da 5.7 pollici (2880 x 1440 pixel) sostituito da uno schermo da 5.99 pollici (2160 x 1080 pixel)
- batteria da 8000 mAh promessa, ma sostituita con una da 4220 mAh
- Android e Linux preinstallati in dual-boot, ma nelle unità spedite c'è solo Android a bordo
Gli utenti hanno anche notato che nel dispositivo è assente la funzione bussola, o meglio il sensore è presente ma è stato disabilitato dalla società perché causa di interferenze con i magneti di chiusura dello schermo. Confermata invece la memoria da 4GB e lo storage da 64GB, altoparlanti stereo, 802.11ac WiFi, Bluetooth 4.0 e 4G LTE opzionale.
Tutto sommato, Gemini PDA è ancora un dispositivo interessante perché è unico al momento sul mercato. Il concorrente più vicino è probabilmente GPD Pocket, un piccolo computer portatile con schermo da 7 pollici, CPU Intel Atom (Cherry Trail) e Windows 10, ma privo di funzioni telefoniche e con una tastiera ben diversa.