Al CES 2011 va in scena la tecnologia AMD Fusion, con i primi notebook e netbook equipaggiati con i processori Ontario e Zacate. Tutti i vantaggi per gli utenti, i produttori di PC e gli sviluppatori ed i risultati dei test comparativi di AMD.


Il mobile computing è teatro di una rivoluzione di portata epocale, paragonabile al passaggio dalla comunicazione verbale a quella visiva: la voce riesce a trasmettere alcune decine di informazioni al minuto mentre immagini e video comunicano da 400 a 2000 volte più input. Nell'ultimo decennio gli schermi sono diventati più ampi ed oggi possono offrire una maggiore definizione. Sui piccoli formati, ad esempio, lo standard erano gli schermi da 4,3 pollici mentre adesso si arriva ai 7 pollici con fattore di forma 16:9 ed una risoluzione sufficiente ad assecondare il cambiamento dei contenuti determinato dall'arrivo dell'Alta Definizione sui cellulari e sulle webcam.

La Rete si è subito adeguata: i social network consentono di condividere contenuti HD; sono sorte applicazioni online per l'editing dei video 3D e HD; i browser sono diventati più veloci e si sono arricchiti di funzioni multimediali.

Stesso discorso per i supporti ottici, con la rapida transizione dai CD, ai DVD fino ai Blu-Ray 3D per immagazzinare i contenuti audio/video di nuova generazione. Sono state sviluppate nuove applicazioni, il numero dei media è cresciuto smisuratamente e sono cambiati persino i sistemi di input con l'introduzione del multitouch e delle interfacce naturali.

Si tratta di cambiamenti radicali che richiedono CPU e GPU in grado di processare enormi quantità di dati ma, e questo è il fattore realmente nuovo e sorprendente, consumando sempre meno energia. Lo dimostra il raggiungimento ed il superamento delle 8 ore di autonomia su molti dispositivi portatili.

Il modello basato sulla coesistenza di CPU e GPU unite da un northbridge è però giunto ai suoi limiti tecnologici e sembra non essere più in grado di soddisfare il bisogno esponenziale di efficienza energetica e di potenza di calcolo. AMD ha trovato diversi anni fa la soluzione: unire processore e scheda video in un unico chip ed ha chiamato questa tecnologia Fusion, coniando per l'occasione l'acronimo APU, Accelerated Processing Unit, per sottolineare che non si tratta di CPU tradizionali.

Il percorso che ha portato alla nascita dei primi SoC AMD Fusion è stato lungo e non privo di difficoltà. Prima l'acquisizione di ATI, passaggio fondamentale per arricchire il proprio patrimonio di conoscenze allo stato dell'arte in materia di processori grafici, poi alcuni consuntivi di segno negativo hanno imposto sacrifici, ma alla fine il risultato è stato raggiunto e con il lancio dei primi portatili AMD Fusion, il chipmaker di Sunny Vale può festeggiare il ritorno alla competitività, almeno nei segmenti dei netbook e dei notebook economici.

Fanno infatti riferimento a queste due fasce di mercato i primi chip Fusion presentati al CES 2011: AMD Ontario (nome commerciale AMD serie C) ed AMD Zacate (nome commerciale AMD serie E), entrambi basati sulla microarchitettura Bobcat. Ci siamo già occupati in modo approfondito della microarchitettura Bobcat e dei processori Ontario e Zacate. Si tratta di temi ben noti ed il keynote di AMD al CES non offre ulteriori informazioni teoriche per concentrarsi invece sulle prestazioni reali di questi chip, mettendoli a confronto con quelli equivalenti della controparte Intel.

AMD ha deciso di concentrarsi inizialmente sui segmenti di mercato più bassi, basandosi sulle proiezioni degli analisti che prevedono un boom degli acquisti di portatili sotto i 500$. Nel corso del CES 2011 sono stati esibiti moltissimi esemplari di questi nuovi desktop all-in-one, notebook e netbook AMD Fusion, da parte di tutti i principali PC vendor, quali Acer, Asus, Dell, Fujitsu, HP, Lenovo, MSI, Samsung, Sony e Toshiba (per una panoramica rimandiamo alla pagina che raccoglie i nostri report dalla fiera).

Leslie Sobon, vicepresidente del Marketing AMD, ci mostra nel video seguente alcuni dei primi laptop basati su AMD Fusion ed alcune demo che illustrano le capacità della nuova piattaforma:

Per i tablet e le soluzioni embedded bisognerà aspettare invece il primo trimestre del 2011, anche se al CES 2011 sono state mostrate già alcune preview, mentre i primi notebook multimediali con processori AMD Fusion arriveranno solo nel 2012.


Combinando un processore dedicato al calcolo seriale ed un altro specializzato nel calcolo parallelo si riesce ad ottimizzare le risorse abbattendo quelle barriere che finora avevano escluso gli utenti comuni da applicazioni evolute come il riconoscimento vocale e biometrico o la transcodifica in tempo reale.

I vantaggi di questo approccio sono evidenti sia in termini di costi, sia di consumi e di dissipazione termica, quanto in materia di design. La piattaforma su due chip, la maggiore integrazione dei componenti e le temperature contenute permettono ai produttori OEM di ridurre la complessità della progettazione, di abbattere i costi e di realizzare portatili sottili e dal design audace. I consumatori, dal canto loro, potranno finalmente acquistare notebook e netbook capaci di assicurare una esperienza d'uso completa a prezzi abbordabili.

Ma AMD ha pensato anche agli sviluppatori, categoria corteggiatissima da quando si è appurato che la varietà e la qualità delle applicazioni possono giocare un ruolo determinante nel successo o nell'insuccesso di un prodotto, si tratti di un notebook, di un tablet o di uno smartphone. Infatti, insieme ai processori basati su architettura Fusion, è stato lanciato AMD Vision Engine, un ecosistema composto dagli ex driver Catalyst e dai driver necessari per sfruttare le capacità di calcolo dei core unificati del sottosistema video Radeon, il motore di decodifica hardware ed il supporto per le librerie DirectX11.
La combinazione di questi elementi garantisce una migliore esperienza d'uso in una enorme varietà di ambiti, che vanno dall'editing e dalla riproduzione di video HD, al gaming 3D, passando per una navigazione Internet più ricca e dinamica.

Uno strumento indispensabile per quanti volessero creare software per i notebook ed i netbook AMD Fusion è il kit di sviluppo (SDK) che fa parte dell'AMD Fusion Experience Program. L'SDK permette di agevolare il lavoro degli sviluppatori che potranno contare sulla potenza di OpenCL, DirectCompute e di nuovi set di API. AMD sostiene inoltre l'ottimizzazione del software per le APU AMD Fusion, grazie alla technologia AMD Accelerated Parallel Processing (APP) che consente di sfruttare più facilmente il lavoro in tandem di CPU e GPU per accelerare le applicazioni esistenti e creare nuove possibilità nell'ambito del software.

"Il personal computing sta subendo una significativa evoluzione, alimentata dall'esplosione dei contenuti digitali e multimediali che offrono una esperienza web davvero coinvolgente", commenta Tami Reller, corporate vice presidente of Window marketing presso Microsoft. "Riteniamo che il lavoro svolto da AMD con Fusion, che integra un microprocessore con tecnologia multi-core (x86) e una potente GPU con grafica discreta, creerà nuove opportunità per Windows 7 e Internet Explorer 9 e offrirà vantaggi ai clienti tra cui una navigazione accelerata, video HD e giochi 3D."

Per un aiuto più concreto (leggi "economico"), è stato attivato l'AMD Fusion Fund Program, tramite il quale si intende fornire investimenti a quelle softwarehouse che volessero realizzare applicazioni atte a trarre giovamento dalla sinergia fra CPU e GPU. Per conoscere i requisiti e candidarvi al programma potete compilare il form che trovate a questo indirizzo.

AMD ed i suoi partner sperano così di favorire la nascita di nuove applicazioni per la comunicazione, la fruizione e la creazione di video, la scienza e la sicurezza, e di raccogliere in breve tempo una community di sviluppatori che possa tratteggiare i contorni della prossima generazione di applicazioni per computer. Un'iniziativa che rappresenta un'occasione imperdibile per coder affermati o per giovani emergenti con tante idee e poche risorse, e che raggiungerà il suo culmine nell'AMD Fusion Developer Summit, la conferenza internazionale che raccoglierà gli sviluppatori AMD, che potranno fare rete e scambiare contatti e saperi. La conferenza si terrà a Seattle dal 13 al 16 giugno 2011; potete collegarvi alla pagina http://www.amd.com/afds per ulteriori informazioni.


Negli ultimi mesi AMD aveva consentito ai giornalisti di effettuare benchmark sulla sua piattaforma di riferimento Zacate, prima all'IFA poi all'IDF San Francisco. AMD pubblica ora i suoi punteggi, con l'aggiunta di quelli registrati sulla sua piattaforma dimostrativa Inagua, con APU Ontario.

Notebook Mainstream
Configurazione AMD (reference design)Configurazione Intel (Acer Aspire AS5740-5255)
  • Processore: AMD “Zacate” E-350 (APU con due core Ontario + FCH Hudson M1, TDP 18W)
  • Memoria: 2GB (1x2GB) DDR3-1066
  • GPU: AMD Radeon HD 6310
  • Schermo: 15.6” 1366x768x32 LED Backlight
  • Processore: Intel Pentium P6000 (3M Cache, 1.86 GHz, dual-core)
  • GPU: Intel HD Graphics
  • Memoria: 2GB (2x1GB) PC3-8500 Samsung M471B2874EH1-CF8

Netbook
Configurazione AMD (reference design)Configurazione Intel (netbook Acer)
  • Processore: AMD C-50 (APU con due core Ontario + FCH Hudson M1, TDP 9W
  • Memoria: 2GB (1x2GB) DDR3-1066
  • Scheda video: AMD Radeon HD 6310
  • Schermo: 15.6” 1366x768x32 LED Backlight
  • Processore: Intel Atom N550 (1Mb Cache, dualcore, HyperThreading, 1.50 GHz)
  • GPU: Intel Graphics
  • Memoria: 2GB (2x1GB) PC3-8500 - Samsung M471B2874EH1-CF8

Non delude il sottosistema video, compatibile con le ultime API DirectX 11 ed in grado di offrire performance convincenti tanto sui notebook quanto sui netbook. I dati pubblicati da AMD indicano performance 10 volte superiori nei giochi 3D rispetto a quelle offerte dal chip IGP Intel GMA 3150 della piattaforma Intel Pine Trail.

Non è questa però la vera sorpresa delle APU Fusion: l'esperienza e il know-how di ATI facevano presagire già un vantaggio in ambito grafico. Ciò che stupisce è invece l'autonomia massima dichiarata di 10 ore: l'efficienza energetica è sempre stata il tallone d'Achille di AMD in ambito mobile e la nuova architettura sembra aver permesso alla casa Californiana di recuperare d'un sol colpo tutto lo svantaggio accumulato.

Una APU Zacate E-350 a 1,6GHz surclassa un notebook Acer con processore Intel Pentium P6000 in tutti i campi: 20 fps nella riproduzione di filmati Flash in formato HD contro gli 8 scarsi del rivale, un incremento del 23% della potenza di calcolo e del 30% nel gaming 3D, oltre ad un'efficienza energetica superiore che consentirebbe ad un notebook AMD Zacate di raggiungere le 10:40 ore di durata della batteria.

Vincente anche il confronto fra una APU AMD Ontario C-50 (dual-core ad 1GHz) ed un processore Intel Atom dual-core N550 (1,5GHz).

Se ne ricava che un netbook AMD equipaggiato con i nuovi processori potrebbe raggiungere la soglia delle 12 ore di durata della batteria, pur garantendo la capacità di riprodurre filmati Full HD via Web e la possibilità di giocare 3D (i 3DMark06 di AMD hanno ottenuto punteggi 11 volte superiori al sottosistema video integrato della piattaforma Atom Pine View).

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