La tecnologia AMD Fusion a partire dalla sua genesi fino alla prima dimostrazione delle potenzialità dei processori Zacate ed Ontario basati su microarchitettura Bobcat.
Dopo un biennio di grande affanno, a seguito dell'acquisizione di ATI nel 2006, AMD è riuscita a riguadagnare competitività nel settore delle schede video ed ora volge la prua dritta verso il mercato dei processori per PC portatili, rinfocolando la mai sopita rivalità con Intel. E lo fa con una determinatezza che sembra preannunciare un duello appassionante come non succedeva più da diversi anni, portando la sfida direttamente all'IDF 2010: negli stessi giorni in cui Intel faceva accorrere giornalisti, sviluppatori ed operatori del settore a San Francisco per il suo forum, AMD organizzava una dimostrazione delle potenzialità dei processori Zacate, prima generazione di APU (Accelerated Processig Unit) Fusion.
Alla anteprima europea della stessa dimostrazione abbiamo assistito personalmente all'IFA ai primi di settembre, e possiamo confermare le impressioni positive riportate dai colleghi dei media internazionali. Ma prima di addentrarci nell'esame dell'architettura e delle performance dei futuri processori mobile di AMD, ripercorriamo le tappe che hanno condotto allo scenario attuale con l'aiuto di Sergio Ceresa, direttore vendite per l'Europa di AMD.
"Dopo l'acquisizione di ATI, AMD ha varato un piano di riorganizzazione aziendale, denominato Smart Assets Strategy, che prevede tutta una serie di trasformazioni radicali sia a livello di management sia di impostazione aziendale", ci ricorda Ceresa, che prosegue: "Forse la notizia che ha destato più scalpore è stata lo spin-off delle fabbriche, quindi venne creata una nuova azienda chiamata Global Foundries, in collaborazione con il fondo di investimento di Abu Dabi, cui ha fatto seguito nel corso dello scorso anno lo spin-off della fabbrica di Desdra, l'acquisizione di un'altra fonderia e la creazione di un nuovo impianto negli Stati Uniti per i processi produttivi a 32nm e future tecnologie."
Il nuovo corso di AMD passa anche per un ripensamento radicale delle strategie di comunicazione e marketing: nel settembre 2009 la Casa di Sunny Vale, cambiando un orientamento inveterato, ha sposato il concetto di piattaforma o ecosistema, un insieme di elementi costituto dalla CPU, dal chipset e dalla GPU. È nata così la piattaforma AMD Vision, inizialmente articolata in tre rami, Basic, Premium ed Ultimate, cui si accompagnerà da quest'anno anche la versione Black (già adottata da HP e Acer su alcuni notebook).
Pochi giorni fa, AMD ha annunciato un altro importante cambiamento nella propria strategia di branding, anche questa volta improntato alla semplificazione. A regime ci saranno solo 3 marchi: AMD corporate brand, Vision per tutte le piattaforme sia notebook che desktop (tutte le macchine che montano grafica integrata o con schede grafiche Nvidia avranno il solo brand AMD), e Radeon Graphics o FirePro Graphics per le schede video (il marchio ATI scompare a partire dall'introduzione della nuova generazione di GPU serie HD 6000).
"L'altra grande novità di quest'anno, è stato il lancio il 12 maggio di una coppia di nuove piattaforme, una per portatili mainstream, Danube, ed una destinata ai notebook thin&light, Nile. Entrambe sono state sposate in quantità da tutti i PC vendor, per un totale di 109 nuovi design di notebook e 26 nuovi design di ultrasottili e netbook. Abbiamo più che triplicato l'offerta di macchine AMD based, con due nuovi arrivi, Lenovo a gennaio, e Sony a maggio."
Fra i nuovi portatili AMD figura anche un'intera famiglia di netbook Acer, composta da ben 4 modelli, tutti caratterizzati dal completo supporto per la tecnologia HD e dalla presenza di una uscita HDMI: un mainstram da 10 pollici, Aspire One 521, ed uno da 11 pollici, AAO 721, una versione dedicata all'utenza professionale, Aspire One 1551, ed una indirizzata agli utenti più giovani ed attenti al design ed alle mode del momento, Packard Bell Dot A.
"La categoria netbook ha un trend di crescita molto interessante, attestandosi intorno al 24% a livello di mercato europeo. Interpretiamo la funzione di questi prodotti in linea con quella che è la value proposition di AMD: massima portabilità ed autonomia ma senza sacrificare quella che chiamiamo visual experience, in quanto anche per la semplice navigazione Web è richiesta una risposta video appagante. Con il gruppo Acer abbiamo realizzato questi HD netbook e con le prossime tecnologie Fusion, che saranno disponibili fra qualche mese, ci rivolgeremo in modo sempre più massiccio a tale categoria di prodotti."