Un giorno (24 ore ininterrotte) di autonomia e 10 giorni in standby sono le promesse dei futuri notebook con processori Intel Hanswell a 22 nanometri. Vediamo come.
Intel Haswell rappresenta l'evoluzione di Ivy Bridge, che segnerà il passaggio ad una tecnologia di transistor 3D Tri-gate. Anche se Haswell sarà costruita, come Ivy Bridge, con un processo produttivo a 22 nanometri, questo nuovo processore Intel offrirà un consumo di energia ridotto. Secondo i dati rilasciati da Intel, del corso di IDF 2011 di San Francisco, il consumo energetico di una piattaforma completa Haswell-based sarà un ventesimo delle soluzioni attuali.
Nonostante il minore apporto energetico, Intel Haswell avrà prestazioni superiori a Ivy Bridge e garantirà ai notebook un'autonomia di oltre 24 ore e 10 giorni in standy (consumo ridotto del 30%). In sostanza, gli utenti potranno utilizzare per un giorno intero il proprio computer portatile, senza preoccuparsi di scaricare la batteria, o potranno mettere in standby il notebook (piuttosto che spegnerlo) per accedere velocemente ai propri dati, programmi ed operazioni.
Per Paul Otellini, presidente di Intel, il futuro passa attraverso novità tecnologiche basate su energie alternative. I ricercatori dell'azienda di Santa Clara hanno quindi realizzato un chip che permette ad un computer di essere alimentato da una cella solare delle dimensioni di un francobollo. La futura architettura prende il nome di Near Threshold Voltage Core, ed ha come obiettivo quello di limitare il consumo energetico al minimo possibile.
Anche se dovremo aspettare il 2013 per vedere i primi processori Intel Hanswell da 22 nanometri, l'azienda di Santa Clara è già al lavoro su chip a 14 nanometri, costruendo una fabbrica dedicata. E' proprio il caso di dire che Intel non perde tempo.