La tecnologia 3D è nata nelle sale cinematografiche, con i primi film di animazione in tre dimensioni. Le maggiori aziende del settore, quindi, hanno cercato di sfruttare la nuova tendenza realizzando delle TV 3D (ma ancora oggi l'adozione non è massiccia) per poi allargarsi sui dispositivi tecnologici portatili. Sui device mobile, l'integrazione della tecnologia 3D è più conveniente per diversi motivi: costi contenuti e la possibilità di non utilizzare gli occhiali per godere dell'effetto 3D (al contrario delle TV dove le lenti polarizzate sono d'obbligo e rappresentano un freno).
Inoltre, il 3D nei dispositivi mobile permette a tutti di creare dei contenuti tridimensionali che possono essere poi condivisi, andando ad incrementare l'offerta (oggi ancora molto esigua) e spingendo l'utilizzatore a guardare quel contenuto su grande schermo portandolo ad acquistare una TV 3D. Dalla teoria alla pratica: nel corso del 2011 alcune aziende hanno lanciato smartphone con display 3D e/o con fotocamera 3D, come per esempio LG Optimus 3D e HTC Evo 3D.
Un anno più tardi, solo LG continua a credere in questa tendenza lanciando LG Optimus 3D Max, presentato al MWC 2012 a fine febbraio. Nonostante gli sforzi compiuti, non possiamo affermare che la tecnologia 3D ha funzionato anzi, in alcuni casi come Samsung, ha tenuto lontano le aziende. La società coreana non ha ancora uno smartphone 3D nella sua offerta mobile, ed alcune indiscrezioni lasciavano intendere che il futuro Samsung Galaxy S3 potesse essere il primo suo terminale con display tridimensionale.
L'informazione non ha mai avuto delle conferme, ma oggi Engadget pubblica una comunicazione ufficiale di Samsung, in cui si legge che il produttore coreano non ha alcuna intenzione di integrare la tecnologia 3D nei suoi smartphone a breve scadenza. Di conseguenza, quindi, il futuro Galaxy S3 non sarà 3D, ma avrà certamente altri elementi e "vantaggi" che lo renderanno unico sul mercato.