Samsung sembra insoddisfatta della mancata penetrazione del suo brand nel settore notebook su scala internazionale. Alcuni dirigenti hanno confermato che Samsung si è posta un obiettivo ambizioso, forse al di sopra delle sue possibilità concrete: se entro il 2011 l'azienda coreana non riuscirà nell'intento di piazzare un volume di 11 milioni di unità, raggiungendo così una fetta di mercato pari al 5.7%, il segmento dei computer portatili verrà abbandonato.
Si tratta purtroppo di una missione difficile per Samsung, considerando che la sua quota di mercato è cresciuta solamente dello 0.5% dal 2005 al 2007, passando dall' 1.2% all' 1.7%. Per stare a galla quindi, Samsung dovrà necessariamente superare la concorrente giapponese Sony, che al momento detiene il 6% del mercato notebook; l'ironia della sorte vuole che sia proprio Samsung a fornire gran parte delle componenti per i notebook Sony. Ricordiamo che a livello mondiale, la leadership spetta ad Hewlett-Packard, saldamente in testa con il 23%, seguita a ruota da Acer con il 16% ed in rapida crescita rispetto a Dell con il 14%, per finire con Toshiba al 10%, reduce dal tonfo economico dovuto alla sconfitta del formato HD-DVD.
Una delle strategie che Samsung potrebbe adottare, è data dall'ingresso nel prolifico e fruttuoso segmento dei laptop low cost, anche se la produttrice koreana sembra restia al grande passo, temendo che il lancio di un mini PC possa compromettere le vendite dei modelli già esistenti. In alternativa Samsung potrebbe provare ad avventurarsi nel vasto mercato americano, che attualmente sfiora con la sola offerta dell'UMPC Samsung Q1.